AYURVEDA
di Diego Navarro
Oltre 5000 anni fa, si sviluppò un sistema curativo meraviglioso e completo, chiamato AYURVEDA.
Tale termine, derivante dalla parola Ayu (Vita) e Veda (Conoscenza), ha un contenuto che va oltre quello di sistema curativo. Infatti, racchiude in sé l’Arte e la Scienza del Vivere. Questa scienza olistica è unica in quanto, oltre a curare gli squilibri del corpo, si occupa anche degli squilibri relativi alla mente e allo spirito. Seguire i principi e le regole dettate dall’Ayurveda può aiutare a mantenere la propria salute. Secondo l’Ayurveda, l’Universo, il Macrocosmo e l’Essere Umano sono formate da 5 elementi fondamentali: Etere, Aria, Fuoco, Acqua e Terra. Questi cinque elementi a loro volta vanno a formare i 3 Dosha e i 7 Tessuti.
Essi formano anche i sei Sapori che sono alla base dell’Alimentazione Ayurvedica.
L’Ayurveda, grazie al suo approccio olistico, coinvolge l’intera sfera dell’individuo.
Nella visione Ayurvedica di Maharishi la Coscienza e il corpo individuale sono un tutt’uno; non vi è separazione tra i due poiché si tratta soltanto di differenti manifestazioni dello stesso essere.
L’Ayurveda Maharishi si occupa di portare equilibrio (omeostasi) nella persona, attraverso il mantenimento del giusto rapporto di tre principi base: Vata, Pitta e Kapha(paragonibili al nostro sistema neuro-immuno-endocrino).
Vata corrisponde al nostro sistema nervoso e a tutte le sue funzioni, Pitta al metabolismo ed infine Kapha alla struttura degli organi e dei tessuti.
Secondo l’Ayurveda per raggiungere una salute ideale è indispensabile creare equilibrio tra i tre Dosha, cioè creare e mantenere l’equilibrio della propria costituzione. Equilibrio significa mantenere la giusta proporzione e il giusto rapporto tra i principi fisiologici basilariVata, Pitta e Kapha.
Nell’antico testo del Caraka Samhita è scritto: “Ayurveda Amritanam” che significal’Ayurveda è per la longevità. In questa frase troviamo lo scopo principale di questa antica medicina.
I rishi, i saggi dell’epoca, non si chiedevano come curare questa o quella malattia, ma il loro scopo era come conseguire una vita lunga. Naturalmente nel concetto di longevità è insito il principio della conservazione della salute. Mentre la medicina attuale è la scienza delle malattie, l’Ayurveda è, potremmo dire, la scienza della salute. Nei testi di medicina non troviamo una descrizione di salute ne, tantomeno, dei consigli su come mantenere questo bene prezioso. Al contrario troviamo descrizioni minuziose su ogni tipo di patologia.
Nella nostra epoca sono pochissimi quelli che vanno dal medico perché stanno bene e desiderano qualche consiglio o qualche rimedio che migliori o conservi il loro stato di salute.
Il medico stesso quando ha di fronte un soggetto è completamente preso dalla sua patologia. Noi viviamo in un’epoca dove regna solo la cultura della malattia!
Il suo regno è il regno della morte, della sofferenza, non quello della vita.
A differenza dei comuni sistemi medici, che considerano la malattia come un evento ineluttabile, un aspetto doloroso che fa parte del destino dell’uomo, l’Ayurveda Maharishi considera che la condizione normale per ogni essere umano sia lo stato di salute perfetta.
Più di tremila anni fa il grande Sushruta, nel suo testo Sushruta Samhita, definì la salute come quello stato i cui principi metabolici, i tessuti, la digestione, l’eliminazione funzionano in modo ottimale ed in cui la mente, i sensi ed il Sé dell’individuo, sperimentano continuo benessere (Sush. Sutr. 15,38).
Con questa definizione ci rendiamo conto che la salute è uno stato di benessere totale, non un insieme di organi e tessuti. Per l’Ayurveda Maharishi, il corpo umano, è un insieme coerente di particelle consapevoli regolate da un’intelligenza nascosta. La malattia, al contrario, è uno stato di disgregazione e di squilibrio.
