LA FATALITA’ DEL NUMERO 9
Perché la scelta di questo titolo? Dopo aver scritto la mia tesi di laurea circa 5 anni fa – lavoro divenuto una pubblicazione nel 2013 – ho ripreso a leggere la biografia di Michèle Sarde, dedicata a Marguerite Yourcenar. La Sarde mette in evidenza una sorta di ricorrenza del numero 9 nella vita della scrittrice. Il primo capitolo del libro presenta subito una data nel titolo: 1939…..Le partage des eaux. E all’inizio del paragrafo Michèle Sarde inserisce la data del 15 ottobre 1939, partenza della Yourcenar per gli Stati Uniti per raggiungere l’amica Grace. La biografa descrive la partenza della scrittrice e come nella sua borsa di viaggio fosse presente il passaporto ben riposto, che la Sarde ritroverà cinquanta anni dopo, in un dossier, intatto, avvolto in una carta di giornale delle Nouvelles littéraires del 1929 (ancora una volta il 9), insieme al certificato di naturalizzazione americana, rilasciato il 12 dicembre 1947.Nel 1909, accenna la Sarde, vi è la rottura della relazione tra l’adorata Jeanne e suo padre Michel, momento che la Yourcenar tiene molto a ricordare. È del 1919 la redazione del primo testo Le jardin des chimères (Icaro ribattezzato); nel gennaio del 1929 muore di cancro Michel e nell’autunno dello stesso anno appare il romanzo Alexis. E non ultima per importanza, la morte dell’amica di una vita, Grace, avvenuta nel 1979 (il 18 novembre alle 9 di sera). La Sarde si chiede se Marguerite Yourcenar abbia mai parlato agli astrologi, contattati nell’arco della sua vita, di questa particolare “fatalité” del 9: “Cette fatalité du chiffre neuf, l’avez-vous mentionnée aux astrologues par lesquels, dans les années 70, vous avez fait établir votre horoscope, celui de Zénon….et celui de Michel?”
Vi sono altri punti della biografia della Sarde in cui emergono date che hanno il 9 alla fine. Una delle più significative - poiché da questo ritrovamento nascerà il capolavoro Le Memorie di Adriano – è un giorno gelido del gennaio 1949 (sembra essere stato il 24), nell’isola di Monts-Déserts, quando Marguerite aprendo un baule giuntole da Losanna ritrova i primi appunti del romanzo sull’imperatore Adriano: “Mio caro Marco……”. Si tratta di Marco Aurelio, filosofo stoico, figlio adottivo e successore di Adriano. Dal febbraio 1949 Marguerite riprenderà a scrivere i Mémoires. Quasi tutte le notti ricorre alla scrittura automatica: nel suo cielo di nascita vi sono una potente Luna in Scorpione in quarta casa e una Venere in Cancro in dodicesima in aspetto di trigono, che lasciano intravedere una inclinazione alla medianità. La biografa Savigneau accennando a ciò che Marguerite definiva “le straordinarie carambole del caso” considera il 1949 uno degli anni-cardine della vita della Yourcenar. Rileggendo in vecchiaia le agende, e per fare arrivare ai suoi biografi ciò che riteneva essenziale, Marguerite ha indicato sulla copertina del taccuino 1949, in inglese: “nota sulla composizione di Mémoires d’Hadrien, che inizia nel febbraio 1949”. Ci si chiede perché nella cronologia della Pléiade l’arrivo del baule è segnalato nel novembre o dicembre 1948, mentre tutto è annotato giorno per giorno sull’agenda del 1949.
Ecco un elenco delle date che terminano con il numero 9, riguardanti eventi molto significativi della vita di Marguerite Yourcenar. Alcune di esse sono tratte dalla biografia di Michèle Sarde, che volutamente mette in evidenza questa fatalità del 9, altre appaiono in vari testi e biografie, senza nessun riferimento specifico al numero.
• PRIMAVERA 190-9 ROTTURA DELLA RELAZIONE TRA MICHEL E JEANNE
• 16 APRILE 190-9 MORTE DELLA NONNA PATERNA
• 191-9 REDAZIONE DEL PRIMO TESTO “LE JARDIN DES CHIMERES” (ICARO ribattezzato) CHE USCIRA’ NEL 1921
• 12 GENNAIO 192-9 IL PADRE MICHEL MUORE DI CANCRO
• AUTUNNO 192-9 PUBBLICAZIONE DEL ROMANZO ALEXIS
• 15 OTTOBRE 193-9 PARTENZA DI MARGUERITE PER GLI STATI UNITI
• 24 GENNAIO 194-9 ARRIVO DEL BAULE DA LOSANNA
• 6 GIUGNO 195-9 LETTERA ALL’ASTROLOGO MACHON
• 195-9 RIELABORAZIONE DI D’APRES DURER CHE DIVENTERA’ L’OPERA AL NERO
• 2 LUGLIO 197-9 LETTERA ALL’ASTROLOGO BERTRAND ROSSI
• 5 OTTOBRE 197-9 LA COURONNE ET LA LYRE
Anche qui troviamo una data molto significativa che termina per 9. In questa raccolta La Couronne et la lyre vi è l’epigramma dell’astronomo Tolomeo, tradotto da Marguerite Yourcenar.
