LA LUNA IN ASTROLOGIA TRADIZIONALE
di Joseph Crane
Traduzione dall’inglese di Meskālilā (Nunzia Coppola)

Abstract. Nell’apprendere l’Astrologia, abbiamo imparato che la Luna simbolizza la cura e il sostegno, i sentimenti e le risposte emotive. Eppure, la storia della Luna astrologica è lunga e il suo uso da parte degli astrologi ha avuto uno sviluppo molto complesso. In questo intervento, esaminerò il modo in cui gli astrologi del periodo antico e del Medio Evo videro e utilizzarono, astrologicamente, la Luna, quale pianeta di movimento, di comunicazione e adattamento. La Luna, essendo il più rapido corpo celeste in movimento, è anche portatrice del tempo ordinario. Illustrerò come appaiono questi concetti nella letteratura di tutti i tempi. Prenderò anche in considerazione le antiche dottrine sulla Luna prenatale e la sua importanza nel Tema Natale con l’esempio di un grafico.

Slide 1. Buongiorno e benvenuto.
Oggi parlerò della Luna così com’era descritta prima dell’era moderna, durante l’antichità e il Medio evo, cosa che rimane molto importante anche per noi astrologi moderni. Esploreremo le fonti letterarie e ciò che gli astrologi hanno detto sulla Luna. Ho sempre pensato che gli astrologi, come gli psicoterapisti, debbano dedicare maggior tempo alla letteratura
. Per gran parte della mia carriera astrologica, mi sono interessato ai significati originali dei pianeti astrologici e al modo in cui le loro indicazioni e i loro usi si sono sviluppati nel corso dei secoli. Ho già scritto molto su questo, ma la presentazione odierna è parte di alcuni progetti per un lavoro futuro: c’è bisogno di un completo testo introduttivo basato sugli insegnamenti tradizionali. In particolare, vorrei smantellare la tendenza tra gli astrologi di lingua inglese (e forse anche alcuni astrologi italiani) di limitare i Pianeti, i Segni e le Case a un "alfabeto di dodici lettere". Voglio anche analizzare il modo in cui come psicologia e astrologia si sono associate in epoche pre-moderne.

La Luna, ben sei volte più veloce di Mercurio alla sua massima velocità, è sicuramente il corpo più celere del Cielo. L’aspetto della Luna cambia continuamente e appare prevedibile in diverse dimensioni e forme, attraverso le sue fasi. Queste caratteristiche illustrano il simbolismo astrologico della Luna, nel passato così come nel presente.
Slide 2. Ho trovato questa descrizione della Luna online, per offrire un approccio moderno alla Luna.

Slide 3. Come si può notare, le prime parole menzionate sono sentimenti ed emozioni; ma in che modo la Luna governa i sentimenti e le emozioni? Essa, infatti, non può essere il semplice contenuto dei sentimenti e delle emozioni. Se la rabbia è di Marte, l'attrazione e la lussuria sono di Venere e la malinconia appartiene a Saturno, allora dobbiamo chiederci: "Che cosa sono i sentimenti e le emozioni, a che cosa servono?"
Possiamo iniziare, osservando che i sentimenti e le emozioni sono fisici - senza un corpo non li sentiremmo. Fanno parte del circuito corporeo e mentale perché si associano e s’influenzano reciprocamente.
I sentimenti e le emozioni sono risposte che possono anche cambiare rapidamente, sono antenne attraverso cui incontriamo e rispondiamo al mondo; indicano come ci orientiamo nelle situazioni intime ed esterne della vita, in che modo cambiamo da un momento all’altro. In qualsiasi momento, anche il più particolare, ogni emozione che sentiamo è come se fosse lì per sempre, anche se poi si trasforma rapidamente in qualcos’altro; spesso, nemmeno ci accorgiamo che un altro sentimento o una differente reazione emotiva sta prendendo il sopravvento. È nella sua natura mutevole e immediata che la Luna può essere associata ai sentimenti e alle emozioni. L’ultima descrizione, quella riguardante l’adattabilità ai cambiamenti e alla versatilità, si avvicina più opportunamente alla natura della Luna. I sentimenti e le emozioni sono subordinati a essa. Forse l'ordine di questa descrizione dovrebbe essere invertito.
Dovremmo anche parlare di ciò che intendiamo per l’immaginazione citata in questa descrizione. A mio avviso, la Luna è più in linea con la visualizzazione intenzionale, con la formazione d’immagini specifiche, piuttosto che con la fantasia, il termine che spesso usiamo per definire l’"immaginazione". L'attività immaginativa è come la Luna, ma fino a che punto è anche governata dal Sole? Diamo uno sguardo all'antica astrologia per avere un’idea più precisa.

