LE VARIABILI ASTROLOGICHE NELL'AMICIZIA E NELLA COESIONE DI GRUPPO
di Rocco Pinneri

Ci sono temi, come quello dell’amicizia, la cui indagine - seppur non esplicitamente richiesta dai consultanti – dovrebbe ricoprire un ruolo importante nell’analisi astrologica; il suo peso è infatti spesso decisivo nella determinazione dei percorsi di vita individuali, ma accade sovente che tale studio venga liquidato limitando l’attenzione alla Casa 11° o a pochi altri fattori, sia nello studio del tema individuale che nell’analisi sinastrica.
Prima di procedere con una proposta interpretativa in grado di integrare gli spunti proposti da Tolomeo nel 7° capitolo del IV Libro del Tetrabiblos (dedicato per l’appunto all’amicizia) con quelli offerti dall’applicazione dei delta , ritengo che sia utile riportarne una definizione.

Dal Dizionario di filosofia di Nicola Abbagnano (Utet, Torino 2001):

“Amicizia (gr. Φιλία; ingl. Friendship; Franc. Amitié; ted. Freundschaft).
In generale, la comunità di due o più persone legate assieme da atteggiamenti concordanti e da affetti positivi. Gli antichi ebbero dell’A. un concetto assai più esteso di quello che oggi viene comunemente ammesso e adoperato, come risulta dall’analisi che Aristotele dette di essa nei libri VIII e IX dell’Etica Nicomachea. L’amicizia è, secondo Aristotele, o una virtù o strettamente congiunta con la virtù: comunque, è ciò che c’è di più necessario alla vita giacché i beni che la vita offre, come la ricchezza, il potere, ecc., non si possono né conservare né adoperar bene senza gli amici. L’A. va distinta in primo luogo dalle due cose cui sembra più strettamente affine, cioè dall’amore e dalla benevolenza”.

La descrizione prosegue così:

“Quest’analisi aristotelica, che è la più completa e bella che la filosofia abbia mai dato del fenomeno dell’A., si incardina sui seguenti punti:
1° l’A. è una certa comunità cioè una partecipazione solidale di più persone ad atteggiamenti, valori e beni determinati;
2° essa è collegata con l’amore e ne segue le forme ma non si identifica con l’amore;
3° essa si avvicina piuttosto alla benevolenza ed è perciò collegata con gli affetti positivi, cioè con quelli che implicano sollecitudine, cura, pietà, ecc.
L’A. è così, secondo Aristotele, più estesa dell’amore, che è limitato e condizionato dal godimento della bellezza. Ed è diversa dall’amore per il suo carattere attivo e selettivo, onde Aristotele dice che l’amore è un’affezione cioè una modificazione subita mentre l’A. è un abito (come un abito è la virtù) cioè una disposizione attiva e impegnativa della persona”.

Cosa afferma invece Tolomeo, a proposito dell’amicizia? Ne individua tre forme, come riportato nella traduzione a cura di Giuseppe Bezza:

“Ora, tre sono le forme dell'amicizia e dell'inimicizia: quando gli uomini convengono tra loro per inclinazione e scelta, per bisogno e necessità, per il diletto e il dolore. Quando tutti o la maggior parte dei luoghi predetti sono l'un l'altro familiari l'amicizia si compone di tutte e tre i generi; allo stesso modo l'inimicizia quando i luoghi sono inconvenienti. E se solo i luoghi dei luminari intrattengono familiarità, l'amicizia proviene dall'inclinazione e dalla scelta; questa è la forma più eccellente e più salda; l'inimicizia per contro sarà la più acerrima e la più perfida. Allo stesso modo, se convengono i luoghi delle sorti di fortuna, vi sarà amicizia per la necessità e se convengono i luoghi degli oroscopi per il diletto e il dolore”.

