FORME DI TERRA
di Roberto La Ricca
L’aspetto di quadrato nel tema natale e nei transiti, Saturno e la sua collocazione nel tema natale o negli aspetti di transito, la seconda, la sesta e la decima casa, sono la rappresentazione materiale e concreta della realtà simbolica espressa dall’elemento Terra. L’energia si condensa nella sua forma più palese e solida in questo elemento per cui anche dimensioni più sottili possono arrivare ad essere avvertite e comprese in modo logico e perentorio, se non strettamente fisico.
“La verità è che l'uomo non ha un corpo distinto dall'anima. Ciò che viene chiamato corpo è la parte dell'anima percepita attraverso i cinque sensi “ (W. Blake “The Marriage of Heaven and Hell“– 1790).
Nell’esperienza raccolta negli ultimi sette anni con l’Astrochakratest (il sistema che uso nelle consulenze) ho avuto la possibilità di vedere, sperimentare e toccare con mano la rilevanza assolutamente determinante dei transiti di Saturno e dei quadrati rispetto ai pianeti e ai punti sensitivi della carta del cielo quando si pone all’attenzione Muladhara Chakra, il primo Chakra che è collegato all’elemento Terra. Nella mia pratica astrologica con molte persone ho ricevuto sempre un enorme feedback nel considerare Saturno in transito una cartina al tornasole da un punto di vista materiale del nostro modo di vedere e percepire la realtà come se fosse una verità oggettiva. Ad esempio, magari abbiamo sempre pensato di essere dei bravi organizzatori ed ecco, proprio quando meno ce l’aspettiamo, che ci viene (indirettamente o direttamente) data l’opportunità di mettere in pratica questa (presunta o reale) capacità ma in un ambito e in un momento che ci sembra quello meno adatto. Bene, per molte persone ci sarà il desiderio di dire “no, grazie” oppure “non è il momento adatto”, altre si tortureranno nell’ansia come si trattasse di un esame di maturità prima di pensare o fare qualsiasi passo in avanti, e infine altre si troveranno di fronte ad una responsabilità richiesta dal destino, dal karma, dal divino e così via. Pochi penseranno a caldo che sia giunto finalmente il momento desiderato di mettere in pratica una propria capacità che potrebbe diventare una base da cui tracciare percorsi di consapevolezza e realizzazione. Ciò sarà dovuto anche alla nostra impostazione caratteriale, a quanti sì e a quanti no abbiamo detto, all’ereditarietà, ai nostri pianeti, a ciò che abbiamo elaborato o alle nostre reazioni sviluppate dai transiti che hanno formato delle esperienze. Possiamo comprendere, analizzare, giustificare, ma rimarrà uno il fattore determinante: la nostra visione della vita e la considerazione che diamo al piano materiale. Il primo e il settimo chakra sono indissolubilmente legati , così come lo sono la vita materiale e quella spirituale. E’ importante comprendere quanto la realtà materiale sia piena di spiritualità e viceversa: l’elemento Terra è l’incarnazione, è quello che mettiamo in pratica ora, il karma fisico che produciamo con la nostra attività o con la nostra passività. Un altro esempio ci è dato dall’opposizione di Saturno che ha il potere di mettere in evidenza i nostri punti di riferimento mettendoli in discussione. Se noi abbiamo misurato la realtà con una persona, con un insieme di idee o con altri sistemi, ecco che arriverà l’evento nel mondo reale che ci dimostrerà quanto sia stato limitante quel senso di sicurezza che ci siamo costruiti o al quale ci siamo adattati. Ma su un piano spirituale, di percorso evolutivo, era proprio quello di cui avevamo bisogno per aprirci alla vita nei suoi vari significati e che, forse, avevamo già chiesto prima di reincarnarci, prima di sintonizzarsi con le energie vibrazionali espresse dal nostro tema natale. La Terra e i suoi “messaggeri celesti” permettono quindi l’esperienza attraverso il corpo fisico e per sentirci a casa nostra anche sul nostro pianeta è importante conoscerne bene le sue manifestazioni energetiche per equilibrarle insieme a quelle mentali, emotive e spirituali. Chakra e pianeti sono quindi, in modo similare, le espressioni vibratorie dell’energia sui vari piani dell’esistenza.
TERRA!
L’elemento Terra è in sintonia con il mondo delle forme che i sensi e la mente considerano reale. L’energia si condensa nella sua forma più palese e solida in questo elemento per cui anche dimensioni più sottili possono arrivare ad essere avvertite e comprese in modo logico e perentorio, se non strettamente fisico. Possiamo quindi associare il piano materiale e corporeo all’elemento Terra e definire la materia come energia stabilizzata. Nel sistema dei chakra, l’ elemento Terra è rappresentato dal primo chakra: Muladhara Chakra. Muladhara significa sostegno, base, fondamento, ancoraggio, radice e per estensione la terra, solido punto d’appoggio. Il pianeta Terra su cui viviamo è Maha Muladhara, il grande Muladhara. Muladhara Chakra ha la caratteristica di mantenere una forma stabile nel tempo e nello spazio e di avere una certa resistenza ai cambiamenti imposti dall’esterno. Tale caratteristica include la capacità di coesione, di rendere compatto, di dare solidità e consistenza. Muladhara Chakra ha la funzione di formare il corpo fisico e di presiedere alla sua salute, essa dipende anche dalla capacità di resistenza alle forze avverse, che tendono a disgregare. L’espressione “essere in forma” si riferisce a questa qualità. In termini psicologici, questa energia si manifesta come tendenza a mantenere immutati i propri schemi comportamentali, a meno che intervenga una sufficiente forza esterna.
Per indicare ciò che è solido diciamo terra, perché questa è l’origine ancestrale del corpo e quindi della nostra solidità. Anche nel linguaggio comune noi indichiamo con il termine “con-creto” (che ha con sé la creta) quegli atteggiamenti, quei progetti o ragionamenti che sono ben connessi con la materialità e il piano spazio-temporale. La terra è la base e il sostegno per tutti e tutte le informazioni per lo sviluppo fisico e il mantenimento della salute, comprese quelle riguardanti gli adattamenti in situazioni traumatiche arrivano dalla terra. In molte culture la sepoltura in apposite buche viene utilizzata come terapia per molte malattie e, per quanto possa sembrare strano, funziona in modo eccellente.
La terra fornisce la base per la crescita delle varie forme di vita, che sono espressione della coscienza e dell’energia divina. Ugualmente il corpo fornisce le basi all’espansione della coscienza individuale.
Aggettivi per la Terra:
LA MATERIA SOLIDA
E'tutto ciò che dura simile a se stesso nel tempo e nello spazio aggiungendo a questo una certa resistenza ai cambiamenti imposti dall'esterno. E' in relazione con la compattezza, la coesione, la consistenza, la stabilità, una certa durezza. Ciò che è solido è anche resistente e si presume durerà inalterato nel tempo. Ciò che è solido non si lascia deformare facilmente.