Slide 4. Per prima, vedremo qualcosa di Vettio Valente, vissuto nel 2 ° secolo d.C., in vari luoghi della regione che oggi chiamiamo "Medio Oriente". Il suo enorme lavoro astrologico “L'Antologia”, sopravvissuto ai secoli, ci offre varie tecniche astrologiche e molti esempi di carte. All'inizio di questo lavoro, Valente fornisce alcune rapide definizioni sui sette pianeti. Il Sole, egli dice, è "l'occhio dell'intelletto" (Nous), ma la Luna è la "prescienza" (pronoia). Soffermiamoci un po’ su questo.
Nous è una parola “ordinaria” dell’antica lingua greca, significa “mente” o “intelligenza” e in molte lingue è associata al termine “conoscere”. La luce del Sole ci permette di percepire le cose chiaramente: noi vediamo le cose per quello che sono, accorgendoci anche di come differiscono tra di loro. Applicato personalmente, il nous ci permette una visione più ampia che ci aiuta dirigerci verso il futuro. Pensiamo a ciò che vorremmo per noi stessi e per gli altri. Sebbene il termine pronoia in seguito sia stato assegnato alla Divina Provvidenza, resta comunque una parola “greca” ordinaria e significa semplicemente, anticipare il futuro. Ecco un esempio. Se vogliamo acquistare una nuova auto, dobbiamo decidere quali sono i tipi di macchine che meglio ci convengono, poi dobbiamo scegliere l’affare migliore, decidere se vogliamo mantenere una macchina per un lungo o un breve periodo e preventivare la spesa secondo le nostre possibilità.
La Luna implica anche circostanze che cambiano lungo il percorso. Nel percorso di acquisizione della nuova auto, potrebbero accadere tante cose: potremmo perdere il lavoro e il nostro reddito potrebbe improvvisamente diventare nevralgico, oppure la marca dell’auto che stiamo guardando potrebbe essere ritirata a causa di componenti difettosi, oppure un parente anziano potrebbe regalarci la sua auto, non una delle migliori, e dovremmo accettarla perché ci resterebbe male se rifiutassimo. Siamo soggetti a reazioni improvvise. In questo modo, la Luna diventa la nostra capacità di essere in sintonia con i dettagli e i ritmi della vita, mentre cerchiamo di raggiungere un obiettivo. La Luna è il pianeta dell’improvvisazione.
Attraverso il suo modo personale di usare nous e pronoia, Valente afferma che il Sole fissa l'obiettivo generale e ha la visione, mentre la Luna gestisce i dettagli per aiutarci a raggiungere l’obiettivo. Secondo la dottrina stoica che influenzò lui e molti altri astrologi antichi, il miglior modo di vivere, è agire secondo la volontà cosciente dell'universo, il "volere degli dei". Il Sole può aiutarci a farlo, attraverso l’uso dell'intelletto e della visione; la Luna ci aiuta all’adattamento creativo e tempestivo, ai mutevoli fattori emergenti lungo il percorso.

