"HYMNE A L’AMOUR"
I MIDPOINTS DI EDITH PIAF
CENNI SUI MIDPOINTS
I Midpoints, fattori basilari dell’Astrologia simmetrica, richiedono spazio e tempo adeguato per essere presentati, come meritano. Questo è solo un articolo introduttivo. Sicuramente, sarà seguito da ulteriori approfondimenti a beneficio di chi prova interesse per questa perla preziosa dell’Astrologia moderna. Il metodo da me utilizzato per la pratica dei Midpoints non è quello tipico della Scuola di Amburgo e dell’Astrologia uraniana, ma è quello appreso presso la Faculty of Astrological Studies di Londra. A chi desidera approfondire il metodo uraniano, consiglio di contattare Lietta Catoni, la massima esperta italiana in Cosmobiologia e rappresentante diretta dei grandi maestri uraniani.
I Midpoints o Punti medi segnano l'incontro tra tre energie, attraverso il fluire del tempo; sono tantissimi e il loro insieme declina tutte le possibili tonalità planetarie. I Punti medi derivano da antiche tecniche rivisitate nel ventesimo secolo. Già Guido Bonatti (1223-1297) utilizzò qualcosa di simile per rettificare gli oroscopi e per i grafici elettivi. D’altronde, anche il Punto Fortuna e altri Punti arabi sono assimilabili al concetto di Astrologia simmetrica che è alla base dei Midpoint. Alan Leo (1860-1917) utilizzò i Punti medi insieme con le Direzioni primarie in Arco solare, ma il vero pioniere della pratica fu Alfred Witte (1878-1943), un ricercatore dalla mente acuta e dalla dedizione impari. Lavorando con i suoi colleghi, presso la Scuola di Amburgo da lui fondata, esaminò varie migliaia di grafici e di eventi datati con precisione per esaminare vecchie e nuove tecniche di previsione. In questo modo, si accorse che quando tre o più fattori formano una struttura o un quadro simmetrico, entro specifiche orbite, è possibile la lettura dettagliata di fatti e situazioni. Egli sintetizzò questi risultati nel suo famosissimo “Rules for planetary pictures” del 1928. La necessità di compendiare di tutto di più faceva apparire le descrizioni di Witte troppo deterministiche; nello stesso tempo, l’accumulo delle informazioni rendeva dispersiva la lettura e l’assimilazione dei concetti. Fu così che per facilitare l’interpretazione, R. Ebertin scrisse “The combination of stellar influencies” (chiamato anche COSI), ancora oggi considerato la Bibbia dei Midpoints. Suo figlio Baldu Ebertin (1933), medico e psicologo, ancora continua la ricerca. Un successivo e ottimo testo su cui studiare le teorie e le applicazioni dei Midpoints è la prima parte di “Working with Astrology” (soprannominato WWA) di Harding e Harvey.
Nell’Astrologia moderna, l’utilizzo dei Midpoints è centrato sull’Armonica Ottava e sul simbolismo del numero 8. Da questo, possiamo capire che gli Aspetti presi in considerazione, sono gli Angoli di 45° (360°:8=45°) e i suoi multipli.
45° x 1 = 45° semiquadrato
45° x 2 = 90° quadrato
45° x 3 = 135° sesquiquadrato
45° x 4 = 180° opposizione
Le orbite considerate sono: 2° per Sole, Luna, ASC e MC, 1° 30’ per tutti gli altri.
Ogni Midpoint è il centro tra due pianeti o tra due punti personali equidistanti nello spazio orbitale; un terzo pianeta ne consacra lo spazio e avendo una relazione (aspetto) con entrambi, attiva la combinazione dei raggi. Per interpretarli, è importante saperli rappresentare e leggere.
L’insieme dei tre punti si chiama “Struttura del Midpoint” ed è rappresentata dal punto medio (A) seguito dal segno uguale (=) e da due successivi punti separati da una stanghetta (B/C). Ossia: A = B/C. Ovviamente, A è il punto che segna il Midpoint tra i due pianeti che si trovano in B e C. Tuttavia, B e C formano anche un Midpoint dalla parte opposta (A1), come possiamo vedere qui:
Il Midpoint con l’arco minore e cioè: A è quello di maggiore incidenza.
