L'ASTRO-PSICOLOGIA APPLICATA ALL'EDUCAZIONE DELL'UOMO MODERNO
Roberto Assagioli
"Se si vuole esplorare quell’infinità chiamata Spazio, non si può trascurare il fatto essenziale che ne siamo parte, che in esso viviamo e che, in qualche modo, ne occupiamo un centro.
Sotto questo aspetto, lo studioso e il campo di ricerca non sono separati e distinti e il campo non ha limiti. Lo Spazio, quand’è esplorato senza preconcetto nelle sue qualità intrinseche, rivela proprietà che, se appaiono subito vere all’intuizione, sono talvolta penosamente contrastate e negate dall’evidenza. Quindi bisogna distinguere, con acume e coraggio, fra "evidenza" e "realtà"; e se moltissime cose, grandissime o minime, dimostreranno di essere solo evidenti, saranno da abbandonare per quelle altre, celate o invisibili, che si palesano invece come reali. Così, lentamente, emergono idee che dapprima sono inconsuete, ma che presto si raggruppano e si richiamano fra loro per comporre sistemi e sostenersi, e collaudare la validità di un insieme".
The Planetary System – 2 Campo - Lo Spazio , aprile 2017
L’astrologia del passato e quella del futuro sono oggi divise da una linea sottile – in attesa che l’insegnamento spirituale entri in pieno utilizzo..
Se da una parte possiamo affermare che le antiche conoscenze astronomiche furono acquisite in modo empirico, facendo dunque esperienza diretta degli influssi che venivano attribuiti ai corpi celesti-Dei, "subendoli" in un certo senso, oggi come coscienze evolute siamo in grado di comprendere alcuni insegnamenti più avanzati in modo telepatico, grazie ad un utilizzo più evoluto del nostro campo psichico, e a funzioni "superiori" come l’intuizione, che da un’estatica e fulminea visione d’insieme permette di rivelare in un istante la sintesi perfetta di un determinato avvenimento.
Dunque l’utilizzo dello strumento astrologico nel tempo è cambiato, almeno quanto lo è la visione soggettiva della realtà.
La cultura dominante per secoli ha assecondato lo sviluppo della mente (visione) separativa, a scapito di una visione multifocale e coincidente - di quei valori psico-sofo-logici - che la disciplina astrologica invece ha sempre racchiuso in sè.
Grazie al contributo di correnti di pensiero d’avanguardia, stiamo assistendo alla ri-scoperta di un modello di astrologia "rinascimentale", che individua nella qualità "psichica" del com-prendere (prendere insieme) ogni aspetto della realtà, concreto e astratto, il reale punto di forza dell’uomo moderno.
L’apprendimento del sistema astrologico era - ed è - un’esperienza iniziatica.
L’Astrologia si basa di per sé sulla legge di analogia, ed in particolare sulla legge di causa-effetto (o Legge del Karma) ove la responsabilità personale può molto per operare un cambiamento della propria realtà.
L’individuo sviluppa l’abilità di sostenere la tensione, e di impegnarsi nella lotta fra gli opposti — il male ed il bene, il buio e la luce, l’Inconscio e la coscienza… che risulta in un’iniziale accettazione della propria natura, con tutti i suoi aspetti negativi e positivi.
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In passato, almeno fino all’epoca positivista, la conoscenza dell’uomo "si fermava" a sette pianeti visibili. Ma il "modello celeste" (osservato dalla terra) dipende principalmente dalla profondità di visione dell’osservatore. Con la scoperta dei pianeti transaturniani (Urano, Nettuno e Plutone), lo scenario riferito alla sfera d’influenza di Saturno subiva un cambio profondo... al tempo stesso, la psiche umana concretamente raggiungeva un uso maggiore delle sue potenzialità.
Nel corso delle ere dunque, in qualità di Esseri Viventi, gli uomini si interrogarono sull’origine e sul significato della vita.. così come in seguito si svilupparono i concetti di coscienza e conoscenza di sé.
Nel soffio, o respiro vitale (tale concetto trova espressione nel termine greco Psichè = Anima), l’essere umano manifesta se stesso… nella sintesi di corpo-mente-emozioni e spirito (respiro vitale), che ha consentito all’uomo di formarsi un'esperienza di sé e del mondo, di forgiare la propria Personalità. Attraverso l’osservazione empirica degli allineamenti celesti superiori egli creava il proprio cielo interiore.