Le caratteristiche dell’amicizia elencate da Aristotele si sovrappongono approssimativamente al primo tra i casi elencati da Tolomeo e sembrano corrispondere – sul piano astrologico - alle relazioni tra i luminari.
La differenza rispetto alle unioni di coppia cui Tolomeo accenna nel capitolo 5° del IV Libro, sembra essere legata tra l’altro alla presenza di aspetti meno stretti, come se la relazione più larga tra gli astri favorisse la cooperazione permettendo al tempo stesso di mantenere l’autonomia personale.
Sempre nella traduzione di Giuseppe Bezza:
“La nostra considerazione riguardo alle disposizioni dell'amicizia e dell'ostilità, le più profonde e durature delle quali chiamiamo conformità e difformità del sentire, le minori ed occasionali accordo e contesa, segue l'ordine seguente. Nell'esame dei fatti di maggiore entità occorre considerare, di entrambe le geniture, i luoghi che hanno la maggiore autorità, ovvero il luogo del Sole, della Luna, dell'oroscopo e della sorte di fortuna. Infatti, allorché sono siti nei medesimi segni o permutano mutuamente i loro luoghi, tutti o la maggior parte, in particolare quando questi luoghi distano tra loro, al sorgere, circa 17 gradi creano le amicizie sincere, indissolubili, non soggette ad alcuna acrimonia”.
Così prosegue Tolomeo:
“Per contro, se si trovano disgiunti od opposti producono profonde inimicizie ed ostilità durature. E se non si trovassero in alcuno di questi due modi, ma fossero solamente configurati, allora, essendo in trigono od esagono, producono le amicizie minori, in quadrato le inimicizie più lievi. In tal modo, allorché le malefiche stelle transitano sul luogo configurato sopravvengono nelle amicizie occasionali rotture o silenzi e piccole questioni, nelle inimicizie tregue e riconciliazioni se le benefiche sopraggiungono sui luoghi configurati”.
Riassumendo quindi alcuni dei principi proposti dall’Autore, le configurazioni in grado di promuovere la forma migliore di amicizia (che proviene dall’inclinazione e dalla scelta), sarebbero le seguenti:
- presenza dei luminari, dell’ascendente o della sorte di fortuna nei medesimi segni, meglio se distanti tra loro circa 17° al loro sorgere;
- scambio tra le posizioni dei luminari (per esempio, il Sole nel luogo della Luna e viceversa).
Si deduce dalle osservazioni successive dell’astrologo alessandrino come la presenza dei pianeti benefici nelle combinazioni citate sopra contribuisca a rendere l’amicizia più salda e positiva, mentre il coinvolgimento dei malefici agevoli al contrario il consolidamento di schemi distruttivi o, quantomeno, spiacevoli.
Le condizioni astrologiche di norma associate all’assenza di una relazione di tipo amichevole, o comunque con la difficoltà ad instaurarla, coincidono con la presenza di aspetti di opposizione tra Sole e Luna, oppure dall’assenza di una relazione angolare maggiore tra loro. La presenza per esempio in un caso del Sole nel segno dell’Ariete e nell’altro in quello del Toro, dei Pesci oppure in quello della Vergine, della Bilancia o dello Scorpione, renderebbe difficile la concordanza necessaria alla formazione di un rapporto d’amicizia; seguendo la stessa logica, a relazioni angolari come quelle delle quadrature potrebbero essere accostate forme di inimicizia minore.
Dopo aver esaminato il potenziale per così dire statico del tema di nascita, Tolomeo prosegue con una lettura dinamica delle attitudini relazionali: parlando delle amicizie e delle inimicizie occasionali, descrive le condizioni che ne possono accompagnare la nascita e lo sviluppo:
“E per quanto riguarda le concordie e le avversioni occasionali che sorgono di volta in volta tra gli uomini, si deve rivolgere l'attenzione ai moti delle stelle in entrambe le geniture, intendo dire computare in quanti tempi le prorogazioni degli astri di una genitura giungono ai luoghi degli astri dell'altra genitura. Sopravvengono in questi tempi amicizie ed inimicizie temporanee che durano, come minimo, fino allo scioglimento della prorogazione medesima, come massimo fino all'occupazione del luogo della prorogazione da parte di uno degli astri seguenti”.
L’astrologo alessandrino individua nelle relazioni tra le prorogazioni della genitura (tra queste, per esempio, le posizioni raggiunte per direzione dagli astri di nascita) e quelle di nascita degli altri soggetti coinvolti una via per valutare le amicizie e inimicizie occasionali. Estendendo il ragionamento e considerando la comparazione di un tema di nascita con il quadro astrologico di un altro soggetto un caso particolare di transito, si può prendere in considerazione l’ipotesi di applicare la tecnica dei delta anche alla lettura delle relazioni tra le posizioni astrologiche dei soggetti coinvolti, soprattutto in ragione del fatto che le regole tratte dal Quadripartito tolemaico non consentono di individuare o definire tutti i casi e le forme di amicizia. Gli spunti proposti da Tolomeo continuano senza dubbio a mantenere la loro importanza e attualità, soprattutto leggendo tra le righe del suo messaggio e traendone le logiche conseguenze, ma sarebbe eccessivo pretendere che poche e tutto sommato semplici regole siano in grado di definire tutte le complesse dinamiche che regolano i rapporti interpersonali.
Come si proverà a mostrare con l’esempio proposto nelle pagine seguenti, integrando gli spunti forniti nel 7° capitolo del IV libro del Tetrabiblos con il metodo dei delta, si può estendere la comprensione delle dinamiche interpersonali.