• 3 NOVEMBRE 1979 LETTERA ALL’ASTROLOGO BERTRAND ROSSI
• 18 NOVEMBRE 197-9 MORTE DI GRACE
Il decesso di Grace avviene alle 9 di sera. Nuovamente ricorre questo numero; se sommiamo 1+8 del giorno del decesso abbiamo sempre il 9.
Nella mia ricerca sui legami della Yourcenar con l’astrologia mi ero soffermata a lungo sulla presenza del numero 9 alla fine di molte date presenti nell’Opera al Nero. Infatti un aspetto rilevante del percorso di Zenone è l’uso che Marguerite Yourcenar fa delle date. Non ve ne sono molte, collegate all’arco cronologico della vita del protagonista. Tre appaiono nella prima parte del romanzo, La Vie errante - ricca di viaggi ed eventi – e sono molto significative, come vedremo in seguito: il 1529, il 1539, il 1549. Sono simili a quelle della vita della Yourcenar, se non tenessimo conto del secolo. Si trovano nei seguenti capitoli: Les loisirs de l’été, La voix publique, Les Fϋgger de Cologne. Tra queste date intercorre sempre un intervallo di 10 anni, e tutte e tre terminano con il numero 9. Un’altra ne appare alla fine, nella terza parte - La prison - ad indicare l’anno di morte di Zenone: 1569. Anch’essa termina con il numero 9. L’intervallo rispetto alla precedente, 1549, questa volta è di 20 anni e non di 10.
Nel 1529 Saturno di transito è nel Toro, in quinconce a Saturno in Bilancia di Zenone; nel 1539 Saturno è in Bilancia, come nel 1510, anno di nascita del protagonista; nel 1549 Saturno di transito è in Capricorno, in quadratura a Saturno in Bilancia di Zenone; nel 1569, la data di morte di Zenone, Saturno è nuovamente in Bilancia, tornato sulla posizione natale. Delle quattro date che terminano con il 9, la seconda (1539) e l’ultima (1569) vedono il pianeta Saturno transitare in Bilancia, nello stesso segno del Saturno natale di Zenone. Nella prima data, il 1529, Saturno è nel segno del Toro, in aspetto di quinconce a Saturno in Bilancia di Zenone: la distanza in gradi è di 150, di natura non propriamente armonica. Nell’altra data che termina per 9 – il 1549 - l’astro si trova in Capricorno, in quadratura alla posizione natale in Bilancia, relazione tesa e complessa. È piuttosto insolito riscontrare come le date che in questo romanzo terminano con il 9 vedano una stretta relazione tra Saturno di transito e Saturno natale di Zenone. Non a caso, forse, la Yourcenar definisce il suo personaggio un saturnien. La sua vita sembra infatti scandita dai ritmi di questo pianeta. Un altro dettaglio interessante è quando, in riferimento al dicembre 1568, Yourcenar parla di una particolare posizione di Saturno nel cielo, pericolosa per il priore dei Cordiglieri e per Zenone, ma ella sostiene di non aver fatto nessuna ricerca in merito, e spera che un giorno un astrologo possa fare questo calcolo per lei. Nel dicembre 1568 Saturno è in Bilancia in congiunzione a Saturno natale del protagonista, posizione che conferma quanto detto dalla Yourcenar nel libro circa gli effetti pericolosi del pianeta.
Prendiamo come punto di riferimento la carta del cielo di Zenone che Daniel Roux invia a Marguerite Yourcenar in allegato ad una lettera. Il personaggio viene fatto nascere il 24 febbraio 1510 a Bruges all’1 e 30 di notte.