Il Midpoint è detto Latente, quando è vuoto, cioè il punto non è occupato o in congiunzione con un terzo pianeta centrale. Si chiama Diretto, quando il punto medio forma una congiunzione o un’opposizione con un terzo pianeta. È detto Indiretto, quando il punto medio forma altri aspetti (quadrato, semiquadrato, sesquiquadrato) con un terzo pianeta.
Ogni Midpoint tra due pianeti per essere attivo, deve essere occupato o deve formare un aspetto con un terzo pianeta. Ecco un esempio specifico: a=a/a. Venere uguale Mercurio/Giove significa: Venere occupa o forma un aspetto con il Midpoint tra Mercurio e Giove. Ho preparato delle immagini con Power point per sintetizzare in forma visiva i concetti espressi. Spesso, le diapositive sono più efficaci di lunghe spiegazioni.
Nelle carte previsionali o dinamiche, se un Midpoint natale è attivato da un transito o da una progressione o direzione, la possibilità dell’evento è fortemente maggiore.
COME CALCOLARE I MIDPOINTS
Calcolare tutti i Midpoints richiede moltissimo tempo, perciò conviene utilizzare i softwares. Tuttavia, io resto sempre dell’avviso che prima di utilizzare passare al computer, sia necessario apprendere la tecnica.
Prendiamo come esempio il Tema natale tropico di Edith Piaf con sistema a Case uguali. Grafico estratto da Solar Fire.
Ogni Midpoint si calcola alla stregua di una media: sommare le posizioni in gradi dei due pianeti e dividere il risultato per due.
Vogliamo trovare il Midpoint tra Mercurio e Urano. Sappiamo che Mercurio si trova a 28°00 Sagittario e Urano a 13°04 Acquario. La formula è: Midpoint = a(Mercurio + Urano): 2a.
Come sempre, bisogna partire dalle longitudini assolute. Non sarà difficile estrarle dalla tabella che ho preparato in Word e che è utilizzabile per tutti i calcoli che richiedono la longitudine assoluta.
Mercurio in longitudine assoluta corrisponde a 268°00’. Urano corrisponde a 313°04. Applichiamo la formula: a(268°00’ + 313°04): 2a = 290°32’.
Il Midpoint tra Mercurio e Urano si trova a 290°32’. Ritorniamo alla tabella e vediamo che 290°32 corrisponde a 20° 32 Capricorno. All’interno dell’orbita concessa, su questo Midpoint si trova Venere a 20°29’ Capricorno. Per cui abbiamo questa struttura di Midpoint:
Basta procedere allo stesso modo con gli altri pianeti e si estraggono tutti i Midpoints possibili, anche se poi si scelgono quelli funzionali alle tematiche da analizzare e si sistemano in serie.
SERIAZIONE DI MIDPOINTS
L’insieme dei Midpoint è un ammasso di informazioni in cui è difficile districarsi. Ebertin e i suoi colleghi crearono dei dischi per la suddivisione degli stessi in un ordine di facile lettura; ma anche in questo modo, la loro seriazione richiede moltissimo tempo: benvenuti i softwares che li calcolano e li strutturano in serie e modalità differenti. Tra i vari metodi per seriare i Midpoints, scelgo le strutture chiamate Alberi dei Midpoints, ossia i gruppi di Midpoint associati a uno stesso pianeta centrale (Diretto) o in aspetto (Indiretto). Ogni albero è soprannominato con il nome del pianeta centrale, come “Albero di Venere” per questo esempio in cui Venere è al centro, seguita da tutte le coppie di pianeti separati dalla sbarra:
Nell’immagine seguente, si possono vedere tutti gli alberi dei Midpoint presenti nel Tema di Edith Piaf (estratti dal software Solar Fire). Quelli diretti sono contrassegnati con una (d).