Se sulle direzioni primarie la letteratura astrologica è decisamente ricca, i riferimenti a questo approccio allo studio delle relazioni angolari tra i pianeti (di nascita e di transito) non sono altrettanto numerosi: per questo motivo può essere utile riportare qui alcuni dei tratti che caratterizzano quest’approccio allo studio dei transiti e all’analisi sinastrica.
Alcune brevi note sui delta
Pur considerando la differenza esistente tra i pianeti in aspetto esatto (maggiore o minore, espressione di una comunicazione costante tra i pianeti coinvolti) e quelli che invece non lo sono, il metodo proposto offre una prospettiva che riconosce una notevole efficacia anche agli elementi del secondo gruppo: la distanza angolare esistente tra pianeti in un dato momento (che può essere relativo alla nascita di un soggetto o di un transito) definisce comunque la modalità di comunicazione tra le parti coinvolte, indipendentemente dalla formazione o meno di un aspetto maggiore o minore. In altri termini, l’angolo coperto dai punti considerati, qualunque ne sia l'ampiezza, identifica la forma della comunicazione tra loro esistente. Il potenziale annunciato dallo schema viene quindi attivato solo se sottoposto a stimoli adeguati (per transito o comparazione), in grado di condurre alla produzione di fenomeni specifici, espressione delle qualità degli astri coinvolti. I delta possono essere anche definiti come aspetti tra aspetti o più in generale tra distanze angolari che riguardano coppie o gruppi di pianeti e non solo i singoli astri. Le relazioni tra gli elementi coinvolti sono - per usare un’espressione propria del settore informatico - del tipo da molti a molti e non da uno ad uno o da uno a molti. L’uso dei delta contribuisce inoltre al superamento del problema delle orbite di aspetto, che con questa tecnica si riducono fino ad annullarsi: gli eventi individuabili prendono forma quando le relazioni angolari sono molto strette, con scarti inferiori a 3°, limitando notevolmente le possibili manifestazioni degli effetti della combinazione all’interno di un intervallo temporale dato. Il potenziale presente nella configurazione iniziale può essere quindi attivato se si realizza una forma di risonanza, generalmente compresa nei casi che seguono:
● l’angolo formato tra gli stessi insiemi di pianeti è uguale a quello iniziale;
● l’arco ottenuto sommando o sottraendo le distanze tra pianeti è pari a un multiplo di 90°;
● le differenze relative alle posizioni zodiacali sono proporzionali;
● la somma degli scarti rispetto alle posizioni planetarie iniziali è pari a multiplo di 90°.
L’associazione tra delta e aree semantiche degli eventi
Unendo tra loro i significati dei singoli pianeti, è possibile ricavare combinazioni associabili a determinati gruppi di eventi: per esempio, tutto ciò che - come le promozioni e i riconoscimenti - è legato alla considerazione sociale e alla riuscita, vede la formazione di delta tra i luminari e Giove, cui frequentemente si unisce Venere. Naturalmente, però, è necessario valutare le condizioni del tema di partenza, prima di giungere a giudizi di natura interpretativa: la composizione di un delta implica infatti la presenza di un rapporto di risonanza tra la condizione di nascita e quella di transito, grazie a cui può realizzarsi la liberazione del potenziale implicito nella combinazione iniziale.
I delta associati a specifiche tipologie di eventi possono essere ricavati solo studiando a fondo il tema oggetto d’esame, individuando i significatori particolari da valutare assieme a quelli di carattere generale. Con questi ultimi è possibile comunque iniziare l’indagine, applicando i principi della teoria allo studio previsionale e in sinastria. Desiderando valutare per esempio i tempi di una possibile maternità, l’attenzione va portata sui delta Giove-Saturno, da seguire anche nel caso in cui si decida di effettuare l’acquisto di immobili o più in generale quando si intendano conoscere le condizioni di transito associabili a iniziative di medio-lungo periodo. Per conoscere il risultato di una competizione (elettorale, sportiva, professionale), l’indagine va condotta partendo dalla combinazione tra i luminari e la coppia Marte-Giove, che può naturalmente fornire indicazioni preziose anche per valutare l'esito di un contenzioso o di un processo.
Per le relazioni vanno considerati tutti i delta tra i luminari e le coppie Venere-Marte, Venere-Giove o Venere-Saturno (oppure una loro combinazione), così come per seguire le condizioni di salute occorre esaminare quelli formati dal Sole e dalla Luna con le diadi Mercurio-Marte e Marte-Saturno.
Applicando queste considerazioni alla sinastria, si può constatare facilmente come la presenza di determinate relazioni tra coppie o gruppi di pianeti contribuisca alla definizione della natura del rapporto tra i soggetti coinvolti, secondo le caratteristiche degli astri partecipanti alle varie configurazioni, definiti dalle loro qualità di base e dalle eventuali variazioni accidentali.
Un esempio: l’amicizia tra Carlo Pedersoli e Mario Girotti (Bud Spencer e Terence Hill)
Osservando i temi dei due attori, la cui amicizia nacque nel 1967 in modo del tutto fortuito (Mario Girotti fu chiamato a sostituire un attore che si ruppe un piede nel tentativo maldestro di prendere a calci la sua compagna), è possibile riconoscerne alcune caratteristiche salienti che, come vedremo, consentono di riconoscere e comprendere le dinamiche astrologiche che hanno caratterizzato la relazione tra i due.