La visione dello Zodiaco ha subito alcune importanti "modifiche" nel corso della storia… sappiamo che in tempi remotissimi alcune costellazioni (Leone-Vergine e Acquario-Pesci) erano fuse insieme, permettendo così l’esperienza idealizzata (dal greco eϊdon = orao = vedere) di dieci archetipi.
Si pensi alla Sfinge egizia, modello ideale metà animale dal volto umano che "punta" direttamente alla costellazione di Orione che riproduce una geometria perfetta dell’archetipo universale, codificato nelle stelle di tale costellazione… "come in alto, così in basso".
Il mandala zodiacale è quindi una riproduzione geometrica, "in scala" perfetta, di un modello ideale contenente tutte le possibili esperienze umane, che le coscienze terrestri in cammino percorrono, entrando in contatto diretto con le forze e gli influssi emessi dalle Grandi Vite cosmiche, entità informate e vibranti.
Stelle lontanissime (nel nostro Sistema, si tratta in particolare di Sirio, delle Pleiadi e delle sette sorelle dell’Orsa Maggiore) emettono energia informata "qualitativamente" che si diffonde attraverso le costellazioni, attraverso il Sole, la nostra stella primaria, che a sua volta le distribuisce attraverso l’intero Sistema, a tutti i pianeti, e raggiunge l’uomo e gli altri regni di natura (animale, vegetale e minerale) sulla Terra.
E’ in tempi più recenti che, con l’uso della mente astratta, vennero tracciate linee immaginarie sulla sfera celeste in corrispondenza di specifici punti terrestri, in rapporto cioè al grado di sviluppo delle facoltà intuitive ed immaginative dell’essere umano. Così fu possibile suddividere la superfice terreste in settori e quadranti, ed osservare il moto apparente del Sole sulla sfera celeste durante il suo corso annuale, individuando le dodici Costellazioni che oggi conosciamo nello Zodiaco Tropicale. Ma da un punto di vista Siderale, secondo l’antica saggezza, esse ammontano addirittura a quattordici.. per quanto sembra non ancora del tutto possibile arrivare in toto a percepirne gli influssi, proprio per questioni legate ad un tardivo sviluppo delle coscienze a livello collettivo.
Più specificamente, questi principi superiori di energia psico-spirituale si definiscono Raggi cosmici : flussi di energie "qualitative" trasmessi ai centri planetari e ricevuti per irradiazione dall’uomo mediante sette centri, o chakra.
Macrocosmo e microcosmo si incontrano. Questa grande Sintesi, causa di effetti solari, planetari e individuali, realizza la rete di relazioni che unisce l’infinitesimo atomo alle grandi Vite, ed il rapporto di corrispondenza fra un punto qualsiasi dello spazio, il nostro corpo, e l’Anima: il nostro Sé Superiore, che a sua volta si rivolge a ciò che sta in alto, mosso da un eterno principio di Amore, energia di cui vibra il nostro Sistema Solare.
L'Uomo per definizione unisce il Cielo e la Terra; è colui che costruisce Ponti Arcobaleno, o Antahkarana, attraverso cui la sostanza passa da un piano all'altro, da forma a essenza, nell’arco di molte vite, durante molti cicli evolutivi.
La presenza umana sul pianeta Terra è certo una conquista… ed ogni passo verso una maggiore coscienza di tutti i suoi aspetti, va visto anche in relazione alla crescita del senso di responsabilità verso i suoi simili e verso il pianeta.
Ma tutto questo è possibile al raggiungimento di un grado soddisfacente di integrazione personale, al livello della Personalità.
Soddisfatto il bisogno di auto-riconoscimento, l’uomo acquista fiducia in sé, e riconoscendo negli altri il comune cammino, può finalmente scegliere di collaborare alla costruzione di una vita collettiva migliore. A questo livello, l’uomo cosciente consente alla voce dell’Anima, al suo Sé Superiore, di essere ascoltato…
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Oggi sappiamo che l’apparato mentale, nell’uomo pienamente maturo, è in grado di cogliere alcuni aspetti più "sottili" grazie a due delle funzioni psicologiche maggiormente "evolute": l’immaginazione e l’intuizione, collegate fra loro dal pensiero, funzione in grado di "captare" quel linguaggio e di trasformarlo, per renderlo comprensibile nella mente.
Tuttavia, si cominciarono a condurre le prime indagini approfondite sul corpo mentale solo nel secolo scorso, quando vennero tracciate anche le prime mappe psichiche relative al "funzionamento" della psiche.