Slide 5. Ora passiamo a un quasi contemporaneo di Valente, l'eclettico Claudio Tolomeo che lavorò in Alessandria d'Egitto. Ecco altri significati della Luna.
La Luna possiede la qualità intrinseca dell’umidità, ciò che costituisce l'elemento Acqua. Sappiamo che l'Acqua non possiede una forma propria, ma può essere contenuta da qualsiasi forma creata dall'elemento Terra; l'Acqua collega anche ciò che è separato. L’umidità è strettamente connessa con la morbidezza e con la giusta quantità di calore favorisce lo sviluppo vitale dei corpi naturali. Secondo le sette età planetarie della vita umana, la Luna governa i primi quattro anni, e noi tutti sappiamo quanta umidità ci sia nel prendersi cura dei neonati e dei bambini. Il loro tempo è caratterizzato da una rapida crescita e da un temperamento spontaneo ma ingovernabile. Una persona molto giovane mostra il caleidoscopio dei sentimenti e delle emozioni variabili che associamo alla Luna.

Slide 6. Secondo Tolomeo e altri antichi astrologi dell'era medievale, la Luna indica le donne con le quali si hanno relazioni mature: mamme, zie, nutrici e sorelle maggiori. La Luna indica anche la moglie o una donna convivente. Nelle società tradizionali, queste erano le persone che allevavano i figli, che mettevano il cibo in tavola, insomma gestivano le attività della vita quotidiana. Questo è in contrasto con il simbolismo del Sole riguardante i familiari anziani, la famiglia, il re o il sovrano. Questa distinzione di genere tra i due luminari si associa alla distinzione in Valente tra nous e pronoia.
Alcuni astrologi moderni associano la Luna alla Quarta casa, ma questo secondo me è un errore. All’origine, la Quarta casa era la “Casa del Padre” ed era associata al Sole, non alla Luna. Essendo un astrologo moderno, io penso alla Casa Quarta come alla famiglia, alla casa, al lignaggio culturale ed etnico da cui proveniamo e non solo a un particolare genitore.
Anche Tolomeo associò la Luna a Mercurio, quando parlò dell’astrologia e dell’anima che noi oggi possiamo chiamare carattere o personalità. Mercurio è la parte logica dell’anima; la Luna, “la più corporea delle luci” dà anche indicazioni sulla salute del corpo. Quando prendiamo in considerazione il corpo umano, vediamo il Sole come la forza vitale, ma la Luna rappresenta i ritmi corporei, come i battiti cardiaci e il ritmo respiratorio che variano, secondo il nostro livello di attività. Rappresenta, inoltre, le qualità della carne e dei liquidi del nostro corpo.

Slide 7. Possiamo osservare la Luna anche attraverso il simbolismo dell’antica astrologia sulla “Parte di fortuna”, chiamata dalla tradizione “Parte della Luna”. In quale direzione sta girando la ruota della Fortuna? È nella direzione della prosperità o della bancarotta, della malattia o della salute? Permette che le cose vadano come vogliamo o le fa accadere come un grosso masso che rotola su di una ripida collina? L'enfasi sulla casualità apparente della Fortuna ha pervaso l’astrologia in epoca antica e medievale ed è stata un comune tema letterario da Virgilio a Boccaccio e Chaucer. Ci vuole la saggezza della pronoia lunare per ballare con Dama Fortuna che vuole sempre essere in testa.
Il Lotto della Fortuna governa quei settori della vita in cui incontriamo la fortuna o la sfortuna: reddito e denaro, salute e malattia. Questo è molto diverso dalla parte dello Spirito o "Lotto del Sole", che indica le scelte e le cose sulle quali abbiamo un controllo più consapevole. La Parte dello Spirito potrebbe riguardare più facilmente le professioni scelte o la persona che si sceglie di sposare. Quello che accade in seguito a queste scelte, il modo in cui l'universo risponde a noi e come noi replichiamo, è dominio della Fortuna e Parte della Luna.