AGGETTIVI PER QUELLO CHE E' SOLIDO:
CONCRETO
Ciò che ha a che fare con la realtà, che può essere verificato con i sensi, misurato. Ciò che tiene conto della materialità, che ha un chiaro risvolto pratico, una realtà oggettiva. E' il contrario di astratto.
COESO
La proprietà per la quale le molecole di un corpo si mantengono strettamente unite e resistono ad ogni forza che tenda a separarle. Per estensione unità di intenti, di azione, l'essere compatti al raggiungimento di uno scopo, raccolti attorno a un centro.
CONSISTENTE
Consistenza, con-esistenza ma anche con-resistenza, implica realtà e durata. Presuppone una certa coesione e compattezza, ma anche spessore. La consistenza dipende dalla quantità, qualità e proporzioni delle componenti di un determinato aggregato. E' un ragionamento senza consistenza; una posizione senza consistenza ... non tiene, non fa presa, non ha spessore né profondità e quindi non ci si può fare affidamento e nemmeno costruirci sopra qualcosa, non ci si può aspettare che abbia durata.
COMPATTO
Ciò che è sottoposto a una regola, norma, schema a cui aderiscono tutte le componenti, che è legato da un patto reciproco, e questo implica una coesione particolarmente forte, intensa, tenace. Unito è ciò che è in relazione con l'uno. Non divisibilità, relazione non separabile, essere una cosa sola.
CONSOLIDATO
Tendenza e predisposizione a rimanere uguali a se stessi per un certo lasso di tempo. Rendere solido ciò che non lo è, o più solido ciò che lo è già. Una posizione consolidata è una posizione ben radicata, al riparo da fluttuazioni improvvise.
COSTANTE
La costanza è quella proprietà che permette a un corpo di rimanere identico a se stesso nel tempo. Invariabile, stabile. In senso lato costanza di propositi, di carattere, di azione. Questa tendenza (in negativo) può trasformarsi in coazione e meccanica ripetitività.
TENACE
E’ ciò che tiene, quindi in relazione con radicato, solido, costante, resistente, coeso. Essere tenaci significa non demordere in presenza di ostacoli o difficoltà, né sulla distanza. Riferendoci all’elemento Terra va inteso soprattutto come energia passiva.
PERSEVERANTE
Richiama il concetto di costanza e di tenacia ma addolcito e rafforzato da una certa consapevolezza e volitività.
STABILE
E' in relazione con ciò che non si muove, che è saldo al suo posto, difficile da abbattere, fermo e bene in equilibrio. Ciò Che è duraturo e non cambia nel tempo. Immobile internamente ma non necessariamente in relazione con l'ambiente.
IMMOBILE
L’immobilità è assenza di moto. Ciò che è immobile non cambia nel tempo; in senso assoluto la totale immobilità implica anche il superamento del tempo. In senso più profondo è l'essere sempre uguali a se stessi. Immobile va anche intesa nel senso di uniforme.
RESISTENTE
La resistenza è la capacità di opporsi a forze avverse, contrarie. Sottintende che la coesione non è l'unica forza in gioco. Resistere alla fatica, alla tentazione, alla furia della tempesta, all'incalzare del tempo. Si resiste a ciò che muove verso di noi per invaderci o farci cambiare direzione, o alla disgregazione. L'espressione essere in forma riferita al nostro stato di salute ed energia implica la capacità di resistenza alle forze interne ed esterne che tentano di disgregare il corpo.
BASE
E' ciò che sta in basso, che sostiene, che ha funzione di appoggio. Base della montagna, base dell'albero, base della colonna. Stando alla base abbiamo una sensazione di sicurezza e stabilità, ma ciò che sta sopra può apparirci come un ostacolo difficile da superare, oppure può oscurare la nostra visione. In una prospettiva più ampia la base è ciò in cui noi mettiamo radici. La base non è necessariamente rigida e solida, ma ha sempre a che fare con l'idea del sostegno e dell'origine.
QUADRATO
Implica stabilità ma scarsa mobilità.
RADICARSI, RADICI
Mettere radici, mantenere aperti i canali con l'elemento Terra ovvero con ciò che fornisce sostegno e nutrimento al corpo. Occuparsi di ciò che è essenziale.
ISTINTO DI SOPRAVVIVENZA
Il termine sopravvivere implica condizioni avverse, durezza, fatica, difficoltà. Da correlarsi con: resistenza, adattabilità, istinto, forza, potenzialità'
NECESSITA’
Necessità indica l’essere nella condizione di non poter fare a meno di qualcosa. E' sinonimo di bisogno. In quanto esseri umani abbiamo numerose necessità il cui soddisfacimento dipende dal rapporto che riusciamo a instaurare con l'ambiente esterno.
NUTRIMENTO
Ciò che serve a nutrire, ad alimentare la vita, a farla crescere. In senso fisico cibo, acqua, aria, luce, movimento. Si nutre affetto, stima, rispetto, odio, considerazione, amore, benevolenza e si ritiene che in questo senso sottintenda provare ma è interessante notare come la parola nutrire implichi che mentre proviamo una determinata percezione la alimentiamo, la facciamo crescere e la manteniamo viva.
1. ASSORBIMENTO: La terra assorbe e trasforma, riporta alla vita ciò che era apparentemente morto. Anche il nostro corpo ha questa capacità, ma come la terra va rispettato (dieta,alimentazione).
2. ELIMINAZIONE: Escludere, levare di mezzo, in senso metaforico anche uccidere. Implica capacità selettiva, azione discriminante in cui viene stabilito ciò che va conservato e ciò che invece va staccato, separato da sé, L'azione può essere spolverare, spazzare, grattare, espellere, tagliare, resecare, spingere fuori.
SICUREZZA
L’essere al riparo, protetti da rischi, da tutto ciò che di distruttivo può capitare al nostro corpo e quindi fame, intemperie, aggressioni, malattie, incidenti. Per essere al sicuro è necessario proteggersi e avere un rifugio.
1. PROTEGGERSI: ha relazione con la difesa di ciò che è, con il tentativo di impedire la distruzione di una unità. Consapevolezza istintuale della fisicità individuale (Ego biologico).
2. RIFUGIO: dalla necessità di proteggersi e riposare nasce il bisogno di un rifugio, un luogo sicuro in cui nascondersi, ripararsi e recuperare energie perché la fisicità offre molti appigli ad ogni genere di nemici. Tana, nascondiglio, ricovero, casa,eremo.