Si delinea allora il significato di "studio della mente" - psicologia; e filosofia e medicina incontrano nuovi ambiti di ricerca e applicazione, anche spinti dai grandi mutamenti storico-culturali dell’epoca, e dal progresso emergente che porterà il tessuto sociale a cambi strutturali.
E si delinea con sempre maggiore chiarezza il concetto di inconscio, grazie a grandi pionieri come S. Freud e C.G. Jung. Esso è visto come un grande serbatoio di informazioni, di credenze ed immagini, interne ed esterne.. spesso anche "mostruoso", quando le istanze inaccettabili o sconvenienti per la coscienza ordinaria vi finiscono stipate, dopo essere state ripudiate.
Jung in compenso, intuisce che al di là del disagio, poteva esistere un’opportunità di riscatto da un destino segnato dal dolore e dalle difficoltà.
Una mappa è la rappresentazione grafica della psiche; così come astrologicamente, il Tema Natale rappresenta il modello delle possibili esperienze individuali atte a favorirne la comprensione e lo sviluppo armonioso di tutto il potenziale, e delle qualità innate di cui l’uomo è portatore.
In Italia, il primo grande pioniere a cogliere e sviluppare queste istanze sarà Roberto Assagioli, fondatore della Psicosintesi, un metodo integrale di cura ed auto-educazione in grado di accompagnare l’uomo verso il proprio sviluppo bio-psico-spirituale, vero l’attuazione dei propri talenti.
Rispetto a Jung che aveva classificato i temperamenti basandosi sull'astrologia e sulla quadri-partizione delle funzioni psichiche: sentimento (acqua)-sensazione (terra)-pensiero (aria)-intuizione (fuoco), nella stella psicosintetica si aggiungono l’impulso-desiderio e l’immaginazione, sostenute dalla Volontà, funzione cardine in grado di coordinarle e dirigerle, verso una fusione interna armonica.
Nello stabilire la prassi quotidiana, la Psicosintesi avrebbe messo a fuoco i vari livelli, e la diversa natura, delle attività psichiche, distinguendo fra alcune manifestazioni provenienti dall’inconscio inferiore (considerate meno evolute); le manifestazioni recepite dalla coscienza ordinaria, e l’esistenza di un Io trascendente – la vera essenza della Personalità. Era il preludio alla concezione del supercosciente (inconscio superiore), "sede" principale delle risorse e dei talenti dell’uomo.
Le sue tesi furono caldamente incoraggiate; i lunghi scambi epistolari intrattenuti con il suo amico Jung, insieme ai tanti argomenti sul pensiero scientifico di matrice occidentale e le discipline orientali, trovarono perfetta collocazione all’interno del vasto contenitore-Psicosintesi (1926).
Inoltre, gli incontri con altri intellettuali dell’epoca, come l’umanista D. Rudhyar, principale esponente della astrologia transpersonale, concorsero a far crescere il suo interesse, peraltro già condiviso con Jung, per una moderna astrologia centrata sulla persona… intesa come studio delle caratteristiche umane preminenti – le tipologie - che partisse dal riconoscimento di sé (individuazione), della propria appartenenza ad un contesto più grande, del compito terreno da svolgere, fino al possibile sviluppo delle qualità superiori del proprio Sé e del Servizio da rendere all’umanità.
Rendersi abili quindi a compiere la propria psicosintesi personale, per potersi spostare verso una psicosintesi inter- e trans-personale – e cooperare – appena incorporati quegli elementi elevati, come l’amore per il prossimo e la compassione..
Si tratta del primo tentativo di apertura ad una psicologia di tipo profondamente spirituale, condivisibile da tutti gli esseri umani, che valorizza l’interazione di tutti quegli aspetti, anche inconsci, spesso in contrasto con le poderose energie riconoscibili al livello della coscienza. Ma che è possibile auto-realizzare, attraverso un adeguato allenamento; attraverso l’uso della Volontà – vero "motore" della psiche umana, che diviene la freccia, l’elemento catalizzatore e trasformatore di tutte le energie "in dispersione" nell’inconscio.
Per cui in un processo di autorealizzazione, molte delle "qualità superiori" "discendono" proprio dalle regioni psichiche superiori per manifestarsi nella nostra coscienza.. non sempre attraverso stimoli indotti, come con le tecniche di meditazione, ipnosi, ecc. ma molto più spesso, causate da imprevedibili, stupefacenti, episodi di risveglio spirituale, che possono lasciare anche sgomento colui che si trova a viverli.