Slide 8. Poiché parlerò di Friedrich Nietzsche, verso la fine di questa relazione, ecco il suo Tema con le due Parti. Entrambi i lotti sono costituiti dalla distanza tra il Sole e la Luna, distanza proiettata dall'Ascendente. Quale sia la Parte, dipende dal fatto se si misura la distanza del Sole alla Luna o della Luna al Sole. In questo caso, la Parte dello Spirito di Nietzsche è nello stesso Segno del Sole e di Mercurio; la sua Parte Fortuna è più debole, benché il Sole e Mercurio si trovino nel decimo Segno dalla Fortuna. Nietzsche fu un genio creativo come filosofo, ma i suoi libri non furono venduti bene e durante la sua vita non riuscì ad avere alcun tipo di successo convenzionale. Trascorse l'ultimo decennio della sua vita afflitto dalla malattia mentale, mentre i suoi scritti diventavano famosi in tutta Europa.

Nell’astrologia antica, il Sole e la Luna sono riuniti e qui troviamo un altro indicatore della fortuna. Riecheggiando l'uso moderno delle eclissi prenatali, gli astrologi antichi si occuparono della sizigia pre-natale, la Luna nuova o piena. Per una nascita in Luna crescente, essa sarà dove il Sole e la Luna erano insieme durante il precedente Novilunio; per una nascita in Luna calante, sarà la posizione della Luna durante il plenilunio anteriore alla nascita. L'antico astrologo annoterebbe la sua posizione e la condizione del suo domicilio o signore della triplicità, come ulteriore testimonianza riguardante la fortuna del nativo. Era usata anche per le previsioni
Pensate all'antica idea tramandata poi al Cristianesimo, secondo cui il corpo materiale si unisce con l'anima immateriale per costituire un essere umano. Come e quando i due luminari si uniscono per questo scopo? Secondo il principio che postula la discesa dell'anima attraverso i pianeti per reincarnarsi, i due luminari unificano la forza vitale (il Sole) e il corpo materiale in via di sviluppo (la Luna), durante la Luna nuova o piena prenatale.
Gli astrologi moderni, a volte, osservano l’eclissi prenatale per determinare il karma del passato. Per la mente antica, la sizigia prenatale riguarda esclusivamente la vita presente e l'influenza della fortuna su di essa. Questo include la capacità di utilizzare nel miglior modo possibile l’apparente casualità della direzione assunta dalla ruota della fortuna.

Slide 9. Per un semplice esempio, osserviamo il grafico di un altro tedesco del 19° secolo, il compositore Richard Wagner. Questo grafico è elaborato con Delphic software Oracle, il mio programma preferito per l'astrologia ellenistica. Wagner nacque in Luna calante con la posizione della precedente Luna Piena in Scorpione, nella sfortunata Sesta casa. In Scorpione il signore domiciliato è Marte che si trova nella Nona Casa in caduta che, comunque, è meno difficile della Sesta. Tutto questo appare abbastanza foriero di sfortuna per Wagner.
Quando osserviamo Marte più da vicino, otteniamo nuove informazioni. Il pianeta rosso è forte nel Tema, essendo in quadrato con Mercurio e in una stretta opposizione a Giove; tra l’altro, i tre i pianeti sono tutti in Segni fissi. Si potrebbe dire che Wagner abbia incontrato molte difficoltà e molti avversari nella vita, e il suo metodo fu di superarli attraverso la pura forza di volontà, spesso applicata in modo duro.
L'interesse per la Luna nuova o piena prenatale era manifestato in astrologia medievale nella "Parte Hyleg", calcolata con la distanza tra la Luna prenatale nuova o piena e la posizione della Luna, aggiungendo poi la distanza dall'Ascendente. Guido Bonatti la utilizzava per analizzare la condizione dell’intera vita del nativo.