Saturno natale di Zenone è allo zenith, cuspide della decima casa: questo è il settore della realizzazione personale e professionale, del cammino dell’individuo nel mondo, per la piena espressione di sè. A questo ambito si collegano inoltre il successo e la fama. Notiamo con sorpresa che la data del 1539, nel capitolo La voix publique, corrisponde alla presenza di Saturno di transito nella Bilancia. Se riportiamo questa posizione alla carta del cielo di Zenone vediamo che l’astro transita proprio in decima casa, e non può non essere colta la sorprendente coincidenza tra il titolo del capitolo, che si riferisce proprio ad una esposizione pubblica del protagonista, e la simbologia che Saturno viene ad assumere in questa sede: individuo che diviene oggetto dell’attenzione collettiva. Al 1539 risale anche l’arrivo a Bruges di un trattato in francese firmato con il nome di Zenone: è uno studio sul cuore, opera per cui egli fa parlare di sé. Se passiamo invece al 1569, data citata nella terza parte del libro, nel capitolo L’acte d’accusation, Saturno di transito è nuovamente in Bilancia, tornato per la seconda volta sulla posizione natale di Zenone. L’astro si muove lungo la decima casa, e il protagonista ha a che fare con la giustizia, collegata a Saturno e alla Bilancia: è giudicato per una serie di imputazioni e incarcerato. E ancora una volta Zenone è oggetto dell’attenzione pubblica. L’aspetto di congiunzione che si crea quando un pianeta di transito si unisce ad un pianeta natale decreta una battuta d’arresto, soprattutto nel caso di Saturno. In seguito al confronto con le autorità ecclesiastiche (Saturno), Zenone risulta colpevole: l’unica via di salvezza sarebbe ritrattare le proprie dichiarazioni ma con Saturno in Bilancia si resta fedeli ai propri principi. Suicidandosi Zenone sublima in qualche modo il suo rapporto con la legge, preferendo obbedire a quella naturale, e ottenendo in qualche modo una sorta di trasfigurazione. In rapporto invece al percorso terreno, Saturno decreta la morte, la fine del viaggio sulla terra: uno dei suoi simboli è proprio la falce.
Nel capitolo La conversation à Innsbruck Zenone racconta al cugino come, poco dopo essere giunto a Léon, il priore sia stato cacciato dall’abbazia perché accusato dai suoi monaci di praticare riti ebraici. Quell’uomo era a conoscenza di formule dello Zohar, sulle corrispondenze tra gli astri, le gerarchie celesti e i metalli. Sull’apprendistato di Zenone a Gand e poi presso Don Blas de Vela Yourcenar sottolinea la somiglianza con gli studi cabalistici di Campanella. Il giovane Zenone a 20 anni si reca da Don Blas de Vela per seguire con lui dei progetti di alchimia. Il viaggio è in direzione di Compostela, Compostelle in francese: CAMPUS STELLAE, il campo stellato, uno spazio che si situa tra cielo e terra. La vita di Zenone è dettata dai cicli di Saturno: nasce il 24 febbraio 1510 con Saturno in Bilancia e muore il 17 febbraio 1569 con Saturno nuovamente in Bilancia. La sua vita dura 59 anni. Zenone stesso evoca il giorno del suo compleanno nel capitolo La promenade sur la dune.
Lo Zohar, (la traduzione letterale è splendore), è il libro più importante della Cabala, una summa delle dottrine cabalistiche medievali. Per alcuni studiosi il testo fu redatto in Castiglia da Mosé di Léon, un ebreo vissuto nel 1200. Nella Cabala, le 22 lettere dell’alfabeto ebraico erano considerate preesistenti alla stessa creazione del mondo. Vista la ricorrenza del 9 nelle date presenti nell’OEuvre au Noir può essere interessante vedere il suo significato nella simbologia della Cabala e provare a trovare in quest’ottica una corrispondenza con la vita di Zenone. Il 9 è Tet, la luce nascosta, la proprietà dell’introversione; Dio che è presente in ogni elemento della creazione; la capacità dell’anima di maturare il giusto giudizio circa la realtà; il processo di conquista della capacità dell’immaginazione ; il superamento della divinazione e della magia sino a ricevere lo Spirito Santo. Indica il periodo della gravidanza ed è il numero della verità, della capacità di connessione spontanea e sincera. Il 9 corrisponde alla sofferenza e alla solitudine, all’alchimia e alla trasmutazione. Il numero perfetto per eccellenza, presente nei testi sacri, soprattutto nelle discipline orientali. Dante nella Divina Commedia divide in 9 i gironi dell’Inferno e i cieli che fanno corona all’Emisfero, il cielo supremo, sede di Dio. Nel Vangelo tutto si compie nell’ora nona. Il numero appare spesso nell’architettura dei Templi Sacri : 9 porte, 9 gradini, 9 finestre. Nell’antica Roma, per celebrare un evento straordinario si faceva un Novendiale. Nei tarocchi è l’Eremita; in astrologia il nono segno è il Sagittario, governato da Giove e da Nettuno, astri che ritroviamo anche per i Pesci. Zenone appartiene a questo segno con l’ascendente in Sagittario. Probabilmente la scelta del 9, come numero finale di molte date, non è stata casuale, viste le implicazioni che esso ha con la vita del personaggio. Yourcenar inserisce poi il numero nove, questa volta non in una data, ma per indicare le porte della percezione, di cui Zenone era venuto a conoscenza grazie a Darazi. Il 9, nella espressione Le nove porte della percezione, è presente anche nei 33 Nomi di Dio, sorta di testamento spirituale che la Yourcenar scrisse nel 1986, un anno prima di morire.