Tali energie, per non dare adito ad incomprensioni o leggerezze, vanno dunque ben interpretate, per sostenere al meglio la persona nell’indirizzare questi "nuovi" potenziali.
L’alto valore educativo dell’astrologia fu ampiamente ri-considerato in questo periodo pioneristico, usando una nuova linea interpretativa che chiarisse e rendesse immediatamente sperimentabili tali evidenze.
Se l’inconscio collettivo poteva essere inteso come un serbatoio di energie psichiche che si esprimono mediante immagini simboliche, presenti nelle fiabe e nei Miti di tutti i popoli – una sorta di eredità psicologica inconscia - l’inconscio personale contiene già idee-seme o «forme a priori», chiamate Archetipi.
Jung afferma che l’archetipo persiste attraverso i millenni ed esige tuttavia sempre nuove interpretazioni. Gli archetipi sono elementi incrollabili dell’inconscio, ma cambiano forma continuamente.
Gli archetipi, in qualità di modelli di comportamento, sono proprio quelle infinite possibilità ereditate di rappresentazioni che originano, come abbiamo visto, dai flussi cosmici informati qualitativamente.
La presa di coscienza individuale consisterà nell’integrazione di tutte queste immagini innate (processo di individuazione), liberando progressivamente l’uomo dall’oscuro dominio del pregiudizio attraverso un atto conoscitivo, di auto-riflessione. Così si giunge all’immagine primigenia, che coincide con il simbolo zodiacale.
I dodici Archetipi Cosmici (i Segni Zodiacali) raccontano del simbolico percorso verso casa, verso l’Assoluto, intrapreso dall’uomo, a partire dal dualismo presente in ogni manifestazione, da cui ha origine sempre un terzo elemento.
E questa "trinità" si presenta in tutti i suoi sottomultipli: sia per qualità (triplicità dei segni) che per elemento (quadruplicità - Fuoco, Terra, Aria, Acqua), la cui intersezione origina le corrispondenti Croce Cardinale, Mobile e Fissa, ed i sei assi di un oroscopo.
Nel processo di individuazione il simbolo per eccellenza è l’archetipo del Sole (pensiamo all’adorazione di Horus, il Dio Sole), il cui antichissimo simbolo - d rappresenterà la Personalità, in tutti i suoi aspetti – ed è sempre il Presente, il Qui ed Ora della nostra vita.
Tale archetipo divenne prominente con il "declino" del simbolismo lunare e del regno della dea, la Grande Madre, che si lega all’inconscio, all’umido ambiente uterino in cui origina la Vita.. da Jung anche associato con il lato oscuro e "cavernoso" della psiche. La Luna - B è il nostro Passato. E’ la storia delle passate incarnazioni che viene assorbita e custodita all’interno dell’amigdala, e solo in alcune occasioni tali memorie possono risalire alla coscienza, per essere elaborate.. altrimenti, ad ogni rinascita una nuova storia verrà scritta.
Infine l’Asc, è il veliero che "traghetta" l’uomo a fare esperienza di sé attraverso i dodici modelli comportamentali, è l’aspetto conscio del processo, il Futuro, e delineerà le finalità spirituali da perseguire in questa vita.
In questo modo, tutte le forme (archetipi) possono manifestarsi in ogni nostra esperienza, possono abitare tutte le dimensioni della vita, dischiudendo la propria energia..
Nell’ottica psicosintetica, quando queste immagini "collettive" entrano a far parte del nostro campo di coscienza, esse sviluppano energia, qualità e forze proprie, iniziando ad agire spontaneamente, e spesso in modo non ordinato, come tanti attori-protagonisti nel nostro palcoscenico interiore, in cerca di un Io-regista in grado di coordinarli.
Quel regista è la nostra Volontà, individuabile nel cerchio centrale del Tema Natale, ed i pianeti, con le loro interrelazioni, formeranno nel tempo molteplici sub-personalità, come tanti attori di un teatro interiore.
Quando la coscienza è pronta ad abbandonare il percorso di (auto)individuazione
- terminati tre cicli maggiori di Giove (35 anni circa), essa è pronta ad incamminarsi sul sentiero dell’Anima, alla scoperta del Sé Superiore.