Slide 10. Riprendendo la storia dell’astrologia, entriamo ora nel mondo medievale. Nei secoli successivi alla catastrofe della fine dell'Impero Romano d'Occidente, gli Arabi raccolsero e registrarono l’astrologia antica e a loro contemporanea. Più tardi, quando arrivarono tempi più prosperi per l’Occidente latino, l’Astrologia trovò la sua strada dagli Arabi all’Europa e iniziarono le traduzioni in latino. Per nostra fortuna, gli astrologi medievali conservarono tutti I significati lunari del mondo antico. Il temperamento medievale, comunque, aveva bisogno di completamento e aggiunse maggiori dettagli alla nostra idea sulla Luna. Iniziando con i primordi della tradizione medievale, Abu Ma’shar fu un astronomo e astrologo persiano del nono secolo, anzi sembra sia stato l’astrologo di corte a Baghdad. La sua “Grande introduzione” è una risorsa preziosa per la fondazione dell’astrologia occidentale del Medio Evo. Secondo la sua prospettiva, la Luna possiede significati che l’astrologia moderna assegna più facilmente a Mercurio – messaggi, servizio postale e relazioni, così come bugie e accuse, ma forse “diffamazione” è la parola più adatta. Secondo l’astrologia medievale, Mercurio era il pianeta degli affari e delle negoziazioni, ed era associato all’avarizia. Qui la Luna indica il trasferimento delle informazioni.
Abu Ma'shar ci riferisce anche la capacità della Luna di adattarsi a situazioni diverse, di essere padrona tra i padroni e schiava tra gli schiavi. Sappiamo che ci comportiamo in modo diverso e parliamo in maniera diversa in situazioni diverse con persone diverse. Quando soggiorno nel sud degli Stati Uniti per un certo tempo, tutte le mie vocali si allungano. Questo è un adattamento (forse imitativo) dell’attività lunare astrologica.

Slide 11. Il diagramma seguente mostra l’antica dottrina delle Gioie planetarie, dove ogni pianeta visibile è associato con una particolare Casa. La mostro perché anticamente, la terza Casa apparteneva alla “Dea della Luna”. Col tempo, però, questa Casa è stata considerata più come dominio di Mercurio. Possibile che il significato della Terza Casa come informazione e messaggeri provenga dal simbolismo della Luna e non da Mercurio?

Slide 12. Al-Biruni era persiano e visse un paio di secoli dopo Abu Ma’shar. La sua introduzione all’astronomia fu tradotta dall’arabo, solo agli inizi del ventesimo secolo. Eppure, egli è un importante fonte di riferimento per l’astrologia medievale. Per darvi un'idea di come sistematicamente egli abbia lavorato con i simboli astrologici e di come questi siano stati utilizzati durante l'epoca medievale, ora aggiungo le categorie che utilizzava. Secondo questo sistema, tutto sulla terra può essere classificato secondo un pianeta governatore.
All'interno di tutte le categorie qui elencate, Al-Biruni rileva l'umidità della Luna, la sua mutevolezza e convenzionalità in ambito sociale e culturale umano.

Slide 13. Ecco, secondo Al-Biruni, il senso del comportamento umano governato dalla Luna. Non è nobile o carismatico come il Sole, ma piuttosto ordinario - piacevole, allegro, forse non troppo brillante, ma di facile convivenza. Che cosa dovremmo pensare sull’attribuzione di menzogne e calunnie alla Luna? La Luna non è un malefico, ovviamente, ma può rinforzare la malevolenza di Marte o di Saturno, causando cattivi comportamenti e risultati negativi. Io reputo la calunnia come un sottoprodotto negativo della nostra tendenza al pettegolezzo che è lo scambio nascosto d’informazioni personali, ossia quel "piacere colpevole" in cui la maggior parte di noi spesso indulge. (Sappiamo anche che il pettegolezzo è spesso generato dall’invidia, ma ne parleremo dopo).