LA PAURA
E' uno stato emozionale fondamentale per l'evoluzione, necessario finché la coscienza non si sviluppa sufficientemente. Diviene limitante e talvolta distruttiva da quel momento in poi. Come una barca è utile per attraversare un fiume, ma diviene un peso se cerchiamo di trascinarcela dietro anche sulla terraferma, così la paura, da un certo punto in avanti, perde tutto il suo valore evolutivo e si trasforma in limite e riduzione. Le nostre paure nascono dal desiderio di conservare il corpo/nostro o di altri, di evitare il dolore e la mancanza e di avere invece piacere e abbondanza. Tutte le altre paure sono distorsioni di queste originarie e ancestrali impressioni. Paura di perdere qualcosa, la vita in primo luogo e poi la salute, il benessere, la serenità e altro; e quindi anche paura di acquisire elementi che portano a tali effetti, dolore, malattia, morte, povertà, perdita. A livello dell’ elemento Terra la paura riguarda gli aspetti fisici della vita, le cose, le proprietà, i familiari, il corpo. In definitiva la paura si può manifestare come possibilità di perdere ciò che si ha (avarizia, attaccamento) e paura di non riuscire a ottenere ciò che si ritiene necessario (insicurezza, avidità, ingordigia).
ADATTABILITA'
Essere adatti ad ogni situazione, capacità di adeguarsi, di prendere la forma necessaria. E' in questo caso capacità di adattamento biologico, saper inconsciamente modificare il proprio pensare, l’agire e la stessa chimica organica armonizzandosi con il tutto in movimento. Strettamente connesso con il concetto di potenzialità. A questo livello è una energia intelligente e inconscia che ha per scopo la sopravvivenza. In senso più generale l'adattamento è quella sottile azione che lega ogni singola manifestazione della vita al tutto e viceversa. In negativo (in eccesso) significa incapacità di selezione, accettare tutto. Scarsa considerazione di sé stessi. Inoltre adattabilità può implicare:
1. DOCILITA': essere arrendevoli e plasmabili, tendenza a lasciarsi sospingere in ogni direzione senza opporre resistenza, mancanza di un centro, essere come una foglia al vento. Arrendevolezza, mansuetudine, disposizione ad accettare ordini, consigli e imposizioni senza opporre resistenza. Non avendo un proprio riferimento interno si è facilmente manipolati. Eccessiva plasmabilità. Docile si dice delle pecore e dei buoi.
2. OBBEDIENZA: a questo livello obbedienza acritica, passiva. Rispondere a un ordine, a uno stimolo, a un comando, a un impulso. Si può obbedire agli ordini di qualcuno, ma anche al proprio istinto, al richiamo della natura, alla vocazione, alle suggestioni della luna, al fascino, alla propria intelligenza, all'istinto di conservazione. Ai soldati si richiede obbedienza pronta, cieca, assoluta. In relazione al primo Cakra è interessante sottolineare l'aspetto di immediatezza e di assenza di vaglio, filtro o dubbio. La coscienza è scarsa e subisce pesanti influssi inconsci.
3. PAZIENZA: la pazienza può essere una manifestazione di rassegnazione, di docilità, di stabilità, di perseveranza, di consapevolezza, di autocontrollo. Ci sono almeno due modi di essere pazienti, come illustrano questi due proverbi: la pazienza è la virtù dei forti; la pazienza è la virtù dell'asino che porta la soma e non si lamenta. Può quindi essere intesa in senso evolutivo o limitante.
4. BUONSENSO: senso buono, sensi che funzionano, lasciarsi guidare dall'evidenza delle cose, da ciò che ci trasmettono le nostre percezioni. Saper scegliere e prendere delle decisioni tenendo conto di ciò che è ovvio ed evidente, senza lasciarsi fuorviare da speculazioni mentali, teorie, dogmi e nemmeno dall'orgoglio, dalla meccanicità, dalle esperienze precedenti o dalla presunzione. Può anche sottintendere superficialità di valutazione e per questo non sempre è una buona guida.
5. TRASFORMAZIONE: capacità di modificazione anche biologica per fare fronte a cambiamenti esterni.
6. RESISTENZA: capacità di sopportare nel tempo un determinato tipo di stimolo, di pressione, di sollecitazione. Implica capacità di tenuta e anche robustezza (resistente al peso, al calore, al freddo, alla fatica). Anche capacità di opporsi a forze contrarie. Relativamente alla Terra resistenza è da correlarsi a forza, stabilità, pazienza, perseveranza.
7. PROTEZIONE: ha relazione con la difesa di ciò che è, con il tentativo di impedire la distruzione di una unità. L'impulso protettivo è molto forte nella coscienza della Terra, perché qui risiede l'istinto alla sopravvivenza fisica e perché molte sono le situazioni che possono mettere in pericolo il corpo fisico.
CARATTERISTICHE DEI SOGGETTI FOCALIZZATI SULLA TERRA
Sono persone molto forti e resistenti, dotate di un temperamento concreto, orientato alla semplice soddisfazione dei bisogni materiali. Hanno una mente lenta e limitata, ma efficace per tutto ciò che concerne il rapporto con oggetti materiali, la capacità di sopravvivere e il compito di procurarsi il necessario. Solitamente scelgono lavori in cui sia necessaria molta forza muscolare, relativi alla produzione di oggetti solidi e resistenti, lavori ripetitivi. Si rivelano anche persone molto costanti, con pochissima fantasia e un grande attaccamento alle tradizioni, alle abitudini familiari e al luogo di nascita. I temi classici sono la semplicità, la scoperta delle proprie origini, la gestione del quotidiano, la ricerca della sicurezza.
Concretezza e lucida capacità di interpretare la realtà, vitalità e salute del corpo, energia fisica quasi inesauribile, sonno profondo e ristoratore, capacità di procurarsi il necessario e di risolvere i problemi con facilità e senza agitarsi, sessualità essenziale, combattività quando necessita, amore per la casa e la tranquillità, capacità di esprimere la propria aggressività in forme non cruente.
DISTURBI PSICOFISICI ORIGINATI NELLA TERRA
Artrosi, artrite, carenza d'energia, calcolosi, debolezza, difetti nel portamento, emorroidi, letargia, male d'auto e di mare, magrezza eccessiva e obesità, piorrea, prostatite, sciatica, stanchezza cronica, stitichezza. Autarchia psicologica, difficoltà nell'apprendimento e nelle relazioni, grettezza, incapacità di affrontare la realtà, insicurezza materiale, ipotensione, letargia, rabbia cieca , rifiuto del nuovo, stagnazione psicologica, stati d'ansia legati agli oggetti.
PRATICHE DI BENESSERE
Camminare in un prato a piedi scalzi per scaricare nel terreno le tensioni, è una pratica antichissima. Ma le virtù terapeutiche della terra non finiscono qui: minerali e metalli, in dosaggi omeopatici, curano un'infinità di malattie, i cristalli riequilibrano le energie, preparati a base di rocce assorbono le tossine. Importante per il benessere anche l'argilla, una terra particolare, sottile e assorbente, antisettica e così pura che la si può spalmare direttamente su ferite e parti infiammate. Essa rinfresca e assorbe il calore e il dolore, baratta l'energia purificatrice della terra con quella sporca, negativa della malattia.
SOGNI
Sognare di essere derubati, di mangiare, di cadere dall'alto, di non trovare le proprie cose o di trovarle rovinate, di vincere alla lotteria, di essere rinchiusi, sognare scarafaggi, vermi, serpenti, sognare di essere impediti, bloccati, di non riuscire a muoversi. Le tonalità della luce sono sempre molto cupe, la visione è offuscata oppure prevale il rosso, il grigio e il nero. Emotivamente ci si sente bloccati, esclusi i sogni in cui si mangia o si soddisfa un'esigenza fisiologica.