Nell’anno 1959, il 6 giugno, Marguerite Yourcenar scrive all’astrologo Albert Machon per chiedere il tema natale di una donna nata il 7 oppure l’8 giugno 1903 alle ore 6 del mattino a Bruxelles. Lo scopo è di servirsene per il primo capitolo di un romanzo e mostrare in seguito il destino della persona uniformarsi a questi pronostici oppure il contrario. Sarà la personale carta del cielo di Marguerite. Inizialmente la scrittrice propone di considerare entrambe le date – il 7 e l’8 - ma constatata la spesa molto alta dei due lavori, decide di richiedere il suo atto di nascita, che riporta infatti la data dell’8 giugno, e un’ora diversa da quella comunicata all’astrologo: le 8 del mattino e non le 6. È molto curioso il fatto che per 56 anni la Yourcenar abbia festeggiato il suo compleanno il 7: questa ricorrenza è anche presente nelle agende tenute da lei e dall’amica Grace. Al contrario, invece, il dossier di polizia degli stranieri del 1929 indica la reale data di nascita e il possesso da parte dell’interessata di una copia di un estratto timbrato. Nel sottile gioco del caso, non desterà sorpresa che nell’estate del 1959, quando Marguerite scrive all’astrologo Machon, lei abbia già ripreso in mano D’Après Dürer, che diventerà L’OEuvre au Noir. All’astrologo la Yourcenar palesa il desiderio di voler delineare astrologicamente il personaggio del suo romanzo, prima di intraprenderne il ritratto. E aggiunge che se l’oroscopo dovesse allontanarsi molto da ciò che conosce o crede di sapere sul carattere in questione, non accuserà l’astrologia ma ricorderà l’adagio di Paracelso ASTRA INCLINANT. Avrà inoltre un ottimo punto di partenza per discutere gli elementi fissi e variabili di questo destino, la parte di libertà e la parte riservata agli astri. Anche per quanto riguarda le date delle lettere della Yourcenar agli astrologi ne troviamo due che presentano il 9 alla fine: nel 1959 scrive a Machon e nel 1979 a Rossi. Poi ancora una similitudine: l’8 marzo 1975 Marguerite scrive all’astrologo Jean de Walque e l’8 marzo 1978 a Bertrand Rossi. Nell’estate del 1959, quando la Yourcenar scrive a Machon, Saturno transita in Capricorno in moto di retrogradazione fino alla fine dell’estate. È nella quinta casa della carta del cielo di Marguerite, settore dell’arte e della creatività; esso forma una quadratura con Marte in Bilancia in terza casa, ambito della scrittura, e con Nettuno in Cancro in undicesima casa, due astri tra loro in quadratura alla nascita.