Slide 14. Proseguiamo con Guido Bonatti, famoso astrologo dei Ghibellini che Dante citò nell'Inferno e che scrisse il vasto Liber Astronomiae, il lavoro più completo di astrologia medievale. In questo lavoro, Bonatti descrive la Luna e la religione. Altrove, per esempio in Al-Biruni, sentiamo che Luna segue la fede tradizionale e governa la religione popolare della gente comune, ma non quella dei monaci o dei teologi. Bonatti, però, aggiunge a questi significati la mutevolezza della propria fede sotto l'influenza della Luna: si riferisce a chi non osserva i propri voti e le “promesse fatte a Dio”. Il Sole, invece, mantiene costantemente e intenzionalmente i suoi impegni irrevocabili; e così, dall'astrologia arriviamo alla letteratura, come potete immaginare, a Dante e alla Commedia.

Slide 15. Dal grande poema, prendiamo i primi canti del Paradiso, quando Dante e Beatrice ascendono alla Luna, la sfera più vicina alla Terra. Il Paradiso della Luna è chiaro, molto bianco, sensoriale ma anche ultraterreno; appartenendo al più basso regno dei cieli, a quello più vicino alla Terra, la Luna è il corpo più materiale nel Paradiso di Dante.
Mi chiedo se la descrizione di Bonatti della Luna e della religione non sia stata direttamente influenzata da Dante, visto che egli ne conosceva il lavoro. In questa sfera della Luna, una sua abitante comincia a parlare: il suo nome è Piccarda, una contemporanea del poeta. Secondo il racconto di Dante, il fratello malvagio prelevò Piccarda dal convento e la costrinse a un matrimonio di convenienza. Piccarda, a sua volta, introduce una donna di nome Costanza, la famosa madre dell'imperatore Federico II del secolo precedente. Secondo la concezione di Dante, anche Costanza fu costretta ad abbandonare il chiostro per un matrimonio politicamente conveniente.
Più tardi, dopo aver lasciato la Luna per dirigersi verso Mercurio, Dante e la sua guida Beatrice discussero sui voti religiosi e sulle conseguenze del loro abbandono. Beatrice affermava che per mantenere questi voti, bisogna essere preparati a sopportare terribili conseguenze, inclusa la perdita della propria vita. Pronunciando i voti religiosi, è stata offerta la propria libertà a Dio e bisogna assumerne la massima serietà. Nelle argomentazioni di Beatrice, possiamo rilevare il simbolismo del Sole, non quello adattabile e pragmatico della Luna.
La caratteristica più nota della conversazione tra Dante e Piccarda occorre, quando il pellegrino Dante le chiede se lei e gli altri con lei siano contenti del loro destino eterno, o se desiderano un posto più alto. Implicitamente, Dante chiede se gli abitanti del cielo possano provare invidia. Piccarda confuta l’ipotesi dantesca, rispondendo che in Paradiso la volontà di tutti è allineata con quella di Dio e che nessuno può in alcun modo desiderare altro, “ la sua volontade è Pace Nostra. Ecc”. Questo ci conduce verso la psicologia morale e, nella nostra discussione sulla Luna di Dante, ci porta dal Paradiso di nuovo giù nel Purgatorio.

Slide 16. Nella raffigurazione che il poeta fa del Purgatorio, quelli che devono purificare il peccato d’invidia sono appena sopra il bordo solare dell’orgoglio, dove le persone trasportano grossi massi. Qui al secondo livello, i penitenti si stringevano l'uno all'altro, simili ai mendicanti e con gli occhi chiusi e cuciti. Questo è associabile alla parola “invidia”, ossia l'incapacità di vedere.
La Luna in astrologia si adatta a qualsiasi situazione a portata di mano, s’improvvisa, ma ha anche un lato oscuro: l'invidia, ossia la malevola gioia per la sofferenza di coloro che sembrano più fortunati di noi - per ricchezza o reputazione o bell'aspetto o per qualsiasi altra cosa. L'invidia è una conseguenza del risentimento.
Com’è possibile che la Luna sia associata con l’invidia? Il lettore moderno può restare indifferente all'idea che la luce della Luna sia presa in prestito dal Sole, che il suo corpo sia più pallido rispetto al Sole e che quindi, la Luna indichi l’invidia. Questa, però, era una qualità assegnata alla Luna, come vediamo in alcuni famosi versi del “Romeo e Giulietta” di Shakespeare.