ANIMALI COLLEGATI ALLA TERRA:
BUE
E' un toro che viene castrato a pochi mesi dalla nascita affinché sia più docile al lavoro e per favorirne l'aumento di peso. Rappresenta la perdita della forza originaria, la rottura della relazione privilegiata con la terra non più calpestata con selvaggio vigore e furore ma percorsa con un incedere lento e faticoso, attaccati a un giogo. Simboleggia il sacrificio della potenza e della forza della propria natura originaria sull'altare della sicurezza e dell'utilità.
ELEFANTE
È l'animale terrestre più pesante. Per la massa e la stabilità del suo assetto rappresenta mirabilmente l'equilibrio e la forza regale che è talmente evidente da non dover mai essere messa alla prova. Per queste sue doti è spesso celebrato come animale sacro, sostegno del mondo così come il Mulàdhàra è sostegno di tutti gli altri Chakra. Privo di nemici naturali (eccetto l'uomo) l'elefante è comunque un animale prudente e tale atteggiamento, unito alla capacità di abbattere qualsiasi ostacolo, è sicuramente uno dei motivi per cui da sempre è simbolo di prosperità e buona fortuna materiale. Dotato dalla natura di una memoria prodigiosa e di una lunga vita, non dimentica gli sgarbi ricevuti e non tralascia di vendicarsi qualora se ne presenti l'occasione, anche a distanza di decenni. Come l'elefante anche la terra e il tempo hanno una memoria implacabile e restituiscono sempre quanto ricevuto. Benché sia un animale tranquillo e vegetariano l'elefante è talvolta colto da scoppi d'ira durante i quali scatena senza inibizione tutta la potenza della sua forza.
FORMICA
Il mondo delle formiche, nella sua gerarchizzata complessità, ha sicuramente più relazioni con il terzo Cakra che non con il primo. E' invece la singola formica, l'operaia, che ben si presta a rappresentare aspetti molto caratteristici del Mùlàdhàra, in particolare l'azione meccanica e subordinata, la completa chiusura mentale e l'insopprimibile tendenza ad accumulare scorte di generi di prima necessità.
LOMBRICO
I lombrichi mangiano il terriccio di cui digeriscono microrganismi e piccoli resti organici e poi lo emettono mescolato a succhi intestinali fertilizzanti, esplicando un'azione sia chimica che meccanica. Inoltre, scavando continuamente gallerie, migliorano l'aerazione del terreno. Rappresentano il modo perfetto di entrare in rapporto con l'energia della Terra, nutrendosi senza impoverire, ma invece arricchendo ciò da cui si trae il proprio nutrimento.
TALPA
Scava e mangia, mangia e scava, non fa altro. Scava gallerie senza fine e mangia tutto quello che incontra sul suo cammino, fino alla metà del suo peso in un giorno. Crea magazzini di cibo e aggredisce (e mangia) chiunque incontri sul suo cammino, comprese altre talpe.
TARTARUGA
Simboleggia longevità, lentezza , sicurezza, tendenza a ritirarsi nel proprio guscio davanti ai pericoli reali o immaginari (autismo). E'anche il simbolo della fedeltà domestica perché non abbandona mai la sua casa. E' un animale dotato di stabilità e in molte mitologie rappresenta il sostegno del mondo. Anche noi spesso ci ritiriamo come una tartaruga perché non siamo in grado di affrontare le tempeste emozionali.
TORO
E'il simbolo della forza impetuosa e irresistibile, della potenza creatrice.
ALTRI SIMBOLI:
Per i filosofi mistici la terra era simbolo di prudenza, di riflessione che caratterizza la disposizione particolare dell’individuo di essere pronto e docile a ricevere tutto ciò che è necessario all’illuminazione. Ad arricchire il significato simbolico ed iniziatico della terra contribuiscono le forze naturali facenti parte di essa.
ALBERO
L'albero, che al tempo stesso si immerge nella profondità della terra e si distende verso il cielo, rappresenta con potenza ed eleganza la doppia natura dell'anima umana, protesa verso orizzonti puri e illuminati ma impotente nel momento in cui si perdano le relazioni con la madre terra. Quando guardiamo un albero ci colpiscono soprattutto il tronco, i rami, le foglie e i fiori: ma è l'apparato radicale a garantirne la stabilità. La sopravvivenza di un albero dipende in gran parte dalle sue radici.
L’albero partecipa ai tre strati costituenti l’universo: il Mondo di Sotto con le radici che sprofondano nella terra; il Mondo di Mezzo il cui tronco rappresenta il piano di superficie; il Mondo di Sopra quello degli dei con i rami che si tendono verso i cieli. Legato alla concezione del cosmo, l’albero è immagine dell’ascesa verticale verso i Piani Alti e, come tale, fondamentale e di grande importanza nelle civiltà antiche. L’albero assume in sé i concetti di saggezza, sacralità e potenza divina, oltre che mezzo di trasporto attraverso gli stati dell’essere e del cosmo. Spesso nei miti nordici, il guerriero o l’eroe vengono paragonati ad un albero, a simboleggiare la nobiltà dell’essere. I rami nutriti dalla linfa che sale dalle radici, con i suoi frutti, possiede la forza vitale dell’albero stesso.
MONTAGNA
Ha per certi versi la simbologia dell'albero, ma con in più la maestosità dell'immenso, una stabilità senza pari e tutte le caratteristiche dell'elemento solido. La montagna può essere un limite ma anche un punto di osservazione insuperabile. La montagna è la manifestazione dell’immobilità e dell’immutabilità è un luogo che favorisce la calma e al contemplazione. Inoltre è un luogo sacro essendo la dimora degli dei in tutte le tradizioni mitologiche. Simbolicamente rappresenta l’ascensione spirituale. Infatti maggiore è l’altezza della montagna, maggiore è la vicinanza ai cieli.
RADICE
Rappresenta il collegamento con l'originario, la porta verso il basso, l'accesso a quelle conoscenze che danno longevità e forza. Attraverso le radici noi entriamo in contatto con il pianeta ma anche con il nostro passato, le caratteristiche razziali e tutto quello che ha fatto di noi ciò che siamo.
ROCCIA
E' la parte più compatta e solida del pianeta, la sua ossatura. Simboleggia tutto ciò che è indistruttibile e inamovibile.
FORESTA
La foresta è il luogo sacro e iniziatico per eccellenza, manifesta la natura nella sua straordinaria ricchezza, ma anche nella sua terribile ostilità, in quanto è un luogo oscuro dove non penetra la luce. Come aspetto iniziatico, la foresta è un luogo dove ci si apparta per un periodo di rigenerazione in attesa di entrare nel nuovo ciclo di vita, dopo aver superato le difficoltà interiori. Quindi la foresta rappresenta in modo allegorico l’accesso alla conoscenza, alla verità e ai misteri, che rendono l’iniziato partecipe di una saggezza durevole nel tempo.