Un sistema ideale di medicina dovrebbe essere in grado di curare ogni malattia e soprattutto di evitarne l’insorgenza, libero da effetti collaterali ed, infine, di facile applicazione.
Tutto questo è l’Ayurveda.
RICETTE A BASE DI SPEZIE PER LA CURE DI ALCUNE PATOLOGIE1
Le spezie sono considerate molto importanti in Ayurveda e possono essere usate sia per la preparazione e l’insaporimento delle pietanze, sia per preparazioni che possono aiutare nella cure di alcune patologie. Le spezie provengono da frutti, radici, legni, scorze, semi; quasi tutte hanno effetto digestivo, antidiabetico, antitumorale, antimicrobico, antilipidemico (cioè abbassano il colesterolo e i trigliceridi nel sangue)2.
Presentiamo alcune ricette.
In caso di Otite media, Rinite, Sinusite, Bronchite: Sbollentare 1 cucchiano di semi di anice in 1 tazza di acqua bollente, lasciare in infuso 10 minuti, aggiungere 1 cucchiaino da the di miele quando l’infuso si è stiepidito (non deve superare i 37°5), assumere 1 cucchiaino da the ogni minuto.
In caso di Mal di gola, tonsillite: sciogliere 1 cucchiaino da the di polvere di curcuma e 1 pizzico di sale in un bicchiere di acqua calda e fare gargarismi.
In caso di Raucedine: masticare lentamente ¼ di cucchiaino da the di pepe in polvere con un cucchiaino di ghee (burro chiarificato) dopo pranzo e cena.
In caso di Tosse: ¼ di cucchiaino da the di pepe in polvere con un cucchiaino di miele dopo pranzo e cena
In caso di Insufficienza circolatoria, membra fredde: fare un infuso in una tazza di acqua bollente con 1 cucchiaino da the di cannella in polvere, ¼ di cucchiano da the di pepe macinato e zenzero in polvere per 10 minuti, aggiungere 1 cucchiano di miele quando l’infuso ha raggiunto si è stiepidito (non deve superare i 37°5), bere due tazze al dì.
In caso di Cefalea da sinusite, congestione in caso di sinusite: mescolare ½ cucchiaino da the di cannella con un po’ d’acqua fino ad ottenere una pasta, applicare localmente.
In caso di Diarrea: mescolare ½ tazza di yogurt, ½ cucchiaino di cannella in polvere, un pizzico di polvere di noce moscata, prendere 2-3 volte al dì; oppure mescolare due pizzichi di pepe nero in 1 bicchiere di lassi, due volte al dì.
In caso di Febbre: fare un infuso di una tazza d’acqua bollente con 1 cucchiano di semi di cumino in polvere, 1 cucchiaino di coriandolo in polvere e 1 di cucchiano di finocchio; oppure fare un infuso di una tazza d’acqua bollente con ½ cucchiano di semi di coriandolo, ½ cucchiaino di cannella in polvere, ¼ di cucchiano di zenzero in polvere, bere 2-3 tazze die.
In caso di Dolori allo stomaco: mescolare 1/3 di cucchiaino da the di cumino in polvere, 1 pizzico di Asa foetida, 1 pizzico di sale di roccia, quindi bere con acqua calda.
In caso di Digestione debole, meteorismo:: 1 cucchiano di semi di cumino, 1 cucchiaino di frutti di coriandolo, 1 cucchiaino di semi di finocchio in infusione in una tazza d’acqua calda da bere a piccoli sorsi dopo i pasti
In caso di Freddo con brividi: ½ cucchiano di cannella in polvere in acqua bollente con un po’ di succo di limone fresco.
In caso di Freddo con febbre: ½ cucchiano di cannella in polvere, ½ cucchiano di zenzero in polvere, 1-2 semi di cardamomo macinati, 2-3 chiodi di garofano in una tazza di acqua bollente. (variante: decotto di 20 ml di cumino, coriandolo e zenzero in polvere ridurlo a ¼, metà berlo la sera prima di dormire e il resto la mattina a temperatura ambiente)
In caso di Diabete: usare la cannella nel preparare tisane o nel cibo.
In caso di Allergia da pollini: sciogliere 1 cucchiano da the di polvere di curcuma con 1 cucchiaino di miele in un bicchiere di acqua tiepida, bere 2-3 bicchieri sorseggiando durante la giornata.