I Midpoints possono essere utilizzati in vari modi. Ad esempio, si possono incorporare nell’interpretazione del Tema natale, oppure possono essere interpretati, come studio supplementare a sé stante o come parametri per comparare due Temi di due persone. In ogni caso, non si analizza l’intera gamma di Alberi, ma si scelgono quelli più significativi. Di solito, è considerata potente la struttura con un’orbita esatta o minore; in questo caso: Venere = Mercurio/Urano (0°2 di orbita). Anche gli alberi più lunghi sono particolarmente importanti; per la Piaf, sarebbero MC, Lilith e
Sole. L’albero di Venere, però, resta il più prominente perché abbiamo deciso di analizzare i sentimenti, ma soprattutto perché contiene il Midpoint più importante dell’intero sistema, a causa della sua precisione orbitale (0°02’).
INTERPRETAZIONE
I Midpoints non sempre descrivono il “perché”, ma quasi sempre illustrano il modo in cui i processi interiori si manifestano nel quotidiano.
Per interpretarli, è necessario sapere che cosa si desidera approfondire, in modo da scegliere quelli più appropriati. Nel nostro caso, vogliamo approfondire i sentimenti umani e artistici del “Passerotto”.
USIGNOLO = AQUILA/PASSEROTTO
EDITH PIAF = ÉDITH/GIOVANNA GASSION
“Nel suo stile convivevano l’eco della miseria e delle avversità patite e insieme al gusto della sfida, il vigile senso della lotta che non l’abbandonò mai. Sembrava un passerotto, ma era un’aquila”. Cesare G. Romana Minuta, malinconica e sensuale, Edith Piaf visse amori travolgenti, tra cui tre mariti (Marcel Cerdan, Jacques Pills e Theo Sarapo). I suoi amori vissero in sincronismo con il canto, sua vera passione. La sua vita fu un misto vibrante di felicità sfrenata e di dolori inarrestabili, di povertà e ricchezza, di speranza e di forza di volontà, oltre l’ordinario. Louis Leplee la lanciò e divenne il suo amante, finché non fu assassinato. Amò e fu amata da Yves Montand, Charles Aznavour, Eddie Constantine, Jacques Pilles, Theo Sarapò e altri. Il suo più grande amore fu il pugile Marcel Cerdan che morì in un disastro aereo. La sera dopo, al Versailles di New York cantò per lui l’Hymne à l’amour. Il nome di Edith Piaf è stato assegnato a un asteroide scoperto nel 1982: 3772 Piaf.
Uno rapidissimo sguardo al TN
La congiunzione sagittariana Sole-Mercurio in Seconda forma un Trigono con Marte in Leone nella Decima: sembra che un fuoco propulsivo la spinga a bruciare le tappe per realizzarsi, socialmente, senza il tempo di elaborare riflessioni. L’opposizione della congiunzione Sole-Mercurio a Plutone in Ottava sembra indicare una potente forza di attrazione, quale risorsa comunicativa mista alla tendenza alla perdita o alla separazione, oltre che alla metamorfosi. La Luna nei Gemelli in Settima ha la sua forza angolare e si esprime creativamente nelle relazioni di ogni tipo e in ogni luogo, anche grazie al sestile a Nettuno in Nona; ma con la quadratura lunare a Marte nel Leone in Decima, emergono irritabilità e picchi caratteriali che si ripercuotono anche in ambito sociale. Il sestile di Marte a Plutone in Ottava fa a esplodere e concentrare le energie per raggiungere, ostinatamente, il successo. Marte è maestro dell’ASC in Scorpione, perciò rende visibile e palpabile questo intenso e appassionato lavorio. Dolorosamente significativa è la posizione di Venere in Capricorno nella Casa seconda che si oppone a Saturno esiliato in Ottava. Per fortuna,
Venere forma anche un sestile con la congiunzione Giove-Chirone in Pesci nella Quarta, evidenziando la possibilità di trasformare in input verso il successo i riverberi delle ferite infantili, comprese quelle con i genitori. Venere governa il DSC in Toro e la Dodicesima in Bilancia: queste signorie in questo caso sembrano indicare rlazioni oscillanti tra amore e morte. Nel TN mancano le tipiche connessioni tra Venere e Marte, indicatrici di relazioni sentimentali preminenti, ma gli alberi dei Midpoints ci raccontano, invece, tre episodi di una storia con specifici particolari.