Paracelso (14 novembre 1493/24 settembre 1541) è il più famoso tra i maghi, “émule et parfois l’adversaire” di Zenone, come sottolinea la scrittrice. La data di morte di Paracelso, il 1541, è presente tra le poche date dell’Opera al Nero che non presentano il 9 finale. In quella data vi è stato un incidente ad una flotta a causa di una nuova formula di fuoco greco, invenzione attribuita a Zenone. La Yourcenar prende spunto dalla vita di Paracelso per descrivere i viaggi del protagonista, la sua esperienza di filosofo, alchimista e medico. Per l’episodio del romanzo ambientato in Oriente la scrittrice sembra essersi ispirata ai viaggi del chimico svizzero, e anche per il tirocinio del giovane Zenone a Gand e presso Don Blas de Vela. Zenone deve inoltre a Paracelso le sue Prognostications. Vi è poi un interessante elemento biografico che si collega al romanzo di Yourcenar: nel 1514 Paracelso è attivo presso le miniere e le officine metallurgiche di Sigismondo Fϋgger, il banchiere tedesco appassionato di alchimia. Ai Fϋgger la scrittrice dedica un intero capitolo dell’Opera al Nero. Per Paracelso l’alchimia era la scienza che permetteva di trasformare i metalli grezzi in prodotti utili per l’umanità. Interessato alla magia naturale, egli ristrutturò la medicina: il corpo umano è un sistema chimico nel quale svolgono un ruolo fondamentale lo zolfo (l’elemento maschile) e il mercurio (l’elemento femminile). Le malattie nascono in seguito allo squilibrio venutosi a creare tra questi elementi chimici. Per Paracelso, la ricerca possiede un aspetto magico e l’unico principio che può sostenere l’uomo nella sua ricerca è la corrispondenza tra il microcosmo e il macrocosmo. In questa visione panteistica l’astrologia si pone come aiuto per conoscere e utilizzare al meglio gli influssi celesti. Il Cielo e la Terra sono strettamente legati: vi è correlazione fra le stelle e ciò che avviene sulla terra. Nel suo libro Marguerite Yourcenar, une écriture en mal de mère, Carole Allamand mette in evidenza la particolare risonanza anagrammatica dei nomi di Sébastien Théus (nome di finzione che Zenone si attribuisce per non essere riconosciuto) e Theophrast Bombast, vero nome di Paracelso. Inoltre tra i due viene individuata una perdita simile, legata alla morte accidentale della madre, che per quanto riguarda Paracelso alcuni biografi fanno coincidere con il parto, e altri con un suicidio avvenuto anni dopo la sua nascita, nel 1501. Si ipotizza che Elsa, madre di Paracelso, si sia gettata nel fiume in seguito ad un attacco di schizofrenia. Dopo questa morte, la famiglia si sarebbe trasferita nel sud dell’attuale Austria.
Diamo un piccolo accenno alle date che nell’Opera al nero terminano con il numero 1.
Il 1541 coincide con la data di morte di Paracelso; il 1491 è una data che appare su un trave, con la quale Zenone gioca, invertendone i numeri, fino ad ottenere il 1941. Cosa accade nella vita della Yourcenar in questo anno? Il 1941 è un anno molto difficile, legato anche a delle serie difficoltà di natura economica. Il 24 aprile 1941 i tedeschi bombardano la città greca di Giannina, di fronte a Corfù. Colpiscono l’Accademia pedagogica trasformata in ospedale e uccidono dieci infermieri, tra cui Lucia Kiriakos, un grande amore di Marguerite.
Su un foglietto intitolato “date”, appaiono le morti di persone realmente esistite, di animali e di personaggi di finzione. Così scrive Marguerite:
12 gennaio: morte di mio padre
Due date collegate alla morte dei cani
Giorno degli Ulivi: morte di Lucy (Lucia Kiriakos)
10 luglio: morte di Adriano
1 novembre: morte di Antinoo
17 febbraio: morte di Zenone
18 giugno: morte di mia madre
20 febbraio: morte di Camille, la sua vecchia governante
Se andiamo a guardare la carta del cielo di Marguerite, vediamo come il numero 9 indichi i gradi del suo Mercurio natale in Gemelli, in moto di retrogradazione alla nascita, e del suo Saturno natale in Acquario: i due pianeti sono in aspetto di trigono. Quando Yourcenar connota astrologicamente Zenone nei Carnets dell’Opera al Nero, gli attribuisce proprio Mercurio e Saturno. Un’altra curiosità: Marguerite Yourcenar viene accolta all’Académie française il 22 gennaio 1981 alle ore 15 a Parigi: Saturno di transito si trova in Bilancia (stessa posizione dell’oroscopo di Zenone), in moto di retrogradazione, a 9 gradi. Ritorna nuovamente il numero 9.
Come per la vita di Zenone, dove la presenza significativa dei passaggi di Saturno caratterizza le date che terminano con il nove, nella vita della Yourcenar che tipo di similitudine c’è con il suo personaggio, inerente i passaggi di Saturno?
BRUXELLES, 8 GIUGNO 1903 ORE 8
1909: nella primavera del 1909 Saturno sta transitando nel segno dell’Ariete, nella nona casa del cielo natale della Yourcenar. È un momento che vede due perdite affettive, strettamente legate al padre Michel: la morte della madre di lui, Noémi, e la rottura del rapporto con Jeanne. Saturno di transito, pur se in sestile a Saturno natale di Marguerite (Saturno – padre), in Acquario e congiunto al discendente (linea dei rapporti con gli altri), accende l’opposizione di nascita tra Venere in Cancro e Saturno in Acquario. Perdita della madre (Cancro) e di un affetto femminile, che si situa nell’infanzia (Cancro). Nell’oroscopo di Michel, nato il 10 agosto 1853 a Lille alle 2,30 del mattino, nella primavera del 1909 Saturno di transito in Ariete si oppone alla Luna in Bilancia in quarta casa, madre e donna e ambiente domestico. Un senso della perdita che richiederà una lunga elaborazione, nel 1910 ed oltre. Intorno a quell’anno ci sarà un altro allontanamento, quello di Barbe, il primo grande affetto di Marguerite, cacciata dalla famiglia perché incinta e molto probabilmente proprio di Michel. Barbe è nata il 10 agosto 1881 alle ore 3 del mattino, lo stesso giorno di Michel.