Slide 17. Romeo, che si è rapidamente innamorato di Giulietta, di notte attende alla sua finestra e la paragona al Sole, pronto a uccidere la Luna invidiosa, alle prime luci dell'alba. Quando osserviamo il simbolismo astrologico associato alla Luna rispetto al regale e nobile Sole, qui associato con Giulietta, non è così difficile avere un’idea.
Per comprendere la Luna e l’invidia, dobbiamo considerare la natura della Luna e renderci conto che è il corpo celeste più mutevole e adattivo in astrologia. Questa è la sua forza e la sua debolezza, la nostra forza e la nostra debolezza.

Slide 18. Per illustrare la differenza tra le risposte solari e lunari alle situazioni difficili, ho preso in considerazione un certo Angelo Siciliano che nacque nel 1892 in Calabria, emigrò in America da giovane, divenne molto famoso ed ebbe molto successo lì. Qualcuno sa di chi si tratta o sa qualcosa di lui?

Slide 19. In America era conosciuto come "Charles Atlas" body-builder e promotore di successo dei programmi di body-building e di formazione. Rispecchiando eventi dalla sua vita, la sua pubblicità utilizzò lo scenario del "debole di 97 libbre", preso a sabbia in faccia da un bullo. Umiliato e furibondo per l'incidente - soprattutto perché spesso mostrato con una giovane donna - questo debole mitico acquista il programma di formazione di Charles Atlas e comincia a lavorare sul suo condizionamento. Possiamo immaginare il resto.
Il mito di Charles Atlas illustra la risposta solare all'umiliazione - il ragazzo magro sviluppa la sua forza e alla fine mette in ombra coloro che lo molestano. Questa vignetta è un esempio di orgoglio positivo, indica la fiducia necessaria a chi vuole sviluppare il proprio potenziale. È come il sole.
Quale sarebbe la risposta lunare a questa situazione? Il nostro debole di 97 libbre non avrebbe combattuto i bulli, ma si sarebbe adattato a loro, molto probabilmente con una grande dose di risentimento. Forse avrebbe lavorato sulle aree non muscolari del suo talento, ma molto probabilmente non sarebbe mai tornato su quella spiaggia o non avrebbe più visto quella donna.
Anche se il nostro debole di novantasette libbre ottenesse altri successi nella vita, la malevolenza contro quei bulli resterebbe, così che segretamente egli gioirebbe, quando le cose andrebbero male per loro e anche per la sua ex amica. Il nostro amico lunare ha scelto la strada più sicura, ma più passiva e codarda, in modo da incorrere in meno rischi nel breve termine, ma con maggiore handicap nella vita. Questa è la dinamica invidiosa della Luna. Il risentimento e l'invidia sono, potremmo dire, il "lato oscuro della Luna".
Nonostante la virtù eroica solare sia stata utile per Charles Atlas e per alcune delle persone che hanno acquistato i suoi prodotti di body-building, non voglio asserire che quest’alternativa sia sempre la migliore. Qual è il "lato oscuro" del Sole? È il narcisismo, è l’egocentrismo- afflizioni del Sole - come abbiamo visto tante volte presso affermati esponenti dello sport, delle stelle del cinema, tra artisti e politici.
Ecco un’implicazione affascinante: Sole e Luna hanno diversi valori e differenti standard morali. Questi differenti gruppi di valori esistono nella nostra vita, forse in una paludosa confusione, ma a essi possiamo applicare direttamente il simbolismo del Sole e della Luna. In questo modo, l'astrologia ci può offrire numerose informazioni utili su noi stessi e sugli altri.