CENNI DI MITOLOGIA E MAGIA
È il principio creativo femminile, Gea, la sposa del cielo, la madre della natura, il grembo che accoglie il seme e partorisce il germoglio. Innumerevoli sono le tradizioni contadine dove sessualità e fecondità sono associate, non solo simbolicamente, alla fertilità dei campi. Dall'unione dell'eroe greco Giasone con Demetra, celebrata sulla terra appena arata, ha origine una lunga serie di rituali propiziatori imperniati sul simbolismo solco/aratro. La terra corrisponde, quando è arata, alla madre, quando non è arata alla ragazza, se incolta alla donna sterile. La pietra è la concentrazione dell'elemento Terra, è un luogo divino, abitato da forze possenti. Basta pensare ai dolmen, e ai menhir, monumenti megalitici preistorici, alla misteriosa Stonhenge, cattedrale di pietre infisse nel terreno con andamento circolare astrologico e magico. Sulla pietra ci si strofina ancora oggi, in certi villaggi rurali, per ottenere amore, figli e salute. I libri di magia straripano di consigli sull'impiego di gemme e cristalli come amuleti e talismani. L’energia della Terra, captata col pendolo, rivela una fitta rete di correnti magnetiche sotterranee, alla cui convergenza gli antichi erigevano templi e santuari. Nella Cina antica si è sviluppata un'arte esoterica, finalizzata a utilizzare le energie telluriche, buone o cattive a seconda della conformazione del terreno, della direzione o della presenza di abitazioni, alberi, sorgenti. Si tratta del Feng Shui, che osserva i percorsi energetici della Terra per stabilire il luogo giusto dove edificare, fondare e seppellire. Infatti la Terra è contemporaneamente grembo e tomba, il luogo della nascita del seme e della sua putrefazione, che allude a una rinascita successiva. Gli antichi non trascuravano I'aspetto scuro, infero della Terra, perciò consideravano grotte e anfratti come ingressi dell'oltretomba; da qui giungeva la voce degli dèi e dei morti, attraverso le profezie delle Pizia di Delfi o della sibilla di Cuma.
SUPERSTIZIONI
Prima di iniziare una partita di pallone, è consuetudine baciare la terra per propiziarsi la vittoria. Per dare forza a un neonato, posarlo per qualche minuto a terra. Per avere un buon raccolto, quando si semina mettere tra le zolle una monetina; se il raccolto ottenuto è stato abbondante, ringraziare la terra versandovi una tazza di latte o birra.
I SEGNI E LE CASE DI TERRA
La Terra si percepisce con i sensi, si vede, si tocca, si odora, la si lavora arandola, concimandola e affidandole i semi della futura vegetazione, ma si può anche plasmarla come creta, per trarne vasellame e utensili, applicarla come maschera di bellezza. La forza quieta e passiva ma resistente della Terra accoglie e dà riposo, il grembo che nutre il seme e insieme la tomba, che chiude e disintegra tutto ciò che ha concluso il proprio ciclo. I segni di Terra sono:
Toro: la terra fiorita di primavera, la creazione delle forme, il rafforzamento
Vergine: la terra del raccolto, la critica per capire cosa è utile e cosa no, la cura nel quotidiano
Capricorno: la roccia delle cime, la cristallizzazione, la lotta per l’autoconservazione, la resistenza
La realtà materiale, terrena, terra-terra, è fatta di limiti, di vicoli corti e vicoli stretti, di pertugi da cui si intravede la luce e che spesso non sono confortevoli o comodi. Nei momenti in cui ci confrontiamo con la vita sulla Terra nuda e cruda, possiamo affidarci all’Acqua, all’Aria o al Fuoco ma il nostro corpo sta lì sacrificato, messo alla prova. Eppure solo la Terra dà piaceri terreni, mangiare per sopravvivere, lavorare per sopravvivere, spostarsi in un altro luogo, fare sport, sesso, cucinare, sudare, raffreddarsi, ammalarsi, stare bene, picchiarsi, tirarsi oggetti, ferirsi, correre, camminare, salire o scendere. Stare con i piedi per terra è sinonimo di centratura, di praticità e affidabilità. Chi è molto collegato alla Terra rappresenta un centro di gravità permanente, per dirla con Battiato.
L’elemento Terra è indispensabile per raggiungere risultati concreti e per questo è associato alle risorse materiali e al denaro (seconda casa), lavoro (sesta) successo professionale, realizzazione (decima). Se manca la Terra si è instabili, confusionari e si tendono a trascurare le responsabilità pratiche ed economiche. Liz Green in “Saturno” dice: “Il concetto esoterico dell’iniziazione è specificatamente correlato al Capricorno e ai segni di Terra in generale, poiché l’iniziato non giunge a meritare l’iniziazione finchè non è in grado di utilizzare gli stati di coscienza che ha esplorato al l’interno del proprio corpo nonché dell’ambito in cui esiste ed agisce in quanto personalità”. A partire da Jung, l’elemento terra viene associato alle sensazioni e alla realtà fisica percepibile dai sensi, una realtà che non può essere negata o repressa come i sentimenti (Acqua) i pensieri (Aria) o le intuizioni (Fuoco) (Tipi psicologici di Jung). L’individuo a dominante Terra è pratico, concreto, realista, dotato dio buon senso, assorbito dalla realtà contingente. E’ a suo agio con il proprio corpo e vi si identifica; è abile a manipolare gli oggetti e a gestire responsabilità e denaro. Sa tradurre i desideri in azioni. Non sanno però afferrare le relazioni tra informazioni e fatti, spesso gli sfugge il senso delle cose. Il Toro pensa che nulla esista al di fuori di ciò che percepisce in prima persona; la Vergine si perde nei dettagli della realtà osservata e non coglie l’essenziale; il Capricorno pensa che il fine giustifichi i mezzi.
La seconda casa è sicurezza materiale che può essere espressa dai beni, dai soldi che si guadagnano, dai valori.
La sesta casa è ciò che si fa nel quotidiano e anche per il nostro corpo, la traduzione degli altri mondi sul piano fisico. Apprendimento attraverso la pratica, la ripetizione costante. Si scoprono i limiti attraverso i disturbi del corpo, il lavoro dipendente, lo svolgimento dei nostri doveri.
La decima casa è la nostra azione svolta nel mondo materiale e le nostre ambizioni che si vorrebbe vedere riconosciute, una vita libera dalle dipendenze di vario tipo.