Il 12 gennaio del 1929 muore il padre Michel (Grace Frick è nata il 12 gennaio 1903). Saturno nel giorno della morte di Michel è in Sagittario a 24°57, in opposizione al Sole natale in Gemelli di Marguerite (16°) – luminare che rappresenta il Padre – in opposizione a Plutone natale in Gemelli (19°) - astro del decesso - e in quadratura a Giove natale in Pesci (21°). Saturno in Sagittario si trova a transitare nella quinta casa dell’oroscopo di Marguerite e si congiunge anche a Urano natale in Sagittario a 23°57, governatore della settima casa. Non dobbiamo dimenticare che in quello stesso 1929 esce il romanzo Alexis. Il 1 marzo 1929 la Yourcenar è a Parigi per firmare il contratto, e il libro uscirà nell’autunno, con Giove in Gemelli di transito, congiunto al Sole di Marguerite, a decretare un primo successo e la notorietà, e sempre con Saturno in Sagittario. Il 17 dicembre 1987, nel giorno della morte di Marguerite, Saturno è a 23°42 del Sagittario: incredibile la coincidenza della stessa posizione di Saturno nel giorno della morte di padre e figlia
Il 15 ottobre 1939 è il giorno della partenza di Marguerite per l’America. Vi sarebbe rimasta molti anni, diversamente dalle sue iniziali intenzioni di fare solamente un viaggio. Saturno transita in Ariete a 28°22 in moto di retrogradazione. Nella carta del cielo della Yourcenar il pianeta passa in decima casa (il percorso di vita personale e professionale), e forma un trigono con Urano natale in Sagittario a 23°57 in quinta casa (la scelta d’amore che può comportare uno spostamento geografico) e una quadratura con Venere natale in Cancro a 29°07 in dodicesima (scelta d’amore impegnativa, che comporta una sorta di perdita degli affetti del proprio territorio e della propria patria).
Il 24 gennaio 1949 è il giorno dell’arrivo del baule da Losanna. Il baule contiene gli appunti dei Mémoires. Questa data è annotata dalla stessa Marguerite nell’agenda dell’anno 1949. In seguito ne appaiono anche delle altre, riferite a questo arrivo: il 15 e il 16 gennaio, ma la più vera sempre essere la prima. Saturno è in Vergine a 5 gradi in retrogradazione in transito nella seconda casa. Gli oggetti del passato che ritornano a Marguerite attraverso l’arrivo di un baule. Nell’arco del 1949 Saturno in Vergine forma una quadratura con Mercurio in Gemelli, che può significare lo sforzo intellettuale per dare inizio ad un libro. Mercurio tra l’altro governa anche la terza casa di Marguerite (settore della scrittura), che poggia a 20 gradi della Vergine. Saturno in Vergine formerà anche una quadratura con il Sole in Gemelli di Marguerite, ad indicare la grande fatica per elaborare i Mémoires, e anche la necessità di una rétraite dalla vita mondana; Saturno forma anche una quadratura con Plutone in Gemelli. In questo baule la Yourcenar ritrova degli appunti scritti molti anni prima e soprattutto un foglio che inizia con “Mio caro Marco”. Come spesso Marguerite amava accennare alle particolari carambole del caso, la data dell’arrivo del baule – il 24 gennaio – è la data di nascita dell’imperatore Adriano. Il 10 febbraio 1949 la Yourcenar riprende Hadrien più o meno al punto in cui lo aveva abbandonato nel 1937. È in vacanza da una sua amica e deve prendere il treno per Chicago, poi Santa Fe, Nuovo Messico, dove si incontrerà con Grace. Durante i due giorni di viaggio scrive continuamente. Ecco le sue parole: “Portavo con me le pagine bianche su cui ricominciare quel libro: nuotatore che si butta in acqua senza sapere se raggiungerà mai la riva opposta. A notte tarda, lavorai tra New York e Chicago, rinserrata nella cabina del wagon-lit come in un ipogeo (vedere significato). Poi, per tutto il giorno seguente, nel ristorante di una stazione di Chicago, dove aspettavo un treno bloccato da una tempesta di neve. E in seguito, di nuovo, sino all’alba, sola nella vettura panoramica dell’espresso di Santa Fe, con tutt’intorno i dossi neri delle montagne del Colorado e l’eterno disegno degli astri. I brani sull’alimentazione, l’amore, il sonno e la conoscenza dell’uomo furono scritti così, d’un solo impulso. Non mi ricordo un giorno più ardente, né notti più lucide” (Carnets delle Memorie di Adriano). Il 26 dicembre 1950 Yourcenar scrive l’ultima riga del libro, come dice lei stessa, dopo 812 anni, 5 mesi e 16 giorni la morte dell’imperatore. Le Memorie di Adriano usciranno nel 1951, anno che vede Saturno in transito in Vergine e in Bilancia, in terza casa, settore della scrittura. Nei primi due mesi del 1951 Saturno in Bilancia si congiunge a Marte in terza casa; Marte è il governatore della decima casa in Ariete, successo e notorietà. Questa congiunzione si forma nuovamente ad agosto e settembre 1951. I Mémoires vedono dunque il transito di Saturno in Bilancia, stesso passaggio che ci sarà nel 1981, in occasione dell’ingresso della Yourcenar all’Académie française.