In caso di Orticaria: applicare una pasta ottenuta con polvere di curcuma e yogurt.
In caso di Eczemi e problemi nella guarigione delle ferite: 1 cucchiano da the di curcuma in polvere non abbondante sciolto in acqua calda da assumere 2 o 3 volte al dì, applicare esternamente una pasta ottenuta con polvere di curcuma e acqua.
In caso di Puntura di vespe: olio essenziale di cannella, applicare localmente quanto serve.
In caso di Ipertrofia prostatica, polipi vescicali: 1 cucchiano da the di curcuma in polvere non abbondante sciolto in acqua calda da assumere tre volte al dì.
APPLICAZIONI LOCALI
In caso di Herpes labiale: 1/2 cucchiano da the di polvere di curcuma e gel di aloe vera, mescolare fino ad ottenere una pasta e applicare sulla lesione erpetica.
In caso di Orticaria: applicare una pasta ottenuta con polvere di curcuma e yogurt.
In caso di Eczemi e problemi nella guarigione delle ferite: applicare esternamente una pasta ottenuta con polvere di curcuma e acqua.
In caso di Cattiva guarigione delle ferite: 1 cucchiaio di radice di liquirizia in polvere, 1 cucchiaio di ghee (burro chiarificato): mescolare fono ad ottenere una pasta e applicare sull’area interessata; oppure applicare localmente del miele, dopo opportuna disinfezione con soluzione fisiologica.
In caso di Sanguinamento delle Gengive e Stomatiti. 1/2 cucchiaino di polvere di Triphala3 da mettere sulle gengive.
In caso di Puntura di vespe: olio essenziale di cannella, applicare localmente quanto serve.
In caso di Acne: 1 cucchiaio di polvere di Triphala3, acqua, mescolare fino ad ottenere una pasta e applicare sull’area interessata, rimuovere con un panno umido e caldo prima che si secchi.
In caso di Dolori Lombari: ½ cucchiano di polvere di chiodi di garofano, ½ cucchiano di polvere di coriandolo, ½ cucchiano di polvere di cannella, ¼ di cucchiano da the di pepe nero macinato, polvere di 5 mandorle macinate e acqua, mescolare fino ad ottenere una pasta e frizionare sull’area interessata; lasciare finché non si manifesta una piacevole sensazione di calore, pulire con acqua calda e asciugare.
In caso di Cefalea da sinusite, congestione in caso di sinusite,: 1-2 cucchiaini di polvere di zenzero con acqua, mescolare e applicare la pasta ottenuta sulla zona interessata; mescolare ½ cucchiaino da the di cannella con un po’ d’acqua fino ad ottenere una pasta, applicare localmente.
1 - Consigliamo di consultare sempre il medico curante per valutare l’eventuale prescrizione di farmaci o altre procedure terapeutiche.
2 – Riferimento: Schrott E, Ammon HTTP, Heilpflanzen der westlichen und ayurvedischen Medizin – ein Vergleich. Springer 2011
Consigli “rinfrescanti” per riequilibrare, nel periodo estivo, il dosha Pitta: l’uso di lassi, buttermilk e ghee.
Lassi e buttermilk si preparano partendo dallo yogurt fresco di giornata, perché secondo l’Ayurveda Maharishi è più sano utilizzare sempre cibo fresco. Ciò è ancora più importante nei riguardi dello yogurt, che tende ad aumentare la propria acidità con il passare dei giorni. Il sapore acido aumenta Pitta che è già elevato d’estate e lassi e buttermilk preparati da yogurt acido non avrebbero un effetto rinfrescante.
Anche il ghee ha qualità rinfrescanti e inoltre è un ottimo antiossidante; a differenza dell’olio d’oliva mantiene le sue caratteristiche anche quando è utilizzato per cuocere atemperature più elevate.
Qui di seguito troverete la descrizione più completa di questi alimenti.
YOGURT
Nell’Ayurveda si dice che lo Yogurt aumenta l’appetito e la forza; aumenta il Dosha KAPHA, diminuisce VATA e aggrava (squilibra) PITTA. Lo Yogurt ha qualità calde e sapore acido, è quindi controindicato per chi ha problemi di tipo PITTA (disturbi gastrici, tipo gastrite – ulcera – acidità in genere).