IL QUADRATO
L’elemento Terra, come suggerisce il simbolo, un triangolo equilatero con vertice verso il basso, sbarrato orizzontalmente, non è un elemento dinamico. Infatti un’altra figura geometrica che maggiormente lo rappresenta è il quadrato. La struttura quadrangolare rappresenta la materia ordinata, regolarizzata, che altrimenti per la sua natura originaria energetica sarebbe rimasta informe e caotica. Il quadrato è quindi simbolo di definizione e delimitazione. Il significato del Quadrato è nell’esprimere l’elemento terrestre, inteso come Creato, come manifestazione del divino. Il Cerchio esprime l'elemento celeste, l'unità divina, l'eternità e l'infinito. Il Quadrato rappresenta la perfezione in Terra, la Sfera quella celeste. La differenza è che la Terra è la forma creata, infatti il quadrato si inscrive nel Cerchio ed è perciò mostrata la dipendenza dal cielo da parte della Terra. Il quadrato rappresenta lo Spazio e il Cerchio il Tempo: la divisione di un Cerchio con la Croce di due diametri perpendicolari rappresenta la Quadratura del Cerchio. Se il cerchio è perfezione, il quadrato è giustizia e quindi rappresenta la legge, il codice e l’ordine. E’ il modello del Tempio (congiunzione dei quattro punti cardinali, più simmetria dei lati opposti). E’ l’antitesi del trascendente, l’universo creato opposto al creatore e al non-creato. E’ una figura antidinamica, ancorata sui quattro lati, rappresenta l’arresto o l’istante isolato. Implica un’idea di stagnazione, solidificazione e stabilizzazione. Il cerchio è movimento, connesso ai popoli nomadi che vi si radunano; il quadrato indica la stanzialità. Ricordiamo la forma quadrangolare della piazza pubblica di Atene e nei Babilonesi il quadrato indicava il totale di un conto esprimendo l’idea di riunire entro un limite. Le simbologie del quadrato e del quattro rappresentano la perfezione, il mondo stabilizzato, lo sviluppo completo della manifestazione. Quattro sono pure gli elementi, i punti cardinali e nella tradizione cristiana ci sono le quattro zone come raffigurazione del Cosmo e i 4 evangelisti. Nel Medioevo l’Uomo Quadrato, con le braccia tese e i piedi uniti, rappresenta il Cristo e la base per i calcoli per costruire le chiese nel periodo romanico (cistercense). Gerusalemme celeste ha una pianta quadrata per significare la perfezione raggiunta e stabile. Molto diffuso in Occidente fu il Quadrato Magico di 5 dove veniva inscritta la frase in tardo latino "sator arepo tenet opera rotas" (il contadino all'aratro dirige i lavori), leggibile sia da sinistra a destra che viceversa, dall'alto al basso e dal basso all'alto. Nella tradizione islamica il quadrato è collegato ai nomi di Dio. Ricordiamo poi che fino al XIX secolo in occidente e ancora oggi in India la carta del cielo viene rappresentata con una forma quadrata. Tale diversa visione del cosmo era legata ai significati simbolici della quadratura del cerchio intesa come introduzione dell'individuo materiale (Quadrato) nella spiritualità del Cosmo, ovvero in rapporto a Dio (Cerchio). Importante è sicuramente anche la croce racchiusa nel quadrato. Le città e il “castrum” (l’accampamento romano) si fondavano su un incrocio tra due vie, il cardo e il decumano. Il cardo si stabiliva cercando il Sud come il punto di massima altezza del sole sull’orizzonte. Da nord a sud veniva quindi tracciata la prima linea, dove veniva posto un oggetto o un sacerdote a braccia aperte.
Si faceva cadere la sua ombra in modo che al mezzogiorno fosse perpendicolare alla prima linea e così veniva tracciata la seconda. La città nasceva dall’incrocio del cardo e del decumano, e quindi da una croce. Poi venivano tracciate altre linee parallele alle due principali formando un reticolo, una struttura comune anche agli Etruschi. La città sorta da questa croce era poi racchiusa da un quadrato, circondato da mura, a garantirne la struttura e la protezione. Il quadrato rappresentava quindi un confine, in qualche modo un limite.
In astrologia, il significato del quadrato è quello di rappresentare la tensione, lo scontro, l'ostacolo, la necessità di uno sforzo. Come dice Rudhyar nel quadrato vediamo la forza che spinge l’idea astratta a diventare un corpo concreto. Il quadrato nel suo aspetto di 90 gradi è collegato inevitabilmente alla posizione di sacrificio che questa angolazione comporta. Viene utilizzato per la divisione dei segni in: cardinali (attività), fissi (stabilità) mobili (diffusione). Stephen Arroyo sintetizza molto bene l’interpretazione del quadrato dal punto di vista astrologico nel suo “L’interpretazione della carta natale”. Ecco cosa dice: “Il quadrato coinvolge solitamente pianeti in elementi disarmonici e quindi richiede uno sforzo significativo per integrare queste energie divergenti. Ogni quadrato esatto che coinvolga uno dei pianeti personali rappresenta una grande sfida nella vita. Un aspetto di quadrato esatto che coinvolga uno dei pianeti personali rappresenta una grande sfida nella vita. Un aspetto di quadrato mostra dove l’energia deve essere liberata, generalmente attraverso una qualche sorta di azione precisa, affinchè possa essere costruita una nuova struttura. Molti astrologi hanno scritto che l’aspetto di quadrato ha la natura di Saturno: rappresenta ciò che abbiamo da affrontare. Un’altra figura saturniana relativa al quadrato è la paura, perché abbiamo spesso paura di affrontare tutto ciò che è simboleggiato dai quadrati nella nostra carta. La situazione di paura restringe l’energia disponibile per affrontare con efficacia qualsivoglia problemi si presenti.”
SATURNO
Il glifo di Saturno ci mostra l’ideogramma dell’anima posto al nadir della croce materiale, mentre Giove è l’ideogramma dell’anima posto sulla croce della materia. Giove rappresenta la ricerca di significato nel mondo, mentre in Saturno, la croce della materia domina l’arco dell’anima, dal momento che l’anima ha bisogno dei limiti e dei condizionamenti dell’esperienza terrena, per elevarsi.
Saturno è le nostre radici, non la Luna che è invece fertilità, nascita. Saturno è la forza che inizia ogni manifestazione vitale isolando un frammento particolare dal tutto, costruendo un muro intorno a questo frammento, permettendo di essere un'entità separata. Accentua quindi le caratteristiche separate dell'io. Le funzioni riconosciute di Saturno sono quelle della fissazione, della condensazione, della mineralizzazione, della strutturazione, della cristallizzazione. Spesso può anche produrre materialmente atrofia, ostruzione, privazione, restrizione. Su un piano mentale indica l'inserimento razionale nella vita, favorisce l’acume selettivo dei dati ricevuti e quindi la capacità di sintesi. La valutazione razionale delle circostanze, soprattutto negative, serve per organizzare al meglio la difesa dell'individuo e spinge ad utilizzare misure precauzionali. In eccesso si può arrivare alla rinuncia, alla diffidenza verso tutto e tutti, all’inflessibilità e al pessimismo. Su un piano emotivo si può esprimere con il distacco da passionalità, sentimentalismo, generosità e altruismo. Il distacco è necessario per avere una visione “oggettiva” della situazione che sarebbe impossibile con il nostro coinvolgimento o con un processo empatico. All’eccesso c’è la solitudine, l’isolamento, l’eremitaggio. Altrettanto importante è l’essenzialità, la spoliazione del superfluo che porta ad accontentarsi di poco e fa sopravvivere in condizioni difficili. Ciò può incrementare a livello spirituale una grande elevazione, sviluppando un coraggio e una forza d’animo nelle avversità. Altri attributi dell’energia saturnina sono l’ambizione, l’assunzione di responsabilità, la maturità, l’autorità regolatrice o giudicante. Lo sforzo è sempre presente con Saturno perché permette la costruzione e la conservazione. La costruzione di una casa, dalle sue fondamenta fino alla sua manutenzione ordinaria è un ottimo esempio per comprendere il “lavoro” che svolge Saturno.