Carlo Pedersoli (Figura 1), nato a Napoli il 31 ottobre 1929 e morto il 27 giugno del 2016, è stato un atleta, un attore e uno sceneggiatore. Alla compresenza in Scorpione della coppia Sole-Marte si aggiunge la triplice congiunzione Venere-Luna-Mercurio in Bilancia in trigono a Giove in Gemelli e in sestile a Saturno in Sagittario; evidenziate con i cerchi di colore rosso, le posizioni della Luna (in Bilancia, tra Mercurio e Venere) e di Giove (in Gemelli in Casa 9°).



Figura 1. Carlo Pedersoli

Mario Girotti (Terence Hill, Figura 2), nato il 29 marzo del 1935 a Venezia, è un attore, regista e sceneggiatore; ha conosciuto la notorietà internazionale in coppia con Carlo Pedersoli (Bud Spencer).
Ai tre pianeti in Ariete in quadratura a Marte in Capricorno si associa anche in questo caso un trigono Luna-Giove (evidenziata nuovamente con i cerchi di colore rosso), con il luminare notturno nel segno del Cancro e il benefico maggiore in quello dei Pesci.



Figura 2. Mario Girotti

Osservando il tema sinastrico (Figura 3) e portando l’attenzione esclusivamente alle relazioni tra i luminari e gli altri luoghi suggeriti da Tolomeo, sembrerebbe remota l’eventualità di un rapporto amichevole tra i due: le posizioni della Luna tra loro in quadratura, la presenza del Sole in segni incongiunti (benché dominati dallo stesso pianeta, Marte), sembrerebbero indicare in realtà la presenza di attriti o di una lieve inimicizia.



Figura 3. All'interno, il tema di Carlo Pedersoli; all'esterno, quello di Mario Girotti

Provando a valutare diacronicamente i temi dei due attori, si nota la sollecitazione della coppia Luna-Giove nell’anno del loro incontro, il 1967:
esaminando i temi relativi alle direzioni primarie dei due attori per l’anno che ha segnato l’inizio del loro sodalizio, si notano infatti alcune combinazioni significative; nelle direzioni primarie calcolate per il tema di Carlo Pedersoli (Bud Spencer, Figura 4), Giove diretto, in trigono con il luminare notturno al momento della nascita, entra in quadratura alla posizione della Luna di nascita, rinforzando il legame già presente in origine e segnando una tappa importante della manifestazione del potenziale implicito nello schema natale.



Figura 4. Direzioni primarie zodiacali sul tema di Carlo Pedersoli calcolate per il 1967

Venere diretta si trova inoltre sul luogo occupato da Marte di nascita, sancendo così il legame tra gli astri in Bilancia e quelli in Scorpione, governati per l’appunto rispettivamente da Venere e da Marte.

Nel quadro direzionale calcolato per il 1967 e relativo in questo caso al tema di Mario Girotti (Terence Hill, Figura 5), si nota facilmente come l’asse ascendente-Venere si sovrapponga a Giove, permettendo anche in questo caso al potenziale del trigono di nascita Luna-Giove di esprimersi pienamente: quando infatti un astro qualsiasi tra quelli coinvolti in una configurazione forma aspetto con un terzo elemento o raggiunge un angolo del tema, garantisce a tutta la combinazione l’occasione di manifestarsi e di produrre effetti evidenti e significativi.