Dalla qualità di questo cammino coscienziale, e quanto più si adopererà per mantenere coesi tutti i suoi veicoli, più la Personalità integrata sarà in grado di servire la progettualità del suo Sé Superiore.
Prima di inoltrarsi nell’osservazione di un Tema, è di somma importanza riflettere sull’atto educativo che si desidera attivare, in qualità di Astrologi.
Educare deriva dal latino ex-ducere = condurre fuori, ovvero far venire fuori ciò che è già dentro.
La propria preparazione tecnica, unitamente ai principi di etica personale, si uniscono al desiderio di portare aiuto in modo autentico, di creare una relazione di fiducia, collegando così, dice Assagioli, l’Anima dell’Astrologia con l’Anima del soggetto.
L’educatore è come un modello ideale, un rappresentante vivente della futura psicosintesi di colui che riceve l’atto educativo.
L’educazione è infatti un’arte.. priva di metodi fissi, rigidi. Ogni atteggiamento va opportunamente dosato e reso flessibile, secondo le diverse tipologie di individuo, e del momento che attraversa; aspetti ben messi in luce in un Tema Natale.
Però vi è una preparazione culturale intelligente che può molto facilitare l’opera.
E’ bene conoscere le varie tecniche, esserne padroni per cui usarle sapientemente. Ma il punto essenziale è anzitutto l’autodominio e l’autoeducazione.. Creare l’ "atmosfera", irradiare, rappresentare la qualità – di comprensione, intuizione, plasticità - che vogliamo infondere, non può prescindere da un lavoro personale operato su di sé.
Sull’aspetto autoeducativo la psicosintesi ha sempre insistito molto. Il motto: "Conosci, Possiedi, Trasforma te stesso" sintetizza questo principio perfettamente. Per poter raggiungere pienamente l’autorealizzazione è necessario operare sul subconscio per portare in evidenzia i complessi e gli stereo-tipi (solo così saremo in grado di contattare pienamente l’archetipo originario!), collaborare con ciò che è conscio facendo esperienza diretta delle tecniche (psicosintetiche) e saperle applicare, e poter evocare con il supercosciente le qualità innate, compiendo come in un’opera alchemica, la propria psicosintesi personale.
Assagioli raccomandava di immergersi nel "campo magnetico" psico-spirituale dell’Astrologia, permeandosene, ed allineandosi con energie più evolute, prima di collegarsi con il Tema stilato.
Era inoltre solito benedire un oroscopo.. lo studio profondo, meditato, dei simboli astrologici, permetteva il contatto telepatico ed intuitivo necessario per poter poi redigere i contenuti.
Quel discernimento è una qualità da sviluppare in ogni momento libero, l’unione di mente concreta ed astratta al servizio del compito educativo da svolgere.
E’ quel ponte che "si attiva" quando il nostro Io-sé personale ed il Sé transpersonale (Anima) iniziano ad allinearsi entro la coscienza, affinché nella successiva indagine astrologica possa esser stabilito con facilità il livello dal quale operare, partendo da un piano di sviluppo della personalità - TN di (auto)individuazione, ove facilitare poi una psicosintesi personale efficace, e come armonizzarlo con il piano di sviluppo animico - TN di autorealizzazione.
Ogni prassi, ricorda Assagioli, ha la sua efficacia se prima di ogni passo successivo viene stilato un inventario delle caratteristiche preminenti, sia che esse emergano in campo terapeutico, educativo o durante lo studio meditato di un Tema.
I primi, fondamentali, rapporti da osservare, nel preparare una delineazione, riguardano naturalmente le attribuzioni "tradizionali", come l’appartenenza ad un elemento e sua triplicità, croce, rapporti con il segno opposto e con quelli attigui; a proposito dei pianeti, osservare decanati, governi, dignità, esaltazione e caduta, ecc.. Infine, quando questa risulti ben strutturata, cominciare a stabilire un maggior contatto con gli aspetti esoterici del Tema, analizzando le attribuzioni di raggio rispetto a segni e pianeti, e come le configurazioni già analizzate assumano una vibrazione ed un significato più profondi.
L’allenamento all’attenzione focalizzata, che si forgia con il tempo, e dopo aver osservato e analizzato molteplici temi natali, deve poter permettere il collegamento con le energie spirituali superiori, mettendo in grado di percepire il livello di consapevolezza (evoluzione) della persona per cui quel Tema è stato redatto.