Fin dall’antichità Saturno era simbolicamente associato al mito di Kronos e prima ancora di Caria, quest’ultimo governava le montagne, le rocce, le pietre. Gli attributi astrologici di Saturno in tutte le civiltà furono sempre collegati al duro, al freddo, alle disgrazie, al tempo che passa, alla fine della vita, alla vecchiaia, alla fatalità, aveva anche connotazioni riguardanti la sfortuna e le privazioni, la solitudine e le dure prove. Gli antichi Romani gli avevano attribuito una figurazione più “clemente” perché gli attribuivano il governo dell’agricoltura, degli orti e della vite oltre che la saggezza del liberare l’uomo dallo stato animale e instradarlo ai più alti piani evolutivi, ciò, però, comportava il non sganciarlo del tutto dalla severità della tradizione, infatti a questo dio gli si attribuiva il significato, dall’etimo greco, di “compiere” di “destinare” termini che sono duri e intransigenti. Dallo stesso etimo deriva “corazza” che riguarda il segno opposto del Cancro. Quest’asse Cancro Capricorno è posto sotto l’egida di Luna e Saturno che sono definiti anche pianeti “fattivi” e simboleggiano la difesa, la protezione di ciò che si vuole realizzare e il mandare a compimento. E’ anche l’asse della nascita dell’uomo con il suo bagaglio esperenziale delle vite precedenti e attraverso le esperienze e le sofferenze di questa vita, acquisisce evoluzione che sarà annessa all’anima. Questa energia é certamente contro le mollezze, gli agi e gli ozi, spesso manifesta, per eccesso contrario, atteggiamenti legati all’avarizia, alla trascuratezza fisica, ad atteggiamenti intransigenti nell’eliminare tutto ciò che si oppone al raggiungimento dei propri scopi. Saturno, grazie alla sua durezza, freddezza, logica, garantisce al nostro corpo alcuni sistemi di difesa, come la cheratinizzazione della pelle che garantisce resistenza agli agenti atmosferici, a quelli chimici, al freddo o la durezza/resistenza delle ossa, dei denti, delle unghie. Quando questa energia ha poi aspetti positivi, garantisce una buona economia delle proprie energie, capacità di conservazione e di conseguenza longevità che è la proprietà principe dei nati con il suo favore. Spesso, poi, alcuni processi fisiologici, cellulari o determinati organi devono essere continuamente controllati da stimoli inibenti ed è proprio questa energia che bada a regolarli (es. il processo antiflogistico), qualora Saturno presentasse debolezze questi processi potrebbero acquisire mancanza di controllo, proliferazione e divenire invasivi con grandi problemi per la salute. Se da un lato Saturno rappresenta l’invecchiamento della materia, la fine dei processi riproduttivi e vitalizzanti, dall’altra offre spunti sull’uso economico delle energie attraverso il rallentamento e la conservazione ma è pur vero che ciò che ha finito il suo ciclo vitale viene da Saturno inaridito e seccato, è proprio questa energia che spesso è considerata dagli astrologi per verificare l’andamento dei processi vitali. Piú generalmente questa energia è da vedersi come l'artefice delle difese e delle resistenze da un lato, mentre dall'altro come l’artefice dei rallentamenti delle funzioni vitali e dell’usura, la sua interpretazione sia in negativo sia in positivo è legata all’eccesso o al difetto con cui si manifesta e non dipenderà mai dagli aspetti benefici o malefici. Saturno in Alchimia rappresenta a livello dei metalli il Piombo.
Già nell’antichità era usato per accelerare la saldatura delle fratture ossee, e per l’osteoporosi. E’ considerato il più importante tra i metalli nobili, può fondere persino al calore di una candela e in natura non e reperibile allo stato puro, almeno in quantità degne di nota.
PERCHE’ SATURNO E’ IL SIGNORE DEL KARMA
In ambito strettamente karmico Saturno è la struttura materiale che ci portiamo dal passato, le responsabilità che sentiamo. “Quando qualcuno si incarna nel mondo materiale, il campo di energia è costretto e dunque concentrato. Questa è la ragione per cui la vita terrena è una così buona lezione di esperienza, perché qui impariamo attraverso la profondità della pratica, la concentrazione del lavoro e la constatazione dei risultati immediati delle nostre azioni. Il dolore, la tensione e la pressione della vita terrena hanno perciò uno scopo relativo all'evoluzione e allo sviluppo. Saturno mostra dove il nostro karma “difficile” viene messo più specificatamente a fuoco. Questi aspetti provocatori di Saturno indicano modelli comportamentali cristallizzati a livello di pensiero e azione che inibiscono il flusso della nostra energia creativa. Questi aspetti possono rivelare il cattivo uso passato di un talento o di un’energia che noi ora dobbiamo disciplinare e dirigere in nuovi canali costruttivi. E’ in quest’area che è necessario un radicale adattamento al nostro approccio e atteggiamento. Tali aspetti generano grande energia dalla loro tensione interna e noi possiamo usare questa energia per sviluppare una maggiore consapevolezza e creatività. Saturno è il pianeta della forma e della struttura, e spesso troviamo che al pianeta in stretto aspetto a Saturno deve essere attribuita una nuova forma di espressione. Saturno prova quanto sia veramente intensa la nostra crescita spirituale e la nostra coscienza. Attraverso l'esperienza di questo pianeta dobbiamo rispondere alla domanda: "Ora che i giochi sono fatti, la nostra presunta spiritualità o auto-conoscenza ci rende capaci di affrontare questo karma con grazia, accettazione e pazienza? ” (Stephen Arroyo “Astrology,Karma & Transformation”).
TRANSITI
L’esperienza con la vita materiale è associata ai segni di Terra, alle case di Terra, a Saturno e all’aspetto di quadrato. Ogni transito quindi di Saturno, di quadrato o in case di Terra, ha praticamente la proprietà di “mettere a terra”, di operare una sorta di “messa in pratica”, con tutto il bene e il male che si vuole connotare a questa espressione. Nei transiti il quadrato significa che dobbiamo incontrare un qualcosa che ci blocca o ostacola in un conseguimento materiale, questo naturalmente ci sarà chiarito dai pianeti e i segni coinvolti. In una persona predisposta astrologicamente può rappresentare un disturbo che blocca, rallenta e che non si può evitare nella realtà fisica o materiale. E’ chiaro che un transito di Saturno in quadrato non farà altro che rafforzare il blocco o l’ostacolo che avvertiamo che potrebbe favorire uno stop imposto sul nostro cammino. Invece quando Saturno in transito si congiunge fa materializzare l’energia del pianeta che riceve, rende visibile e palese, quindi concreto, il significato di quel pianeta. Vediamo alcuni brevi esempi:
Con il Sole: materializzazione e messa in pratica del proprio Io, delle proprie capacità, del proprio modo di essere più o meno se stessi visibilmente. Può corrispondere a un incarico, un lavoro, un’opera messa in pratica, uno spettacolo, un matrimonio o un’unione, ecc. a seconda di dove si trova il Sole e come lo si esprime.