Slide 20. Mi sono ricordato di questo grazie a una distinzione fatta dal filosofo Friedrich Nietzsche del 19° secolo. Nella prima parte del suo libro molto provocatorio “Sulla Genealogia della morale”, Nietzsche, presentò la differenza tra quella che egli definì morale "padrona" e moralità "schiava", o l’antica lotta di potere tra la casta dei guerrieri e quella sacerdotale.
Nietzsche postulò una divisione tra l’ideale omerico dell’eroe (come quello di un moderno eroe di film d'azione) e quello incarnato dal "Discorso della montagna", secondo cui, come sapete, i "buoni erediteranno la terra "e così via. L’ideale solare eroico di Nietzsche è più vicino a quello dell'eccellenza presentato da Aristotele nell'Etica Nicomachea. Quando si discute sulla dinamica che ha creato la moralità "schiava", Nietzsche parla dell’invidia e del risentimento che diventano creativi, dando luogo ai codici etici che potrebbero essere applicati universalmente. Molti di noi troveranno parecchio offensivo il modo in cui Nietzsche articola questa distinzione, ma essa implica una descrizione rilevante per la nostra distinzione tra il Sole e la Luna. Ho scoperto questo, mentre ascoltavo la lezione di un economista che analizzava i valori "borghesi", attraverso la contrapposizione tra quelli "aristocratici" e quelli “plebei”. In effetti, si tratta di attribuire significati ai vari tipi di valori.

Slide 21. Ecco l'elenco con la lista di un economista moderno in cui possiamo vedere che i valori "borghesi" sono quelli dell'imprenditore capitalista. A me sembrano piuttosto Mercuriali, ma il mio obiettivo qui è operare una distinzione tra i primi due gruppi.
Questa dialettica tra virtù "aristocratica" e "plebea" costituisce la base attraverso cui le persone percepiscono se stesse, oggi. (Io preferisco la parola "cittadino comune" invece di "plebeo".) Essa pervade la nostra politica, la cultura religiosa e di auto-aiuto, l’industria dell'intrattenimento. Dovrebbe essere ovvio che i valori aristocratici somiglino al simbolismo del Sole e quelli dei "cittadini comuni" alla Luna. Non dobbiamo necessariamente avere una sola natura. Poiché tutti abbiamo il Sole e la Luna nei nostri grafici astrologici, perché non applicare alcune di queste categorie alle nostre interpretazioni astrologiche? È possibile considerare sia i desideri del Sole, sia quelli della Luna, nei loro differenti valori, come entrambi necessari e in rapporto dinamico tra loro?

In conclusione, il simbolismo della Luna è complesso e profondo. Se usiamo definizioni veloci o "parole chiave" per descrivere la Luna - o uno qualsiasi degli altri pianeti – finiamo per limitare il nostro uso della loro natura e la portata della stessa astrologia. Possiamo migliorare come astrologi ed essere più utili per i nostri clienti, se prendiamo a cuore le rappresentazioni tradizionali della Luna - e degli altri simboli dell’astrologia – sia dalle fonti astrologiche sia da quelle letterarie.

Joseph Crane, M.A. è astrologo, psicoterapeuta, insegnante e scrittore. Si è laureato in Filosofia presso Brandeis University e poi si è specializzato in Psicoterapia integrata. Ha insegnato filosofia, mitologia e astrologia ellenistica. Co-fondatore dell’Istituto di Astrologia dal 1990, ha condotto programmi di formazione sull’interpretazione astrologica tradizionale e moderna, abilitando molti astrologi anche al counselling. Joseph è Buddhista praticante. Oltre ai numerosi articoli su varie riviste, è autore di “Guida pratica per l'astrologia tradizionale” (1997), “Radici astrologiche: l'eredità ellenistica” (2007). Il più recente è “Tra Fortuna e Provvidenza: l’Astrologia e l'Universo nella Divina Commedia di Dante” (2012). Joseph pubblica una newsletter mensile di astrologia con i fenomeni planetari correnti e i profili astrologici. Newsletter e altre informazioni sono disponibili all'indirizzo http://www.astrologyinstitute.com/.