I Midpoints
Tra tutte le strutture dei Midpoints di Edith Piaf, la più potente è Venere = Mercurio/Urano perché ha l’orbita più ravvicinata (0°02). Nonostante nel TN non sia troppo evidente, questa Struttura annuncia che i sentimenti e l’arte sono i valori più importanti nella vita della cantante. La descrizione nella Bibbia COSI è molto interessante: “Venere = Mercurio/Urano. Un sentimento artistico o percezione, un occhio per la creazione artistica e il lavoro, la capacità di pensare in forme plastiche e in figure, la capacità di risuonare e sintonizzarsi con i ritmi come balli, ginnastica e canzoni. Un improvviso riconoscimento o consapevolezza di un rapporto di amore personale, un improvviso atto d'amore”.
Ora, rivolgo la mia attenzione agli Alberi. I più lunghi sono MC, Lilith e Sole, ma l’albero di Venere è il più potente perché, come già detto, contiene la struttura più vicina all’esattezza, cioè Venere = Mercurio/Urano.
Come si analizza un Albero dei Midpoint? Io utilizzo il metodo appreso presso la Faculty of Astrological Studies di Londra, adoperato anche dalla Comunità astrologica mondiale: attraverso un’interpretazione sistemica dei fattori connessi con Venere, devo tirar fuori un racconto, una storia completa. Per non perdersi nella rete dei punti medi, è sempre meglio attenersi alle chiavi essenziali dei significatori. Si può consultare COSI (Combination of stellar influencies), volendo, ma per un’interpretazione reale e calzante, si deve personalizzare qualsiasi informazione. Inoltre, l’intreccio dei fattori (i rami dell’Albero) modifica, significativamente, le informazioni di base proposte da COSI… quindi, meglio apprendere i significati assegnati dai maestri, metterli da parte e immergersi nelle storie che nascono dagli alberi dei Midpoint, ragionando con la propria mente, pur senza tradire i principi di base. Ecco tre storie con i tre alberi principali.
ALBERO DEL MC
Prima di iniziare la storia dell’albero MC, trovo interessante riportare la descrizione di MC = Sole/Marte, secondo il COSI: “Tendenza a dedicarsi al proprio lavoro per amore dello stesso. Tendenza ad accettare con gioia le responsabilità. Mascolinità caratteriale. Ottenimento del successo. Personalità guerriera”. Ed ecco la storia dell’albero, secondo la mia analisi. Edith amava la sua professione, ne accettava le responsabilità e ottenne il meritato successo (MC = Sole/Marte), sapendo che poteva comportare sia la solitudine (MC = Saturno/Nodo nord), sia l’attaccamento ossessivo a un’immagine fissa (MC = Plutone/Ascendente), sia dispute o conflitti di idee e di interesse (MC = Mercurio/Marte); si sentiva a suo agio in questo contesto pubblico (MC = Sole/Luna), nonostante le perdite inattese e i distacchi dolorosi (MC = Saturno/Urano) sia in ambito sentimentale che in campo creativo-professionale (MC = Venere/Nettuno). Forse, l’idea e la sensazione di essere sulla buona strada (MC = Luna/Mercurio) la aiutavano, almeno inizialmente, a rapportarsi agli altri (MC = Mercurio/ASC) con ottimismo ed aspettative positive (MC = Luna/Giove).