Ne Les yeux ouverts, Entretiens avec Matthieu Galey, Marguerite Yourcenar, parlando dei due personaggi di Adriano e Zenone, dice che un astrologo direbbe di loro che hanno degli astri molto diversi, nel senso di un’altra costellazione umana: Adriano è l’Acquario, la generosità, l’abbondanza, mentre Zenone è i Pesci, la graduale discesa nell’abisso. La scrittrice afferma di aver dato a quest’ultimo una precisa data di nascita, il 27 febbraio (in realtà nel romanzo sarà il 24), e di aver fatto redigere per lui la carta del cielo. Tornando a parlare dei due protagonisti, la Yourcenar dice che Adriano è naturalmente solare e Zenone naturalmente notturno: i due poli complementari della sfera umana per come lei l’ha contemplata. Non sorprenderà dunque che i Mémoires hanno visto la luce con Saturno in Bilancia, mentre l’Opera al Nero è uscita (8 maggio 1968) con Saturno in Ariete (congiunto al Medio Cielo dell’oroscopo di Marguerite, a decretare il grande successo), due posizioni opposte e complementari, come lo sono in qualche modo i due protagonisti.
Il 18 novembre 1979 muore Grace: Saturno è in transito nella Vergine a 24°51, in quadratura a Urano natale in Sagittario a 23°57 in quinta casa, settore dell’amore e dei sentimenti. Urano governa anche la settima casa, ambito dei legami e delle relazioni. Un transito che comunica il senso della perdita dell’amore, della fine di un rapporto affettivo. Plutone di transito è in Bilancia in congiunzione al Fondo Cielo, settore della casa e dell’intimità domestica: un passaggio che può indicare la morte di una persona di famiglia e il conseguente lutto.
Un altro aspetto veramente particolare del 9 nella vita di Marguerite è la sua presenza nella somma dei numeri che compongono le date di nascita e di morte della scrittrice:
Nascita 8 – 6 – 1903 8+6+1+9+3 = 27 2+7 = 9
Morte 17 – 12 – 1987 1+7+1+2+1+9+8+7 = 36 3+6 = 9
Anche nella data dell’elezione all’Académie française la somma dei numeri dà nuovamente 9. Era il 6 – 3 – 1980 6+3+1+9+8= 27 2+7 = 9
I numeri della data di nascita e quelli dell’elezione all’Académie possono essere invertiti e sono sempre gli stessi: 8-6-1903 6-3-1980
Nel bollettino del Cidmy “Marguerite Yourcenar état civil” dell’anno 2000 alla pagina 32 troviamo un tema natale, probabilmente il più interessante di quelli presenti nella raccolta, poiché dà la posizione dei pianeti chiesta dalla Yourcenar, e risponde alle domande da lei poste, inerenti il suo cielo, elencate in un foglio aggiunto (pag. 33). Queste domande erano destinate inizialmente ad una “dame-astrologue de ma connaissance” , come commenta la Yourcenar, le cui predizioni “dignes de figurer dans les chroniques astrologiques de Marie-Claire” hanno ritardato l’invio che sarà finalmente fatto a Jean de Walque, astrologo belga (lettera della Yourcenar dell’8 marzo 1975 pp. 2-3 disponibile al Cidmy, e presente nel libricino Etat Civil alle pp.34-35). Questo tema sembra essere la nuova analisi chiesta a Walque (1899-1978) nel 1975, di cui non abbiamo l’interpretazione, ma solo il commento entusiasta della Yourcenar. In questa lettera dell’8 marzo 1975 la Yourcenar domanda a Jean de Walque - per metterlo nel prossimo volume che farà seguito a Care Memorie - il suo tema natale precisando che un giornale astrologico parlava di alcuni aspetti del suo cielo, come “il doppio trigono di Saturno”, definizione per lei poco esaustiva, ma molto vicina al linguaggio che lei avrebbe voluto usare per tutti gli aspetti del suo tema astrale. Ella aggiunge un disegno chiedendo di tradurlo in linguaggio ad hoc, e una lista di domande che mostrano il vivo interesse della scrittrice per il suo oroscopo e il desiderio di capirne di più. L’8 marzo 1975 Saturno è in transito nel Cancro a 11 gradi, in retrogradazione, nella dodicesima casa dell’oroscopo della Yourcenar. A metà marzo Saturno torna diretto. Non a caso la scrittrice chiede il suo cielo natale da inserire nel volume che segue Care Memorie (carta di nascita – Cancro. Il concetto della memoria - Cancro).