Con la Luna: materializzazione e messa in pratica delle proprie emozioni, della propria sensibilità e ricettività, della vita familiare, dei rapporti con madre e casa.
Con Mercurio: materializzazione e messa in pratica del proprio mentale, dei contatti, delle comunicazioni, dei figli, fratelli o sorelle, delle proprie capacità di scrivere, mediare, intervistare, colloquiare.
Con Venere: materializzazione e messa in pratica della propria affettività, del dare e ricevere a se stessi e agli altri, delle capacità artistiche, della bellezza.
con Marte: materializzazione e messa in pratica della propria affermatività, del coraggio, delle capacità di lottare per qualcosa, dell’aggressività
con Giove: materializzazione e messa in pratica della nostra Conoscenza, delle nostre capacità di espansione, un riconoscimento, popolarità e oratoria, visibilità.
con Saturno: materializzazione e messa in pratica della nostra struttura, razionalità, praticità, responsabilità, spirito di sacrificio
con Urano: materializzazione e messa in pratica della nostra decisionalità, dello sguardo verso il futuro, delle nostre capacità intuitive e tecniche, del dinamismo insito nella nostra natura
con Nettuno: materializzazione e messa in pratica della spiritualità, dell’ispirazione, dell’alienazione dalla massa
con Plutone: materializzazione e messa in pratica del nostro potere personale, della sessualità, dei vari sentimenti spesso non riconosciuti come positivi, delle predisposizioni inconsce
con Lilith: materializzazione e messa in pratica dello spirito di ribellione, del fare le cose in un altro modo da quello che ci si aspetta, delle nostre capacità magiche o stregonesche…
con Nodo lunare Nord: materializzazione e messa in pratica dello scopo o di una delle vocazioni di questa vita, incontri determinanti, superamento di karma vecchio e creazione di nuovo eventuale karma.
con Nodo lunare Sud: materializzazione e messa in pratica di eventi legati a vite passate, del karma all’opera.
con Chirone: materializzazione e messa in pratica delle nostre capacità di guarigione o di dove siano le nostre ferite in modo da poter essere guarite, si può sapere dove mettere le mani
con Ascendente: materializzazione e messa in pratica del nostro modo di presentarci, riscontri di qualsiasi tipo
con Medio Cielo: materializzazione e messa in pratica delle nostre ambizioni, della nostra capacità di essere autonomi, riconoscimenti, successi dopo lunga preparazione, coronamento di sforzi.
CONCLUSIONI
Riconoscere e comprendere le forme nelle quali veniamo a contatto con l’energia dell’elemento Terra può aiutare noi e i nostri consultanti a non alimentare alcuni conflitti che si originano spesso quando prendiamo per buoni concetti che non appartengono alla nostra “reale” esperienza. Il conflitto tra “ciò che è alto” e “ciò che è basso o terra-terra, come si dice comunemente”, tra una natura “madre” che assiste generosa o una natura “matrigna” che obbliga, condiziona e toglie, tra l’atmosfera spirituale del sogno, dell’ideale e la gravità della “dura realtà” è spesso alla base di disturbi e malattie. Chi presenta uno squilibrio dell’elemento Terra spesso ignora le necessità della sopravvivenza e si sente a disagio su questo pianeta e con il proprio corpo. Chi invece è troppo focalizzato sulla Terra si basa troppo su quello che a lui appare, sul mondo delle forme che è però in continuo mutamento. Il disturbo è prodotto dall'ignoranza, che é non sapere qual è l’evoluzione; precipitato nella pesante materia, l'uomo si dibatte in essa che è piombo, logica, freddezza e durezza, questa energia impedisce l'elevazione e il sentire le altre energie più sottili. Il superamento di questo stato passa attraverso la presa di coscienza e la messa in atto che si deve procedere insieme alle altre energie archetipiche. Non è sufficiente lenire i disturbi che sono effetto della durezza, della freddezza, della logica che, sovrintendono i comportamenti umani. Manca la comprensione di risalire all’interazione cosciente con le altre forze archetipiche. L’ energia terrena molto pesante produce uomini dal pensiero ancorato ai processi materiali e, infatti, nelle scienze in genere comprese quelle mediche, c’è ostinazione a considerare solo gli stati apparenti e fisici delle cose che non sono altro che il mondo degli effetti corrispondente al piano fisico, all’astrale e al mentale (manasico) inferiore. Pure negli aspetti religiosi c'è una persistente e ancorata considerazione dell'appariscente, del materiale e anche del campanilismo il tutto a discapito dell'attenzione alla cura evolutiva dell'Uomo. Un grande errore, poi, è pensare che questa pesante energia materiale sia deleteria, che vada radicalmente asportata e sostituita con processi spirituali. Non è cosi, lo Spirito ha bisogno della Materia e viceversa, cosi come già l’arte alchemica insegna, ci deve essere interazione, la conjunctio, il matrimonio tra i due principi, solo cosi si può risolvere il conflitto che favorisce la malattia. Occorre mettere in giusta prospettiva qual è il senso dell’operare umano, corrispondere, cioè in giusta misura con le altre forze archetipiche. Si deve risalire ai piani causali e più sottili dell’uomo, piani di cui non sempre riesce ad accoglierne i segnali o la ricezione è frammentaria o disturbata. Sono proprio queste mancanze o disturbi di ricezione delle energie archetipiche a creare le disfunzioni ma di queste mancanze spesso l'uomo non ne è consapevole, vive la malattia come un problema di tara ereditaria, di ineluttabile fatalità, di disgrazia. Il vero terapeuta deve aprire spiragli e aiutare il soggetto a risalire ai suoi piani sottili, a curare i suoi disturbi recettivi, a riequilibrare i segnali vibrazionali, aiutando a percepire le vere cause della malattia/sofferenza che non è altro che una mancanza d' identificazione con i propri sentire superiori.
RIFERIMENTI:
Maurizio Morelli – Opera omnia (http://www.mauriziomorelliyoga.com)
Stephen Arroyo – “L’interpretazione della carta natale” (Astrolabio)
Stephen Arroyo – “Astrology,Karma & Transformation” (Astrolabio)
Stephen Arroyo – “L’Astrologia e I quattro elementi” (Astrolabio)
Dane Rudhyar – “L’astrologia della personalità” (Astrolabio)
Liz Green – “Saturno” (Armenia)