ALBERO DEL SOLE
Il successo di Edith fu dovuto a uno speciale carisma nascente dal modo di esprimere l’eros femminile e le opinioni personali (Sole = Mercurio / Lilith) in una maniera quasi ipnotica e ricca di un magico potere che si espandeva sul suo pubblico (Sole = Giove / Plutone) e sul suo ambiente che si sentiva protetto e avvolto nel suo modo di esprimere l’arte sul palco (Sole = Luna / Venere). Tutto questo fermento di contatti la eccitava moltissimo e consumava molte delle sue energie (Sole = Urano / Nodo nord), ma forse era anche una sorta di catarsi per lenire le sue ferite più profonde (Sole = Plutone / Chirone). In ogni modo, questo modo vigoroso di esprimere i suoi sentimenti la rendeva attraente e trasformava in un processo creativo qualsiasi relazione (Sole = Venere / Marte). Purtroppo, questa natura sensibile e impressionabile, da una parte la esponeva a essere sfruttata (Sole = Nettuno / ASC) e dall’altra la rendeva capace di esprimere la genialità e ottenere il successo (Sole = Mercurio / Giove) che intensificava il suo magnetismo e la sua sensualità (Sole = Plutone / Luna nera).
ALBERO DI LILITH
La capacità di comunicare la sua genialità e di ottenere il successo si mescolava ai suoi istinti, facendo emergere il magnetismo (Lilith = Mercurio/Giove) che era lo sfondo di un’identità innocente e viscerale (Lilith = Sole/Giove), capace di vivificare i sentimenti (Lilith = Venere/Marte) con l’analisi dei ferite e dei dolori (Lilith = Mercurio/Chirone) che la rendevano autentica, anche quando lasciava esplodere attrazioni e repulsioni profonde (Lilith = Plutone/Chirone). Esprimere odio e amore, superando il controllo sulle sue emozioni (Lilith = Luna/Saturno) era un modo per vivere l’originalità e l’unicità della sua immaginazione che le procurava visioni, ma anche confusione e perdite (Lilith = Urano/Nettuno).
ALBERO DI VENERE
Essendo l’albero contenente a struttura più potente per vicinanza all’esattezza orbitale, lo completo anche con le Case.
La passione artistica (Venere = Mercurio/Urano) rese Edith attenta e acuta nel realizzare i suoi sogni accompagnati da innamoramenti struggenti e reazioni furibonde (Venere = Marte / MC + Marte è in Decima nel TN): l’amore era alla radice dei suoi obiettivi. Il suo modo di amare misto a una tendenza a forgiare gli altri sembrava derivare sia dal bisogno di guarire antiche ferite, sia da una generosa tendenza ad aiutare i potenziali talentuosi a scoprire il proprio genio e a coltivarlo (Venere = Chirone / Ascendente + nel TN Trigono Chirone e ASC + sestile Venere e Chirone): una vera maestra che sapeva guidare e curare i suoi beniamini: molti esponenti del mondo dello spettacolo e della musica, furono aiutati dalla Piaf ad ottenere successo. Il suo modo di amare e aiutare gli altri, però, non era esente da impeti insoliti alti e bassi nella manifestazione del suo affetto (Venere = Sole / Urano): la relazione con lei non era mai semplice e lineare. Era difficile sottrarsi al suo potente magnetismo, a volte anche ossessivo; alla fine, in un modo o in un altro e spesso tragicamente, anche gli amori più struggenti si trasformarono in situazioni drammatiche (Venere = Plutone / NN): perse vari uomini. Sebbene capace di analizzare la realtà dei suoi sentimenti, non rinunciò all’amore come percorso evolutivo e creativo da condividere con gli altri (Venere = Mercurio / NN): era questo il suo progetto esistenziale. Il marasma impetuoso di questi sentimenti di amore, passione, dedizione e amicizia, sottendeva un profondo desiderio di avere
qualcuno di cui prendersi cura, quasi come obiettivo della sua vita (Venere = Luna / MC): la gioia di aiutare gli uccellini a crescere e a spiccare il volo. In realtà, era lei ad avere bisogno di un immenso affetto ed era questo che vibrava dietro il suo talento artistico e che la portò al successo (Venere = Giove / ASC). In sintesi, l’albero dei Midpoints di Venere ci racconta la storia di una donna e di una cantante che aveva trasformato la sua vita in un inno all’amore.
poco mi importa se mi ami, me ne frego del mondo intero.
Non appena l’amore avrà inondato le mie mattine, quando il mio corpo fremerà tra le tue mani
poco m’importa dei problemi amore mio finché tu mi ami”.