Lo Yogurt e il formaggio non dovrebbero essere assunti alla sera, perché tendono a chiudere i canali del corpo se non vengono ben digeriti. Lo yogurt dovrebbe essere comunque sempre dolcificato o preso con altri cibi, anziché da solo. I fermenti contenuti nello yogurt sono benefici quando sono vivi ed attivi, quindi non si deve scaldare o cuocere per evitare di ucciderli.
L’Ayurveda sostiene che il modo migliore per assumere lo yogurt è sotto forma di Buttermilk o di Lassi; due ricette in cui semplicemente lo yogurt viene diluito con acqua. Per entrambe le ricette l’ideale è utilizzare yogurt fatto in casa.
BUTTERMILK
1 parte di yogurt + 1 parte di acqua (non calda) mescolare nel frullatore a bassa velocità; dopo 1-2 minuti si separerà la parte grassa, venendo in superficie, toglierla con una paletta, quello che rimane è il Buttermilk; aggiungere volendo delle spezie:
VATA sale, oppure cumino, oppure dolcificarlo
PITTA zucchero grezzo o di canna
KAPHA zenzero, pepe nero e un pò di miele
LASSI
1 parte di yogurt + 3-4 parti di acqua, più le spezie come sopra.
Si possono bere a pranzo, durante e dopo il pasto.
Queste due bevande hanno effetti diversi dallo yogurt da solo. Rafforzano e migliorano la digestione e l’appetito. Pacificano (equilibrano) tutti e tre i Dosha e sono considerati molto utili per ognuno. L’uso delle spezie in generale in Ayurveda è molto consigliato per promuovere la digestione e quindi una buona formazione dei tessuti del corpo ed una buona eliminazione delle sostanze nocive, grazie all’effetto antiossidante degli oli essenziali contenuti nelle spezie.
GHEE
Il Ghee è il Burro di una volta. L’Ayurveda, o Scienza della Vita, riconosce nel Ghee uno dei mezzi più efficaci per il ringiovanimento. Vale come elisir di vita, perché ha l’effetto di ringiovanimento e di rigenerazione delle cellule. Il Ghee è, assieme al latte e al miele, un elemento naturale e si usa nelle pietanze ayurvediche. È prodotto in forma naturale: il burro senza sale viene liberato dall’acqua e dagli elementi delle proteine in esso contenuti e cosi diviene un prodotto puramente naturale. Il Ghee ha molteplici usi, interni ed esterni. È un elemento nutrizionale di base. È da usarsi in ogni buona cucina; oltre che ad essere un elemento base da tenere in ogni casa come rimedio farmaceutico-casalingo. È usato per la produzione di cosmetici e di preparati ayurvedici. II Ghee insieme all’acqua è la cosa più importante per la purificazione del corpo.
L’Ayurveda senza Ghee non è nemmeno pensabile. Il Ghee è facilmente digeribile e spegne i bruciori dello stomaco. È assorbito facilmente dall’intestino per affluire direttamente alle cellule del corpo; aiutan a bilanciare lo stress e il nervosismo degli uomini del nostro tempo.
Il Ghee in cucina: Il Ghee viene utilizzato da tempo immemorabile per la preparazione del cibo. Già nel risorgimento era conosciuto accanto al bestiame e frumento come una ricchezza chiamata: l’oro liquido. La cucina ayurvedica usa il Ghee al posto del burro e dell’olio, rispetto ai quali è più conveniente dando buoni risultati con un consumo minimo.
Non necessita di refrigerazione, è facilmente digeribile ed il suo gusto leggermente dolce rende le pietanze più raffinate e piene nel gusto. Si usa per cucinare, friggere e arrostire perché si può scaldare e cuocere senza diminuire e quindi perdere le sue qualità: ogni altro olio o grasso ad alte temperature diventa difficilmente digeribile. Il Ghee è l’unico grasso che aiuta il corpo anziché appesantirlo. Questo grasso (Ghee) ha la particolarità di aiutare la digestione e le persone che devono evitare i grassi non devono con questo più rinunciare a dolci e fritture solo perché hanno problemi di colesterolo o malfunzionamento di fegato e bile; il Ghee tiene il colesterolo bilanciato. Ottimo per soffriggere spezie, per insaporire le verdure a vapore e per insaporire il pane con le spezie varie (ha la funzione del burro normale). Le sostanze chimiche, esempio pesticidi, che si trovano nei nostri cibi, sono smaltiti, attraverso il Ghee.