L’analisi del tema elaborata da Walque non è stata conservata negli archivi della Yourcenar, ma una lettera della scrittrice all’astrologo del 28 maggio 1975 la commenta in modo entusiasta. Marguerite dice di aver letto e riletto le pagine dell’astrologo con cura, cercando di comprendere ed apprezzare, non soltanto le informazioni, ma il SISTEMA su cui si basano. Lei si chiede il motivo per il quale la stella REGULUS figuri all’estremo bordo del disegno, senza un minimo commento al suo ruolo - a supporre che ne abbia uno – nel suo cielo natale. Poi nella lettera si accenna ad Aldebaran e al grado 9° di Mercurio della Yourcenar. Lei afferma di essere stata colpita favorevolmente dal non trovare in Walque i clichés abituali che riempiono gli oroscopi della settimana. Si parla anche poco dei tratti Gemelli propriamente detti. Queste sono le parole di Marguerite:“On sent davantage dans votre travail le jeu incroyablement compliqué des rapports, l’engrenage des roues qui tournent”. Immagina inoltre che ogni astrologo voglia sapere fino a che punto il soggetto si riconosca o riconosca il suo destino nell’oroscopo redatto per lui. Ella in merito a ciò sostiene la sua esitazione, non solo perché ci si conosce male, ma perché si ha raramente una buona visione d’insieme del proprio destino. La lettera continua con dei termini tecnici tipici di un cielo natale: l’esilio, gli aspetti difficili delle case 2°-3°-VII°, che darebbero influenze poco felici alle relazioni della scrittrice, complessità che lei trova molto vere. Tuttavia la sua vita non si capirebbe del tutto senza di esse. Si parla poi della 5° e della VII° casa; della casa X e delle sue “insidie”. Quanto a sapere se i risultati felici nella sua vita sono stati dovuti soprattutto alla sua energia, o alla sua applicazione o al contrario a delle situazioni fortunate, dice di essersi posta spesso la domanda. Ha cercato di esprimere nel primo capitolo dei Mémoires lo stupore di un essere davanti al suo destino e l’impossibilità di risalire “aux causes”. Yourcenar aggiunge che a lei sembra che il nocciolo centrale sia costituito essenzialmente da “chagrin et pitié” per riprendere il titolo di un celebre film, chagrin, non tanto personale quanto causato dalla situazione del mondo, da una visione tutto sommato poco luminosa della realtà, ciò che potrebbe corrispondere almeno per i profani all’elemento Saturno. In due parole il mondo di Zenone e del Priore dei Cordiglieri. E continua così :”Ou ce fond même de la personne serait-il soustrait aux astres?” Molto interessante dunque notare come in questa lettera appaia chiaramente la curiosità della Yourcenar per il mondo dell’astrologia, i suoi riferimenti ai gradi di Mercurio natale che si trova a 9 gradi, alle stelle Regulus e Aldebaran, alle case, al senso del destino decretato dagli astri oppure solo in parte, agli effetti del pianeta Saturno. Il mondo del suo amato Zenone e del priore dei Cordiglieri sembra essere fortemente connotato da questo astro.
BIBLIOGRAFIA
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CIDMY, Marguerite Yourcenar état civil, Bulletin n.12, Bruxelles, 2000
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ODDI, G. Marguerite Yourcenar e l’astrologia. Le stelle nell’Oeuvre au noir, ILMIOLIBRO, 2013
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