Sarebbe interessante raccontare le storie derivanti dagli Archi solari e dai Transiti che hanno fatto vibrare gli Alberi dei Midpoint di Edith, soprattutto quelli inerenti alle date gennaio-maggio 1929, ottobre 1949, maggio-giugno 1962, agosto 1963 … ma impossibile proporre tutto questo in 30 minuti. Allora, mi fermo qui … con la promessa di continuare l’approfondimento in un’altra occasione. Intanto, vi invito a provare, almeno per una volta, a calcolare i Midpoints, magari proprio quelli di Edith Piaf. Se ad essi abbinate transiti, direzioni e progressioni per le date che ho evidenziato, otterrete risposte formidabili, vi sembrerà di avvertire la melodia misteriosa e avvolgente della sua magnifica voce. «Certe vite sono come canzoni. Brevi, intense, vibranti, piene di amore e amori. Edith Piaf ha cantato, come nessun altro, il dolore del mondo e la bellezza della vita, quasi fossero le due facce di un unico fenomeno. L’intensità del sentire». Enrico Giacovelli.
BIBLIOGRAFIA
Don McBroom, Midpoints: Identify & integrate midpoints into horoscope synthesis, Llewellyn Publications.
Reinhold Ebertin, Combination of Stellar Influences (COSI), American Federation of Astrologers.
Michael Harding and Charles Harvey, Working with Astrology (WWA), Penguin Books.
Michael Munkasey, Unleashing the Power of the Planets, Online College of Astrology.
Maria Kay Simms, Dial detective, Cosmic Muse publications.
Noel Tyl, Astrology's Most Successful Predictive System Including Midpoints, Llewellyn Pubns.
Noel Tyl, Synthesis & Counseling in Astrology, Llewellyn Pubns.
Ludwig Rudolph, Alfred Witte’s Rules for planetary pictures, Penelope publications.
NUNZIA COPPOLA (MESKALILA):
MAPAI (Member of Association of Professional Astrologers International), Delegata C.I.D.A. per Perugia e Umbria, vicepresidente ISAR (International Society for Astrological research), presidente Associazione culturale Jayavidya, D.F.Astrol.S e Counsellor in Gestalt psicosociale. Nel 2016, l'Indian Institute of Oriental Heritage le ha conferito due prestigiosi premi: Global Outstanding Astrologer Award e Woman Astrologer 2016 Award. A febbraio 2017 ha ricevuto dallo stesso Istituto la medaglia d’oro e il dottorato d’onore in Astrologia e Oriental learning.
In India, dove ha vissuto per 15 anni, ha seguito i percorsi iniziatici di Astrologia karmica e Tantra con Chakradher Josinath, Aghora Langta Baba e Guru Jay Kāli. Ha frequentato il quadriennio di Astrologia occidentale presso la Faculty of Astrological Studies di Londra, conseguendo il diploma di laurea. Ha creato il metodo Astravidya confluito nell'omonima Scuola. Ha insegnato ai ragazzi pluriminorati gravi, utilizzando Nāda yoga. Insegna astrologia, meditazione sui Chakra e Sri Vidyā, in Italia e all’estero. Esperta in culture, miti e discipline orientali, ha tenuto lezioni per il Dipartimento di Ricerca e metodologia sociologica presso
“La Sapienza”, Roma. Come formatrice di gruppi ed esperta di supervisione, utilizza i miti mondiali per condurre laboratori di formazione personale organizzati da vari enti. Ha tradotto dall'inglese "Le case. I templi del cielo" di Deborah Houlding, Ed. Capone. Ha scritto "M come meraviglia" 2010 e “D come desiderio" 2012, entrambi per Collana Psicoguide, Ed. Cittadella. Ha scritto "La Luna e le sue Dee", Edizioni librarie Capone, 2013. Ha scritto con vari autori "Maestri. Leadership spirituali: vie, modelli, metodi" a cura di Michele Colafato, Edizione Franco Angeli, 2006. Organizza convegni internazionali per offrire a tutti la possibilità di conoscere l’Astrologia di alto livello