Il Ghee come rimedio casalingo: è possibile usarlo, sia internamente, sia esternamente. Per questo è ritenuto un rimedio universale. Già dopo poche ore dal parto, la madre dà al suo bambino poche gocce di Ghee, che è ottimo anche per la pelle sensibile del nascituro. La madre lo prende come rilassante oltre che come digestivo. l’uso del Ghee durante i pasti elimina dal corpo congestionamenti pre-esistenti.
Al mattino protegge la pelle del viso, e si può usare anche come dopobarba; applicandone un poco nelle narici le pulisce e le protegge dai raffreddori; applicato la sera sotto i piedi aiuta ad avere un sonno salutare. Preso con il latte caldo ci aiuta a dormire meglio e nello stesso tempo al mattino si andrà regolarmente in bagno. Per gli occhi stanchi aiuta a togliere l’affaticamento e rinforza la vista durante la notte.
E molto adatto per togliere il trucco; protegge la pelle delle mani che tende a screpolarsi col freddo ed inoltre toglie lo sporco difficile dalle dita. Infine è un buon rimedio per togliere le macchie difficili come olio dai vestiti (assorbe molto bene), o per rinfrescare e ridare bellezza alle superfici come metalli, legno o materiale plastico.
Il Ghee in medicina: Nella farmacopea Ayurvedica esistono molti preparati che contengono come sostanza di base il Ghee. Questo Ghee usato in medicina contiene diversi estratti di piante medicamentose, che sono preparati con delle regole ferree, e poi mescolati insieme (al Ghee). È un rimedio ayurvedico che ha molteplici usi: internamente come medicina per determinate e specifiche malattie; esternamente usato come crema da massaggio o come impacco e frizione. Il potere terapeutico del Ghee come Rasayana(potere di guarigione naturale) combinato insieme alle erbe medicinali potenzia il loro potere curativo: ogni terapia ayurvedica inizia con una cura di Ghee, poiché nient’altro lega le scorie presenti nel corpo, come il Ghee. Sulla lista degli elementi che riescono a legare a sé i radicali liberi, al primo posto, lontano dalla vitamina A ed E che arrivano molto dopo, c’è proprio il Ghee, che ha sul nostro corpo l’effetto di allungare la vita, se usato costantemente.
Il Ghee rafforza i meccanismi di difesa del nostro corpo e il sistema immunitario, toglie il senso d’ansia e di nervosismo, purifica l’organismo da eventuali scorie, aiuta la produzione dell’OJAS (la nostra parte di radiazione, irraggiamento), nutre e rafforza il tessuto corporeo e i suoi sette componenti (plasma, sangue, ossa, midollo osseo ed i nervi), bilancia inoltre tutti e tre i principi del metabolismo (Vata, Pitta, Kapha = vento, fuoco, acqua) riduce il colesterolo, tranquillizza i nervi, rende le articolazioni più sciolte e fluide. Migliora le funzioni del nostro cervello, migliora l’intelligenza e la memoria, rafforza il fegato, pacifica i bruciori di stomaco, scioglie le tossine e toglie l’acidità del corpo, stimola la secrezione, crea e rende la pelle morbida, elastica, tonica e liscia.
Il Ghee e il suo contenuto (composizione): Contiene le sostanze minerali; Na, Ka, Ca, Ph, Mg, Fe – Contiene le vitamine A, E Niacin – Contiene importanti grassi vegetali non solidi – Contiene importanti acidi non saturi - È esente da proteine animali – È esente da elementi, aggiunti.
Il Ghee e la sua conservazione: Un buon Ghee dura nel tempo e non va mai a male. Secondo i testi ayurvedici il Ghee vecchio di 100 anni cura le malattie. Si può tenere a temperatura ambiente in quanto non necessita di essere conservato al fresco. Non sopporta l’umidità. Si consiglia di tenerlo in un recipiente dove non prenda luce.