Poter indirizzare correttamente una psicosintesi personale, deve passare anche dal lavoro di self-empowerment del cliente.. di assunzione, ove possibile, della propria misura di responsabilità nel favorire questo processo.
Si lavora quindi attivamente con il cliente, passando a fare l’inventario dei complessi consci, delle ambivalenze.. mentre osservando il Tema, si annoteranno mentalmente polarità e/o elementi deboli o mancanti, opposizioni e quadrature, ecc. per individuare i relativi conflitti.
Le manifestazioni sui diversi piani, fisico-emotivo-mentale e spirituale, certamente aiuteranno nella comprensione della polarizzazione – ossia, su quali di questi livelli la persona è maggiormente con-centrata.
Attraverso le configurazioni planetarie facciamo esperienza delle nostre sub-personalità, non solo come fattori causali - modelli proiettivi, introiettati dall’esterno. O come nuclei di energie qualitative innate che determinano specifiche "creazioni" nella realtà individuale. Vi è di più.
Spesso infatti, in un Tema di Transito, tali configurazioni non segnalano né eventi particolari né/o cambiamenti interiori che ci aspetteremmo in quella circostanza.
I pianeti vanno considerati, come abbiamo visto, come lenti, o punti focali attraverso cui gli influssi informati dei sette raggi cosmici si esprimono nello spazio, e per risonanza sull’uomo. Nei suoi scritti, A. Bailey annota infatti che [i pianeti]… sono i corpi celesti in comunicazione astrale psichica — in senso morale e fisico — con la Terra, con le sue Guide e i suoi Sorveglianti. I globi visibili conferiscono alla nostra umanità le sue caratteristiche esteriori e interiori e i loro Reggitori ci forniscono le facoltà spirituali.
E’ pertanto utile ricordare che ogni persona sarà simultaneamente sotto l’influenza dei governatori ortodossi e quella dei reggenti esoterici – che manifestano le qualità di ciascun raggio. E che entrambi si esprimono attraverso i dodici Segni Zodiacali, ma ad un livello diverso.
Tutte queste influenze sono avvertite sia su un piano individuale che su quello collettivo… Tanto più procediamo nella nostra evoluzione, meno percepiremo la cosiddetta influenza "pura" dei pianeti, nel senso di avvenimenti che disinnescano comportamenti archetipici (aspetti costellati), come accendere i riflettori su alcune sub-personalità che incominciano ad "agire", ma al suo posto avvertiremo sempre più la vibrazione del raggio – in qualità di emanazione intuitiva, proveniente dal reggente esoterico di quel determinato segno.
Può essere rappresentativo allora redigere un Tema Progresso, al fine di comprendere, per un dato momento, come influenze di livello superiore stiano effettivamente agendo al livello della coscienza, e come portare i tre veicoli (fisico, emotivo, mentale) ad un armonioso funzionamento, allo stadio di integrazione necessaria all’evoluzione della personalità verso la propria missione animica.
La comprensione sapiente delle funzioni psicologiche che vengono attivate in questi casi, sia in modo attivo che per reazione, guideranno ogni processo verso la risoluzione più giusta, "mediate" e coordinate dal buon uso della nostra Volontà centrale.
L’atto educativo più potente è forse qui che si esprime.. quando l’astrologo consapevole sostiene il cliente nel delicato processo prima di far emergere, poi di integrare le tante forze "disperse"..
Sul piano logico, accettare il concetto degli opposti significa sostituire al principio di non-contraddizione, su cui si è basata la logica aristotelica e tutto il pensiero di questo ultimo millennio, il principio di complementarietà, e questo può avere conseguenze incredibili nel cambio di paradigma a cui tutti gli uomini di Buona Volontà stanno cooperando, sostenuti dall’Amore Universale.
La ri-congiunzione degli opposti non può essere mai intesa come punto finale, semmai come complessità iniziale che spinge alla trasformazione, compiendo infinite sintesi parziali, spesso sofferte, verso la compiutezza di sè.
Ricordando infine che la Sintesi non è la somma addizionale delle due polarità, bensì la soluzione verticale compiuta in un punto al centro più alto.
Il concetto di polarizzazione (e Sintesi) viene definito da Assagioli come una delle chiavi più utili per la comprensione di noi, degli altri, dei rapporti reciproci, dei popoli, delle epoche, dei cicli, ecc. Ma anche ..la guida per prendere la giusta posizione, e il più importante segreto della vita, di continua applicazione.