Figura 5. Direzioni primarie zodiacali sul tema di Mario Girotti calcolate per il 1967

Ricordando le indicazioni tolemaiche relative alle dinamiche astrologiche che possono accompagnare la formazione delle amicizie occasionali e scegliendo una delle possibili applicazioni, è possibile inoltre constatare la presenza di alcune combinazioni interessanti: sovrapponendo (cerchio esterno) le posizioni zodiacali relative alle direzioni primarie 1967 nel tema di Carlo Pedersoli a quelle riferite al tema di nascita di Girotti (Figura 6), si nota facilmente come Giove del primo si sovrapponga alla Luna del secondo e contemporaneamente la Luna del tema esterno tocchi la cuspide della IV Casa del tema interno.
Gli stessi astri attivati per direzione nei temi individuali toccano elementi omologhi nella comparazione, incontrando così nella relazione con il tema dell’altro l’opportunità di una concreta manifestazione del potenziale astrologico.



Figura 6. Direzioni primarie di Carlo Pedersoli del 1967 (livello esterno) sul tema di Mario Girotti (tema interno)

Osservando il quadro relativo al caso inverso, riferito alle direzioni primarie del 1967 attive per Mario Girotti (Figura 7, tema esterno) sul tema di Carlo Pedersoli, è possibile notare come il medio cielo di Girotti si porti sui gradi di Giove di nascita di Pedersoli, mentre la Luna del tema esterno forma un sestile a Giove del tema interno. Anche in questo caso vengono attivati nella comparazione gli elementi della combinazione di nascita (Luna-Giove) già sollecitati per direzione primaria, che trova così nella risonanza offerta dalla comparazione un’amplificazione dei suoi effetti.



Figura 7. Direzioni primarie di del 1967 di Mario Girotti (livello esterno) sul tema di Carlo Pedersoli (tema interno)

Se queste considerazioni sono sufficienti da un lato a suggerire la possibilità di un’amicizia temporanea, aprono contemporaneamente una via alternativa per comprendere la vera natura del legame tra i due attori: assodata la forza dell’amicizia tra i due, durata quasi cinquant’anni, quali chiavi astrologiche è possibile utilizzare per trovare conferma della qualità del rapporto, confermata da entrambi in più occasioni?
Adottando la prospettiva offerta dai delta o leggendo tra le righe del testo tolemaico, possiamo constatare facilmente come i legami astrologici in grado di definire adeguatamente le dinamiche relazionali tra i due attori si riducano a tre, ovvero alle configurazioni Luna-Giove, Mercurio-Giove (più precise) e Sole-Marte.
Si noti come le distanze tra gli elementi della prima coppia siano prossime a 120° in entrambi i temi: questa situazione, anziché provocare un attrito tra i due in virtù della quadratura tra le due posizioni del luminare notturno (in Cancro e in Bilancia), ha garantito alla coppia l’opportunità di esprimersi in perfetta risonanza, creando un clima di sincera benevolenza e affetto reciproco e favorendo inoltre la popolarità della coppia cinematografica. Tecnicamente, la relazione tra gli aspetti Luna-Giove rientra nella prima tipologia di delta elencati in precedenza (l’angolo formato tra gli stessi insiemi di pianeti è uguale a quello iniziale) e coincide con uno degli schemi più efficaci.
Nel caso della coppia Mercurio-Giove, associabile naturalmente a una comunicazione positiva e amichevole, possiamo osservare facilmente come lo scarto di 5° circa tra le due posizioni di Mercurio (tra loro opposti, nei due temi) sia pari a quello tra i due Giove, in quadratura tra Pesci e Gemelli (rispettivamente a 20° e 25°): sottraendo dall’arco Mercurio-Mercurio (175°) quello formato tra le due posizioni di Giove (85°), si ottengono 90°. Il delta, questa volta di tipo sottrattivo, è pressoché esatto.
Se le strette risonanze tra Luna-Giove e Mercurio-Giove hanno costituito la base astrologica di un rapporto rivelatosi amichevole e fruttuoso, quale combinazione può aver contribuito a caratterizzare gli altri aspetti sicuramente più dinamici della coppia cinematografica, impegnata in divertenti film d’azione?
Esiste un pianeta che meglio di Marte possa essere associato all’azione, al movimento, al combattimento? Certamente no e non dovrebbe pertanto sorprendere la presenza di un delta Sole-Marte: ai 9° di scarto sulla congiunzione nel tema di Pedersoli fanno infatti eco i 3° di differenza sulla quadratura nel caso di Girotti. La differenza di 6° non rende la relazione tra i due astri particolarmente efficace, ma contribuisce ad aggiungere una venatura marziale al quadro complessivo: il fatto che i delta Luna-Giove e Mercurio-Giove siano più precisi di quello Sole-Marte contribuisce a stabilire una gerarchia tra le combinazioni, in cui quelle associate alla benevolenza prevalgono sullo schema astrologico associato al dinamismo.